Ultimora
22 Nov 2025 16:38
Bob: tripletta tedesca a Cortina, Baumgartner/Mircea settimi
22 Nov 2025 14:31
Da Canova a Scarpa, contaminazioni d'arte nel trevigiano
22 Nov 2025 14:17
Mattarella al Cuamm, tutti sono chiamati a costruire la pace
22 Nov 2025 14:10
Greta Thunberg con Extinction Rebellion a Venezia
22 Nov 2025 12:08
Il Canal Grande di Venezia si colora nuovamente di verde
22 Nov 2025 10:01
Pmi italiane meglio delle tedesche, 'ma sparite grandi imprese'
22 Nov 2025 16:54
Colpi da Valentino, Vuitton e Dior, presa la banda delle griffe
22 Nov 2025 16:35
Arriva il Black Friday, un terzo compra solo online
22 Nov 2025 16:35
Brasile: l'ex presidente Bolsonaro arrestato dalla Polizia: avrebbe tentato di togliersi la caviglie
22 Nov 2025 14:45
Maltempo, neve sul Vesuvio e forte calo delle temperature
22 Nov 2025 16:19
Brasile: l'ex presidente Bolsonaro arrestato dalla polizia
22 Nov 2025 16:12
Taylor Greene si dimette dopo lo scontro con Trump su Epstein
“Ay, ay, ay” è il titolo della nuova installazione dell’artista Marco Chiurato, ospitata al Castello Inferiore di Marostica e che sarà inaugurata domenica 5 febbraio alle 17.00. La mostra, che prende spunto dal progetto del neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump di innalzare un muro al confine con il Messico per limitare l’immigrazione clandestina, affronta però il tema delle barriere e delle divisioni a tutto tondo, allargando poi lo sguardo sugli ancora troppi casi che ogni giorno mette purtroppo in luce la cronaca internazionale e non solo.
“Accogliamo la proposta artistica del nostro concittadino Marco Chiurato da sempre veicolo di messaggi forti” dichiara il sindaco di Marostica Marica Dalla Valle “L’arte, con il suo linguaggio immediato, comunica più di tante parole”.
L’installazione, che interessa le due piccole sale mostre del Castello, prevede naturalmente la presenza di un muro, che divide gli spazi dedicati ai rispettivi Paesi, integrata da due suggestivi video e da un sottofondo sonoro che rimanda ad inni di guerra. Un “work in regress”, come l’ha rinominato lo stesso artista, che nel corso dei giorni dell’esposizione potrà cambiare con l’aggiunta di nuovi elementi, in linea con la consueta vena dissacratoria, cifra stilistica di Marco Chiurato.
“L’opera vuole essere un monito verso tutti i muri, le barriere e le divisioni presenti nel mondo, non solo quelli fisici, ma anche quelli mentali e culturali” commenta l’Assessore alla Cultura Serena Vivian “L'opera provocatoria di Chiurato ci invita a fare questo: puntare i riflettori sulle ancora troppe discriminazioni, chiusure, disparità che sembrano caratterizzare il mondo contemporaneo, così come i tanti muri del passato”.
La mostra è visitabile fino al 12 marzo. Orario: dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00. Chiuso lunedì. Ingresso libero.
Più visti
Elezioni Regionali 2025
16-11-2025
Renzo Masolo: “Il mio impegno è quello di fare comunità”
Visto 17.622 volte
Attualità
15-11-2025
PFAS Pedemontana: Vicenza Istituisce il Comitato Provinciale di Coordinamento
Visto 8.756 volte
Elezioni Regionali 2025
19-11-2025
Roberto Ciambetti: “La mia esperienza per il Veneto di domani”
Visto 7.847 volte
Elezioni Regionali 2025
10-11-2025
Elena Pavan: “Sono pronta a rimettermi in gioco”
Visto 20.061 volte
Elezioni Regionali 2025
14-11-2025
Andrea Nardin: “Mi propongo non per quello che prometto ma per quello che ho fatto”
Visto 19.614 volte
Elezioni Regionali 2025
16-11-2025
Renzo Masolo: “Il mio impegno è quello di fare comunità”
Visto 17.622 volte




