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Aumento tassa di soggiorno: la categoria Albergatori di Ascom Bassano sconfessa le dichiarazioni a mezzo stampa dell’assessore Cabion. “Aumento mai concordato con le categorie economiche”
Pubblicato il 30-03-2022
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Domani è l’ultimo giorno dello stato di emergenza sanitaria e da venerdì primo aprile la tassa di soggiorno a Bassano, a carico di chi pernotta nelle strutture ricettive cittadine, riparte dopo due anni di sospensione per Covid e raddoppia: da 1 a 2 euro di imposta pro capite a notte.
Un aumento che, come dichiara oggi sul GdV l’assessore comunale al Turismo Giovannella Cabion, è stato concordato con i vertici delle categorie economiche ovvero, come da dichiarazione virgolettata, “abbiamo valutato la fattibilità della cosa con le associazioni dei commercianti e con i responsabili del settore alberghiero”.
Immediata la replica della categoria Albergatori di Ascom/Confcommercio Bassano che in un comunicato stampa trasmesso alle redazioni sconfessa le affermazioni dell’assessore comunale, come dal testo che segue:
Foto Alessandro Tich
COMUNICATO
IMPOSTA DI SOGGIORNO A BASSANO
Replica alle dichiarazioni dell’Ass.re Cabion apparse sulla stampa
Sugli organi di stampa locali è stata diffusa la notizia della “ripresa” dell’Imposta di soggiorno nel Comune di Bassano del Grappa, dopo quasi due anni di sospensione causa Covid, e dell’aumento della tassa che viene sostanzialmente raddoppiata, passando da 1 a 2 euro.
Sulla questione “imposta di soggiorno” vanno sicuramente riportate alcune precisazioni e un’indubbia smentita rispetto alle dichiarazioni dell’Ass.re Cabion laddove afferma che l’aumento era stato concordato con gli stessi vertici delle categorie economiche.
Dagli uffici della Confcommercio fanno sapere che non è mai arrivata alcuna comunicazione o richiesta formale relativa ad un possibile aumento dell’imposta di soggiorno, né tantomeno l’Associazione ha mai inviato al Comune alcun atto ufficiale o parere favorevole sulla questione.
“Nello spirito di fattiva collaborazione con l’Amministrazione” esordisce Caterina Bonotto, presidente della categoria Albergatori “mi sono limitata ad inviare all’Assessore Cabion, ancora lo scorso 16 novembre, un sintetico riepilogo dell’importo richiesto dai Comuni di Cittadella, Asolo, Castelfranco e Romano D’Ezzelino, evidenziando altresì che altre realtà a noi vicine e con importanti insediamenti alberghieri, come Marostica, Nove e Cassola, non applicano l’imposta.”.
“Vorrei inoltre puntualizzare”, prosegue la Presidente degli Albergatori “che in più occasioni ho avuto modo di evidenziare agli Amministratori Pubblici la necessità di coordinare ogni intervento impositivo a livello sovracomunale e congiuntamente, in modo da evitare differenziazioni impositive che pesano particolarmente per tutta la clientela del mondo business. Se l’Assessore ha preso accordi con altri responsabili del settore Alberghiero, cortesemente ci faccia sapere con chi !”.
La questione dell’imposta di soggiorno è infatti un argomento molto discusso.
Nel 2013, quando venne introdotta, l’accordo di base prevedeva che la stessa venisse applicata in modo uniforme ed omogeneo su tutto il territorio (quantomeno nel Mandamento di riferimento della Confcommercio bassanese) proprio per evitare “imbarazzanti” e differenti condizioni tra gli operatori di settore. Dopo 9 anni solo pochissimi Comuni hanno seguito la strada tracciata da Bassano e gli operatori continuano ad operare in condizioni differenti.
La categoria inoltre contesta la destinazione dei fondi introitati dal Comune che non è mai stata in alcun modo concertata (come invece era concordato in origine) ed è semplicemente stata dirottata a sostegno delle spese per il funzionamento dello IAT. “Sulla questione avremmo dovuto essere consultati” conclude Caterina Bonotto “visto che come operatori di settore potremmo suggerire impieghi molto più interessanti e promozionali per tutto il territorio, senza considerare la spinta che questo gettito avrebbe potuto garantire al progetto del Marchio d’Area”.
La Promozione è infatti uno dei temi principali su cui la categoria degli albergatori e tutta la Confcommercio si impegna da sempre in considerazione dell’enorme attrattività turistica che la città esprime già oggi, pur non godendo di alcuna spinta promozionale strutturata e coordinata a livello territoriale.
La Presidenza degli Albergatori fa inoltre sapere di aver verbalmente richiesto all’Ass.re Marin, competente in materia di tributi locali, la possibilità di prorogare ulteriormente la sospensione dell’imposta di soggiorno visto che i flussi turistici ancora tardano a riprendersi e soprattutto di valutare una modifica regolamentare per esonerare l’effetto impositivo dopo 10 pernottamenti anche NON consecutivi (misura a vantaggio dei lavoratori che alloggiano nelle strutture anche per oltre 20 giorni al mese dal lunedì al venerdì, ma mai continuativamente).
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