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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Giovanni Battista Sandonà: “Gli errori e i ritardi della mostra di Jacopo”
Il consigliere di maggioranza mette il dito sulla piaga della mostra-flop di Bassano del Grappa. “Perché si è cambiata in corsa la formula dell'allestimento?”
Pubblicato il 14-08-2010
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Dire che la mostra celebrativa “Jacopo Bassano e lo stupendo inganno dell'occhio” è stata una delusione non è più una notizia.
Lo ha già scritto ed affermato il nostro portale Bassanonet, che più volte ha puntato il dito sulle pecche organizzative dell'evento, e lo ha ribadito il consigliere di opposizione Nicola Finco che nelle scorse settimane, sulla mostra di Jacopo, ha lanciato - ricevendo in cambio delle pepate repliche - una autentica “crociata” contro il sindaco Cimatti.
Ciò che fa notizia, invece, è che a mettere il dito sulla piaga della mostra-flop, organizzata dal Comune tramite il Museo Civico, sia un consigliere di maggioranza di Bassano del Grappa.
Giovanni Battista Sandonà: "Ci è mancato l'aggancio con le mostre di Giorgione e di Cima da Conegliano"
Si tratta di Giovanni Battista Sandonà, capogruppo Udc in consiglio comunale, che con alcune dichiarazioni pubblicate oggi sul “Giornale di Vicenza” traccia un'analisi dai contorni negativi sui “perché” della mostra non riuscita.
“E' stato riportato dalla stampa - afferma Sandonà - che Jacopo Da Ponte ha fatto crescere la città: l'affermazione è vera se riferita al passato e alla storia dell'arte, ma meno plausibile in relazione alla mostra da poco conclusa.
La mostra è stata visitata perlopiù da appassionati e intenditori, mentre limitata è stata la presenza delle scolaresche: incrociando i due dati emerge, dunque, che l'esposizione non ha contribuito come si sperava ad una crescita culturale diffusa.”
Riguardo all'allestimento, il consigliere Udc rileva che “sarebbe stata preferibile la proposta, poi accantonata, di una rassegna “inedita” e meno costosa con dieci quadri della maturità di Jacopo. Si è scelto invece un percorso che andava ad abbracciare tutto il cammino artistico del Bassano: perché si è cambiata la formula in corsa?”.
Del tutto carente, secondo l'esponente di maggioranza, la “filiera” con l'economia locale, che dalla mostra sul Bassano poteva trarre assai maggiori benefici: “Bastava chiedere invece agli esercizi pubblici più vicini al museo per capire che così, più di tanto, non è stato.”
E non manca la constatazione - come ampiamente rilevato a suo tempo da Bassanonet - che la “macchina” della mostra sia partita tardi.
“Il sito internet - dichiara Sandonà - è stato aperto quasi quando la mostra è stata inaugurata, buona parte dei negozi non aveva più che una locandina striminzita e il catalogo si è chiuso in extremis”
“Ci è mancato l'aggancio con Giorgione e Cima da Conegliano - ammonisce il consigliere -. Il genio di Castelfranco abita in un altro pianeta, ma Cima era un paragone credibile. Perdiamo, dunque, nettamente con le nostre 27mila visite contro le oltre 71mila presenze coneglianesi. La mostra poteva servire ad espandere l'offerta culturale nella città e, come tale, poteva essere aperta a percorsi nel territorio: perché, dunque, non indirizzare il turista a vedere la pala della Trinità e le opere diffuse dall'Asolano al Cittadellese?”
Insomma: un'occasione mancata, per non ripetere la quale, in vista dei prossimi eventi celebrativi di Jacopo da qui al 2012, l'esponente Udc auspica un marketing più efficace, la creazione di una rete con l'economia locale e un carattere più diffuso della proposta culturale.
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