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Alessandro TichAlessandro Tich
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Convocata ieri dall'Amministrazione comunale la proprietà del Teatro Astra. Allo scopo di “valutare assieme la possibilità di alienazione” dell'immobile. Ma l'incontro si è concluso con un nulla di fatto

Pubblicato il 23-03-2019
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Tutto l'Astra minuto per minuto. Per tutti i tempi regolamentari del mandato dell'Amministrazione Poletto, sulla questione “Teatro Civico” - ovvero, nella fattispecie, “Teatro Astra” - non si è mossa foglia.
Poi - nei tempi supplementari di questi ultimi mesi di legislatura comunale, corrispondenti all'inizio “ufficioso” delle ostilità in vista dell'imminente voto amministrativo - un pourparler tra un socio della Zetafilm Srl e il sindaco Riccardo Poletto è stato “venduto” dal primo cittadino in un'intervista concessa al settimanale Bassanoweek come “riavvio dei contatti con la proprietà del Teatro Astra”, con l'obiettivo “di ridare alla città il suo teatro”, per quello che si profila come “un grande tema della prossima campagna elettorale”. Portando la Zetafilm Srl, proprietaria dello storico immobile di viale dei Martiri, a replicare su Bassanonet con la richiesta di “non essere assolutamente utilizzati in alcun modo come strumento di propaganda elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative”. E con la stessa proprietà che - ricordando come dall'offerta al Comune del progetto di restauro e riuso polifunzionale del Teatro Astra del marzo 2016 ad oggi “non c'è stato e non c'è nulla di concreto” - si è dichiarata disponibile alla ripresa di una trattativa per la cessione del Teatro, ma “con la prossima Amministrazione”. Adesso il sindaco Riccardo Poletto e soprattutto l'assessore comunale al Patrimonio e candidato sindaco del centrosinistra Angelo Vernillo intendono prendere in mano la questione ai calci di rigore, prima che l'avvio della campagna elettorale renda inutili anche i tiri dal dischetto e quindi il voto del 26 maggio faccia risuonare il triplice fischio finale della partita.
È infatti accaduto, egregi lettori, che proprio il sindaco Poletto e l'assessore Vernillo abbiano trasmesso una lettera alla Zetafilm Srl, datata 19 marzo, con l'invito ad un incontro nella sede municipale per le ore 11 di venerdì 22 (e cioè ieri) allo scopo di “valutare assieme la possibilità di alienazione” dell'immobile del Teatro Astra.

Un render del progetto di restauro e riuso polifunzionale del Teatro Astra, firmato dall'architetto Antonio Guglielmini

E questo perché, come scrive la lettera, “è intenzione di questa Amministrazione cercare tutte le strade possibili” per restituire il Teatro alla comunità. Anche in considerazione del fatto che le economie dell'ente pubblico degli ultimi anni, come specificato nella stessa lettera dell'Amministrazione, rendono possibile l'impegno di “somme necessarie all'acquisto”. Non c'è più sicuramente il tempo tecnico, ora che siamo agli sgoccioli, per eseguire un'operazione di compravendita di tale rilievo entro la fine del mandato amministrativo. Ma ci sarebbe invece ancora il margine per tentare di concordare con la proprietà, come scrive ancora la lettera comunale, un percorso “sostenibile” e soprattutto “condiviso” per arrivare all'acquisizione dell'immobile.
Tradotto in parole più esplicite: un percorso che consenta al candidato sindaco Vernillo di poter dire agli elettori che la procedura per l'acquisizione dell'Astra è stata concretamente avviata dall'attuale governo cittadino di centrosinistra e che alla prossima Amministrazione comunale non resta che concluderla.
Una mossa lecita, per carità: in politica è ammesso tutto e il contrario di tutto.
Ma come ho già scritto nel mio precedente articolo “Astra del ciel”, per riavviare una trattativa, come sempre, le parti sono due. E la controparte Zetafilm Sr, anche in questo caso, è rimasta ferma nella sua posizione.
Nella sua lettera di risposta all'invito di sindaco e assessore, la proprietà ha comunicato che all'incontro in municipio avrebbe partecipato l'amministratore unico di Zetafilm Michele Fantinato. E così, ieri mattina, è stato. Seduto al tavolo c'era anche uno dei soci della proprietà dell'Astra, che detiene una minima parte del capitale sociale e che è la stessa persona che aveva avuto il pourparler con il sindaco lo scorso gennaio. Socio che è comunque intervenuto a titolo personale, non avendo ricevuto il mandato dagli altri componenti del Consiglio di Amministrazione.
Morale della favola: la riunione si conclusa con un nulla di fatto.
Da parte dell'Amministrazione comunale è stata espressa l'intenzione di far svolgere ai competenti uffici una perizia per stabilire il “giusto valore” dell'immobile, ma nulla più. “Non c'è stata nessuna offerta, sono state dette le solite parole”, riferisce a Bassanonet una fonte vicina alla proprietà del Teatro. La quale ribadisce: “Ci stanno usando per fini elettorali e questo ci disturba molto.” “Se ci danno un assegno circolare con una cifra che riteniamo adeguata, la cosa va in porto - afferma il nostro interlocutore -. Se ne può parlare, se la prossima Amministrazione ci invita.”
Dichiarazioni che ci fanno inequivocabilmente capire due cose.
La prima è che con l'attuale Amministrazione comunale in scadenza il fatto di raggiungere un “pre-accordo” o qualcosa del genere appare oramai una chimera.
La seconda è che la proposta fatta dalla proprietà al Comune nel 2016 e dal Comune mai presa in considerazione, e cioè la “totale permuta del Teatro con altri immobili di proprietà dell'Amministrazione comunale, di adeguato ed equivalente valore”, non è più valida.
E nella commedia per l'avvio dell'iter di acquisizione dell'Astra entro i termini della presente legislatura comunale, a meno di clamorosi e poco probabili colpi di Teatro, questo è stato verosimilmente l'ultimo atto.

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