Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 04-11-2011
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C'è un curioso destino che associa l'attività del sen. Francesco Nitto Palma, attuale ministro della Giustizia, alle sorti politiche della città di Bassano del Grappa.
Forse lo sapranno in pochi, ma nel 2007, come ricordano gli archivi della nostra redazione, proprio il sen. Nitto Palma fu uno dei co-firmatari della proposta di legge - presentata come primo firmatario dal sen. Pierantonio Zanettin e poi persasi nei meandri di Palazzo Madama - per l'istituzione della Provincia Pedemontana di Bassano del Grappa (www.senato.it/leg/15/BGT/Schede/Ddliter/27133.htm).
E ora lo stesso Nitto Palma, nella sua responsabilità di Guardasigilli, è chiamato all'arduo compito di riorganizzare le circoscrizioni giudiziarie per contenere i costi della giustizia e sta quindi decidendo della sorte del Tribunale di Bassano, che proprio per non essere un Tribunale di un capoluogo di provincia rischia seriamente di essere soppresso.
L'assessore provinciale Morena Martini: "Confido in un riscontro positivo alla richiesta che, a nome dei bassanesi, ho inviato al ministro"
E' proprio a lui, pertanto, che l'assessore provinciale e collega di partito (Pdl) Morena Martini ha ritenuto necessario rivolgersi direttamente con una lettera “che illustra la situazione del Tribunale di Bassano e le conseguenze nefaste di un eventuale accorpamento col Tribunale del capoluogo”.
“Il Tribunale di Bassano - scrive la Martini al ministro - genera un indotto di oltre 3,3 milioni di euro l’anno tra contributi, multe, pene convertite, tasse di registro, a fronte di un costo pari a circa 900mila euro all’anno. La durata media delle cause è di 3 anni, contro i 6 della media veneta e i 9 della media italiana. Il nostro impegno è di migliorare ancor più questi numeri. Ma abbiamo bisogno del Suo sostegno, che si traduce nel mantenimento di un Tribunale che dimostra con i fatti, non a semplici parole, di essere efficiente.”
“Il testo della legge, in tal senso, è chiaro: è necessario riorganizzare la distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari al fine di realizzare risparmi di spesa e incrementi dì efficienza - rileva ancora nella lettera l'assessore provinciale -. Ma è altrettanto necessario, nell’esercizio della delega, tenere conto di parametri quali l’estensione del territorio, il numero degli abitanti, i carichi di lavoro, la specificità territoriale e la situazione infrastrutturale.”
“Il Tribunale di Bassano - prosegue la comunicazione al ministro - risponde non solo ad una numerosa popolazione, ma anche ad un comparto economico tra i più produttivi del Paese, con oltre 20mila aziende molte delle quali con interessi ultranazionali. Di contro, il territorio soffre problemi logistici dovuti a storiche carenze infrastrutturali. A ciò si aggiunga che sono in via di ultimazione i lavori del nuovo Palazzo di Giustizia, per i quali la collettività ha già sborsato ben 12milioni di euro.”
“L’accorpamento del Tribunale di Bassano con quello di Vicenza - afferma l’assessore - comporterebbe enormi disagi alla comunità a fronte di una improbabile riduzione dei costi di gestione e di un risultato sicuramente negativo nella bilancia della Giustizia italiana. Il Tribunale del capoluogo si trova infatti già in situazione di sofferenza, con carenze di personale e una pianta organica vecchia di decenni che si traducono in udienze che slittano e processi che si trascinano nel tempo.”
“Sono certa - conclude la Martini, a commento della sua iniziativa - che la salute della Giustizia italiana stia a cuore al ministro Nitto Palma quanto a noi, per cui confido in un riscontro positivo alla richiesta che, a nome dei bassanesi, gli ho inviato”.