Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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16 Aug 2025 11:44
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 26-01-2025
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La questione del progetto del Tribunale della Pedemontana è come un fiume carsico: scorre sotto terra, poi riemerge all’improvviso, quindi si inabissa nuovamente, poi risale in superficie, quindi ridiscende, eccetera.
In questi giorni siamo in fase di riemersione: a fiotti e getti violenti.
Due eventi recenti ne hanno favorito il nuovo e impetuoso affioramento a galla: la risposta in Senato del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove all’interrogazione del senatore Pierantonio Zanettin - che considero già nota, avendo scritto più volte al riguardo - e la cerimonia di ieri a Venezia per l’inaugurazione dell’Anno Giudiziario.
Uno scorcio della Cittadella della Giustizia di via Marinali (foto Alessandro Tich)
Domani mattina, lunedì, è in programma un terzo evento di riemersione dal sottosuolo: la nuova visita a Bassano del sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, dichiarato sostenitore del progetto pedemontano, che assieme al sindaco Finco incontrerà il Comitato pro Tribunale della Pedemontana Veneta e i rappresentanti delle categorie economiche del territorio.
C’è grande attesa su questo rinnovato vertice in città dei filo-Pedemontani, per capire quanto le dichiarazioni del sottosegretario sull’intenzione del Governo di istituire “Il nuovo Tribunale di Bassano del Grappa” corrispondano a una prospettiva concreta, al di là degli annunci a parole.
Ma ecco che oggi, in questa domenica di pioggia, è arrivata in redazione un’ulteriore perturbazione per l’atmosfera bassanese.
Si tratta di un nuovo comunicato stampa del Comitato per una Giustizia di Qualità a Vicenza, a firma del suo presidente, avv. Gaetano Crisafi.
La nota del Comitato berico, intitolata “Tribunale della Pedemontana: un progetto inutile e uno spreco inaccettabile di risorse”, prende spunto dalle prese di posizione nettamente contrarie all’istituzione del nuovo Tribunale a Bassano, espresse negli interventi alla cerimonia di ieri dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario nella sede della Corte d’Appello a Venezia, di cui al mio precedente articolo “Il Lato Oscuro della Forza”.
“Non ci sono più scuse. Non ci sono più alibi - esordisce il comunicato da Vicenza -. Dopo le dichiarazioni emerse ieri all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario a Venezia, il progetto del Tribunale della Pedemontana non può più essere sostenuto da chiunque abbia un minimo di rispetto per il sistema Giustizia e per i cittadini.”
“Tutti, dai magistrati agli avvocati, fino ai massimi rappresentanti istituzionali, hanno detto chiaramente che questo tribunale è un progetto inutile, anacronistico e dannoso - continua il testo -. Le risorse non ci sono. Mancano magistrati, manca personale amministrativo e le strutture già esistenti faticano persino a garantire l’ordinario.”
“Eppure, c’è ancora chi continua a sostenere questo progetto, nascondendosi dietro promesse vuote e slogan privi di sostanza - rimarca l’avv. Crisafi -. A questi politici diciamo una cosa sola: fermatevi. Abbiate il coraggio di ammettere che il progetto del Tribunale della Pedemontana è un errore clamoroso e che le priorità reali sono altre.”
“Ogni euro sprecato in questa direzione è un euro tolto alle vere priorità: assumere personale, rafforzare i tribunali esistenti, rendere il sistema giustizia più rapido ed efficiente - continua -. Continuare a sostenere questo progetto significa voltare le spalle ai problemi reali e inseguire un’illusione che non risolve nulla.”
“Chiunque continui a sostenere il Tribunale della Pedemontana si assume la piena responsabilità politica e morale di un progetto inutile, destinato solo ad aggravare le inefficienze del sistema giustizia - conclude il Comitato -. È tempo di mettere da parte le ambizioni politiche e agire per il bene dei cittadini e della giustizia.”
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