Ultimora
14 Jun 2025 18:31
Grande frana sulla Croda Marcora, tra San Vito e Cortina
14 Jun 2025 17:38
Il padre di Chantal, 'sono stati anni durissimi'
14 Jun 2025 17:33
Il padre di Chantal: "Sono stati anni durissimi"
14 Jun 2025 17:14
Ragazzo rischia di annegare a Jesolo, salvato dai bagnini
14 Jun 2025 16:11
A Caracalla la prima di Allevi di MM22
14 Jun 2025 13:46
Collegio docenti liceo Padova approva mozione pro Gaza
14 Jun 2025 20:44
Mondiale per club: alle 2 Al Ahly-Inter Miami DIRETTA
14 Jun 2025 23:48
F1: sorpresa Russell in pole a Montreal, Hamilton 5/o
14 Jun 2025 23:15
++ F1: pole Russel in Canada, quinta la Ferrari di Hamilton ++
14 Jun 2025 23:30
Euro Under 21: l'Italia batte la Slovacchia e vola ai quarti
14 Jun 2025 23:16
Euro U.21: Italia batte Slovacchia, vola ai quarti
A luglio si profilava un autunno nero per la salute economica del distretto manifatturiero bassanese, i mesi di lockdown e l’incertezza sull’economia globale non facevano presagire nulla di buono (www.bassanonet.it/news/28557-la_battaglia_di_settembre.html). Andrea Visentin, presidente di Confindustria Bassano e amministratore di Mevis-Euromeccanica, guardando agli ultimi dati trimestrali elaborati da Confindustria Vicenza, osserva invece una sostanziale tenuta delle imprese bassanesi, che pur tra mille difficoltà, resistono e continuano a competere sulle rispettive filiere di appartenenza.
La produzione, complessivamente per la provincia di Vicenza, è in calo rispetto al 2019 con un -7,9%, ma la riduzione è decisamente più contenuta rispetto al secondo trimestre, ovvero quello dei mesi del blocco delle attività produttive. Il mercato domestico registra un fatturato in calo del 4,1%, flessione comunque meno profonda rispetto al catastrofico -24% di fine giugno. Il risultato più significativo si registra nelle esportazioni verso i Paesi europei, con un fatturato che è aumentato del 2% rispetto allo stesso periodo del 2019. A fronte del 57% delle aziende che dichiara cali della produzione, il 23% evidenzia invece aumenti produttivi. Anche i dati scorporati per il distretto bassanese fotografano una situazione di evidente difficoltà, ma parimenti ci sono comparti che performano meglio degli anni passati. La capacità produttiva delle aziende, indicatore di quanto “stanno spingendo” le linee di lavorazione delle imprese, risulta insoddisfacente per il 40% degli imprenditori.

Andrea Visentin, presidente di Confindustria Bassano e amministratore di Mevis-Euromeccanica
Il fatturato Italia è al -2,9%, mentre le vendite nell’Unione Europea balzano ad un incoraggiante +2,2%.
«Non è andata così male, non è arrivato il “Settembre nero”. Darwin aveva ragione, mai come ora i suoi principi possono applicarsi all’industria: solo chi si evolve sopravvive. I numeri che leggiamo sul nostro distretto sono tutto sommato confortanti, le imprese hanno plasmato i loro modelli produttivi in base alle condizioni dell’”ambiente” esterno. La valanga non è arrivata, non siamo stati travolti, ovviamente non dico che non vivremo mesi duri, ma sono moderatamente ottimista. Certo, la capacità produttiva non viaggia al massimo, ma gli imprenditori hanno colto ancora una volta il “punto”: la pandemia è un fenomeno che si congiunge a cambiamenti profondi, è il momento di innovare le nostre organizzazioni». Il darwinismo applicato alle scienze sociali è brutale tanto quanto quello che si può applicare alla natura: chi non si adatta muore.
Per le imprese: chi non accetta l’innovazione, chiude.
Gli effetti purtroppo si vedranno sul lato occupazione; nell’ultimo trimestre è stata rilevata ad un “fisiologico” -0,2%, numeri tamponati dalle politiche governative di congelamento dei licenziamenti. Non ci sono per il momento tra gli imprenditori bassanesi preoccupazioni per la finanza aziendale, solo l’11% rileva tensioni sul versante liquidità. Il calo degli ordini è messo in previsione dal 37% degli intervistati, solo il 14% inoltre prefigura aumenti degli ordinativi sul mercato nazionale, allo stesso tempo il 23% pensa che dall’estero potrebbero arrivare commesse aggiuntive.
«Chiuderemo l’anno con un -8%, forse -10%, numeri negativi ma non tragici rispetto agli scenari che si erano prefigurati. La cosa più importante che noto nella mia interlocuzione con i colleghi è comunque la positività. Il mondo rallenta ma non si ferma. Non ci sono più le fiere? Facciamo quelle online (ndr. le principali fiere mondiali stanno “scavallando” anche il 2021 per gli eventi “fisici”). Ci impongono nuove restrizioni? Ci adattiamo e modifichiamo i nostri processi. Mi preoccupa la questione futura dell’occupazione, è una pericolosa pentola a pressione. Il blocco dei licenziamenti fino a marzo 2021 di fatto sposta solo di qualche mese il problema. Di certo le aziende non potranno essere vincolate all’infinito a mantenere congelato il mercato del lavoro, in entrata e in uscita».
Il 15 giugno
- 15-06-2024Demagonia
- 15-06-2023Campi di battaglia
- 15-06-2022Manu in alto
- 15-06-2022Un Astra fa
- 15-06-2022Notte di fuoco
- 15-06-2021Territori nell’ombra
- 15-06-2021Teatro Astra, cede il tetto
- 15-06-2020Cambio di direzione
- 15-06-2019Rapulzel
- 15-06-2019Minority Report
- 15-06-2018SOAp Opera
- 15-06-2018La questione in ballo
- 15-06-2018L'Imprevisto
- 15-06-2018E luce fu
- 15-06-2018Il messaggio dell'ex
- 15-06-2017Il Caffè shakerato
- 15-06-2017Patto Cinico
- 15-06-2017Pericolo di estinzione
- 15-06-2017Maria che risposta
- 15-06-2015Piazza degli Eroi
- 15-06-2013“Ma sio fora la sacralità non si trafora”
- 15-06-2013Non ci siamo proprio
- 15-06-2013No Slot
- 15-06-2012In giro per Bassano…un trattore senza targa
- 15-06-2011Bye-bye, gelso bianco
- 15-06-2011La piccola Ester uccisa da un meningococco
- 15-06-2010Giunta: “Generazione Italia per riavvicinare la gente alla politica”