Ultimora
25 Apr 2024 15:04
Venezia, manifestazioni contro il ticket d'accesso
25 Apr 2024 14:13
Nordio fischiato a Treviso durante cerimonia 25 aprile in piazza
25 Apr 2024 12:56
Sindaco Venezia, 'ticket d'accesso è per preservare la città'
25 Apr 2024 12:00
Arte: terminato restauro Madonna con Bambino a Malcesine
25 Apr 2024 10:01
25 aprile: per San Marco a Venezia la festa del 'bocolo'
25 Apr 2024 08:27
Ticket Venezia, 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga
26 Apr 2024 09:49
Nasce la cartella sanitaria elettronica accessibile nell'Ue
26 Apr 2024 09:02
Scoperto un nuovo innesco dei tumori, diverso dalle mutazioni
25 Apr 2024 19:25
Generazione Z, basta cliché, seguire le passioni dà lavori felici
24 Apr 2024 18:21
Le mostre del weekend, da Spina al ricordo di Senna
26 Apr 2024 08:57
Mosca punta su Chasiv Yar per sfondare le difese Kiev a est
26 Apr 2024 08:25
Cade sul massiccio del Gran Paradiso, morto un alpinista
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
S.O.S. per la Commital-Sami
La crisi dello stabilimento di Marostica: a rischio 70 posti di lavoro. Mercoledì l'incontro dei lavoratori in corteo col commissario prefettizio del Comune di Marostica Carletti. La Fim Cisl: “Salvare l'azienda è una priorità”
Pubblicato il 06-05-2013
Visto 5.879 volte
Una tuta blu appesa alla recinzione della fabbrica, vicino la tenda nella quale è stato allestito il presidio dei lavoratori. E' l'immagine che sintetizza la situazione di crisi della Commital-Sami di Marostica, importante azienda del settore della raccorderia per riscaldamento, i cui 70 dipendenti - attualmente in cassa integrazione straordinaria e con 4 mesi di stipendio non pagati - sono in attesa di conoscere quale futuro li attende.
Sulla vicenda Commital-Sami monta ormai la preoccupazione e mercoledì prossimo, 8 maggio, i lavoratori si recheranno in corteo dal commissario prefettizio del Comune di Marostica Renata Carletti per esprimere il proprio disagio e per informarla dello stato delle cose.
Ne dà notizia un comunicato, trasmesso in redazione dal segretario Fim Cisl di Bassano del Grappa Massimo Pantano, che riportiamo di seguito:
Foto Alessandro Tich
COMUNICATO
I lavoratori Commital-Sami dal commissario prefettizio di Marostica.
Gli oltre 70 lavoratori dipendenti della Commital-Sami, attualmente in Cassa integrazione straordinaria e in presidio davanti allo stabilimento di Via Fosse, a Marostica, sono in arretrato di 4 mesi di stipendio. L’ultima retribuzione avuta pochi giorni fa era relativa al mese di Dicembre 2012. Mancano all’appello le retribuzioni di Gennaio, Febbraio, Marzo e Aprile.
La situazione si trascina da lungo tempo, già nel 2012 vi erano stati scioperi ed iniziative dei lavoratori per recuperare il ritardo delle retribuzioni che si aggirava sui 3 mesi. Tante promesse ma nulla più.
A metà aprile la direzione comunicava di non avere più materia prima e, pur con ordini in portafoglio ha avviato la Cassa integrazione straordinaria definita in Provincia di Vicenza con accordo del 24 aprile 2013.
La situazione è molto complicata e, per questo i lavoratori intendo rivolgersi al Commissario prefettizio del comune di Marostica, d.ssa Carletti, per informarla dello stato delle cose e del grave disagio che operai e impiegati, insieme alle loro famiglie stanno sopportando.
L’appuntamento è fissato per mercoledì 8 maggio alle 15,30 presso il comune di Marostica dove i lavoratori arriveranno in manifestazione.
In questi giorni i lavoratori sono più volte intervenuti anche sulla proprietà per ottenere il pagamento delle loro spettanze ottenendo che almeno una mensilità venisse pagata. Infatti la scorsa settimana hanno ricevuto uno stipendio che è attribuibile alla mensilità di dicembre 2012.
La Commital-Sami è un azienda leader nel settore della raccorderia per riscaldamento. Erano circa 120 i dipendenti degli stabilimenti italiani distribuiti su tre siti, due a Marostica per circa 90 dipendenti (ora ridotti a 70) ed uno a San Stino di Livenza (Venezia). Lo stabilimento veneziano è chiuso da oltre un anno, con i lavoratori in cassa straordinaria, e la mancata vendita del capannone ha aggravato la situazione economica del gruppo, che ha anche stabilimenti all’estero e partecipazioni in altre aziende locali.
L’auspicio che si fanno i lavoratori e la FIM-CISL è che vi sia una soluzione positiva della difficile situazione economica che passa soprattutto attraverso l’immissione di denaro fresco nell’azienda. Operazione che può fare l’attuale proprietà oppure l’intervento di un nuovo socio o di una nuova proprietà visto che quella attuale sembra non avere la forza per superare le difficoltà del momento.
Salvare l’azienda è una priorità. Sia per il patrimonio umano e di competenze sia per le produzioni che sono sicuramente di alto livello e qualificano l’area marosticense.
FIM-CISL Bassano
Il 26 aprile
- 26-04-2023Dussin Generation
- 26-04-2021Coming Soon
- 26-04-2019Venerdì di Passione
- 26-04-2019Da qui all'Eternit
- 26-04-2018L'ora legale
- 26-04-2018E Maria va a far la spesa
- 26-04-2017Rientrato allarme antrace in largo Parolini
- 26-04-2016Da Bassano a Vatileaks
- 26-04-2015Social Writers
- 26-04-2015“Amanti-killer”, omicidio premeditato?
- 26-04-2014Un “Impegno” di cambiamento
- 26-04-2014Tutto in 34 ore
- 26-04-2014Cassola Beach
- 26-04-2014Mussolente, la squadra del “Patto”
- 26-04-2014Parte il “censimento dell'acqua” a Bassano
- 26-04-2014Solagna, Nervo passa la palla a Ferracin
- 26-04-2013A voi lo Scettro
- 26-04-2013La generazione “vorrei ma non me la sento”
- 26-04-2012“Centrosinistra per Romano”: incontro di presentazione a Romano capoluogo
- 26-04-2012“Con Romano Libera Si Cambia”: assemblea di presentazione a Fellette
- 26-04-2012Bassano: Confcommercio attacca il Comune
- 26-04-2012Quei puntelli ai soffitti dell'Ulss