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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
La Colonna Finchiana
Ecco l’idea meravigliosa per mascherare l’antenna Iliad di piazza Paolo VI a Bassano
Pubblicato il 06-10-2025
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Caspita: ci sto pensando da ieri.
È davvero interessante quello che è emerso dal mio incontro con un gruppo di residenti di viale XI Febbraio che abitano a pochi metri da piazza Paolo VI, il piazzale delle poste centrali di Bassano del Grappa, dove è in fase di costruzione l’antenna telefonica Iliad di 32 metri di altezza, proprio davanti al Tempio Ossario.
Come riferito nel precedente articolo “L’Iliade”, gli abitanti della zona chiedono all’amministrazione comunale che il gigante tecnologico di metallo, una volta costruito in questo punto del centro della città di cui deturperà il paesaggio, venga mascherato in modo tale da “sembrare qualcos’altro” e da mitigare il suo scioccante ed invasivo impatto visivo.

La Colonna Traiana. Fonte immagine: turismoroma.it
Esiste infatti la possibilità di “rivestire” ovvero di “camuffare” le antenne telefoniche, per opera di imprese specializzate proprio in questo, facendole diventare dei “finti elementi di paesaggio” maggiormente consoni all’ambiente circostante: torri, obelischi, campanili, installazioni artistiche, strutture di arredo urbano e quant’altro.
Non si tratta di un’operazione semplice né tantomeno scontata: i “travestimenti” dei pali e dei tralicci per le telecomunicazioni devono essere progettati e realizzati in armonia con il contesto in cui vengono inseriti.
Per chiarirlo con un esempio, non puoi trasformare un’antenna in una torre medievale all’interno di un ambito urbano composto da sole architetture moderne. Deve esserci una logica, un nesso.
Sorge quindi la questione di quale tipo di mascheramento potrebbe essere adatto per camuffare il “suppostone” Iliad del piazzale delle poste, che sia in sintonia con le caratteristiche del luogo in cui sorge ma che sia anche gradito all’amministrazione comunale che dovrebbe finanziare l’intervento.
Ed ecco quindi la mia meravigliosa idea per risolvere il problema, dopo che il Comune avrà auspicabilmente affidato l’appalto per il mascheramento della stazione radio base: coprire l’antenna Iliad installata in zona monumentale con un rivestimento cilindrico per trasformarla in una colonna, altrettanto monumentale.
Non una colonna qualsiasi, però: sto parlando della Colonna Finchiana.
Una colonna che celebra le vittorie del sindaco Nicola Finco e che prende esattamente come modello uno dei tanti celeberrimi monumenti imperiali di Roma, la mia città natale: la Colonna Traiana.
La Colonna Traiana - il cui fusto senza la base è alto circa 30 metri, proprio come l'antenna Iliad - è uno straordinario esempio di marketing territoriale (ma sul territorio altrui), di propaganda politica e di promozione d’immagine di quasi duemila anni fa.
Fu fatta erigere nel 113 d.C. dall’imperatore Traiano per celebrare le sue vittoriose gesta nel trionfo militare contro i Daci, con conseguente conquista della Dacia.
La Colonna è decorata da cima a fondo con circa 2.500 personaggi scolpiti sul marmo, tutt’intorno e a spirale: soldati romani, barbari sottomessi e figure mitologiche varie.
Non si pretende naturalmente che la Colonna Finchiana presenti un’analoga moltitudine di personaggi, basta farli più grandi e stamparli sul cilindro di rivestimento dell’antenna dopo averli creati con l’ausilio dell’odierna grafica AI.
Il personaggio principale della Colonna Traiana di Roma è ovviamente l’imperatore Traiano stesso, che vi compare ritratto per ben 59 volte.
E anche il sindaco Nicola Finco, quindi, comparirebbe più volte nella finta ma celebrativa Colonna a lui dedicata per il monumentale rivestimento dell’antenna.
Lo si potrebbe raffigurare in alcuni momenti topici del suo mandato: ad esempio mentre rimbrotta in consiglio comunale i consiglieri di minoranza di È il Momento, mentre replica alle polemiche sulla sua assenza alla cerimonia del 26 settembre, mentre annuncia al popolo osannante che a “BDG. È tutto qui”, mentre spilla la birra dalla botte di Mühlacker allo stand dei gemellaggi della Fiera Franca oppure mentre cucina sulla graticola al concorso delle Griglie Roventi a Jesolo Lido.
C’è solo l’imbarazzo della scelta, dunque.
Rimane solamente da stabilire la composizione del resto dei personaggi che completano la trionfale scena d’insieme della finta colonna celebrativa.
Nell’iconografia della Colonna Finchiana non possono innanzitutto mancare i due più stretti collaboratori del sindaco, da lui fatti direttamente assumere nel suo gabinetto per intuitus personae (e visto che parliamo di colonne imperiali, un po’ di latino ci sta) e di cui non può fare assolutamente a meno: il capo di gabinetto dottor Angelo Macchia e il segretario particolare Matteo Celebron, che segue ed affianca Finco in ogni dove.
Ma due soli personaggi, per quanto strategici e adeguatamente pagati per instradare ed accompagnare l’attività del primo cittadino, non bastano a coprire la superficie del rivestimento cilindrico dell’antenna. Bisogna aggiungere gruppi di persone per fare numero e riempire gli spazi.
Ed ecco quindi che nel racconto per immagini delle gesta finchiane devono essere primariamente presenti gli agenti del Comando di Polizia Locale di via Vittorelli, raffigurati sulla Colonna tutti in fila, diretti verso il loro nuovo e fulgido destino che dagli ostili e malfidati ambienti dell’Unione Montana del Bassanese li porta al rassicurante rifugio dell’organico del Comune di Bassano del Grappa.
E poi, visto che già ci siamo, vanno raffigurati nelle sculture virtuali del mascheramento esterno dell’antenna anche i 10 nuovi agenti della Polizia di Stato che sono stati allocati al Commissariato di P.S. di Bassano del Grappa e per i quali Nicola Finco ha ringraziato il sottosegretario leghista all’Interno Nicola Molteni “che ha dimostrato disponibilità a lavorare in sinergia, ascoltando le esigenze del territorio e i bisogni di noi sindaci”.
Peccato solo che gli agenti non siano arrivati a Bassano grazie a Finco, ma per nomina del questore di Vicenza. Ma cosa volete che sia? Aggiungiamoli al carrello.
Un’intera e significativa sezione della Colonna Finchiana deve poi essere obbligatoriamente dedicata al Tribunale.
Insomma: dal Foro di Traiano al foro di Bassano.
Vi si vedono Finco che ringrazia il sottosegretario leghista alla Giustizia Ostellari per il ddl del Governo ed una torma di avvocati bassanesi esultanti, per quanto il principale merito di questo risultato vada ascritto al precedente sindaco Elena Pavan, che però nella narrazione ufficiale delle immagini del camuffamento dell’antenna svolge il ruolo dell’Innominata.
Si aggregano infine alle schiere dei personaggi della Colonna del sindaco Finco i membri della giunta comunale e i consiglieri comunali di maggioranza (compreso Giovanni Baggio in videocollegamento da Bruxelles e compresa la Pavan ma solo per evitare frizioni con Fratelli d’Italia), rappresentati tutti in fila come le figure della Colonna Traiana originale e tutti rigorosamente in ordine alfabetico.
Fatta eccezione per il capofila, che compare appunto per primo e che riveste tale prestigiosa priorità d’immagine per meriti conquistati sul campo di battaglia.
Si tratta di Gianni Castellan The Legend, che dalle truppe dei Daci di centrosinistra ha saputo saggiamente transitare sulla sponda opposta della politica, diventando un fedele centurione dell’esercito imperiale di centrodestra.
Ecco qua: l’iconografia della Colonna Finchiana è completata.
E se per caso manca ancora qualche spazio da coprire sul rivestimento monumentale dell’antenna Iliad di piazza Paolo VI, basta aggiungere un po’ di popolo osannante e il gioco è fatto.
Ma ve la immaginate, che meraviglia?
Al posto di un brutto perticone di metallo con le celle telefoniche collocate in cima, che non può che deturpare la visione del Tempio Ossario, una bella colonna decorata che lo riveste e lo nasconde alla vista e che celebra degnamente l’epocale “cambio di passo” portato avanti dall’attuale amministrazione della nostra città.
O forse no? Non è che per caso sul cambio di passo mi stia sbagliando?
BDG. È tutto così.
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