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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Politica

Quartetto o Scherzetto

Nella sera di Halloween il consiglio comunale con l’esordio di Elena Pavan sui banchi di Fratelli d’Italia e della maggioranza. Presentate ed approvate, anche da una parte delle minoranze, le linee programmatiche del sindaco Finco

Pubblicato il 01-11-2024
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Quartetto o Scherzetto?
È la sera di Halloween e in consiglio comunale la già consigliera di minoranza Elena Pavan si accomoda sui banchi della maggioranza accanto ai suoi colleghi di Fratelli d’Italia, in cui è confluita da appena due settimane, inserendosi - come vedete nella foto pubblicata qui sotto - nel nuovo quartetto del gruppo consiliare del partito della fiamma tricolore. Al quale si aggiunge, sullo scranno più alto della sala, il presidente del consiglio comunale e quinto Fratello in maggioranza Stefano Monegato.
Ma la Pavan non farà nessun scherzetto, rimanendo fedele al quartetto. Voterà compatta con il suo gruppo e allineata con tutto il resto della maggioranza sui punti all’ordine del giorno di cui vi riferirò nelle prossime righe.

Il nuovo gruppo consiliare di Fratelli d’Italia: Elena Pavan, Deniz Caron, Gianluca Pietrosante e il capogruppo Stefano Giunta (foto Alessandro Tich)

Tutto tranquillo e niente scossoni, dunque.
Per assistere a qualche botto, ma quello vero con i petardi, bisogna scendere giù in piazza e nelle vie principali del centro storico dove in contemporanea e fino a esaurimento scorte si stanno scatenando torme di fantasmini, di streghette e di piccoli zombie con mamme al seguito.
C’è anche un po’ di pubblico in sala consiliare, almeno all’inizio perché poi la gente se ne andrà via alla chetichella. E si tratta nuovamente di un gruppo di residenti dei quartieri XXV Aprile e San Vito, quelli delle ecopiazzole di Etra.

La prima delle due interrogazioni presentate dalle minoranze riguarda infatti la questione dei compattatori, anche se siamo ormai ampiamente fuori tempo massimo per tentare di cambiare anche minimamente qualcosa.
Nella sua risposta, l’assessore Andrea Viero non fa che ribadire cose già risapute, con qualche specificazione in più.
Ovvero: il 15 febbraio 2024 è stata approvata la delibera di indirizzo della giunta con la concessione ad Etra dei due terreni interessati dai progetti e il 14 marzo l’altra delibera di autorizzazione alla realizzazione delle due ecopiazzole.
Il 2 agosto una lettera scritta del sindaco ha chiesto ad Etra di valutare la sospensione dell’intervento e di aprire un tavolo di confronto; il 22 agosto Etra ha confermato invece l’ubicazione degli impianti.
Infine nei due quartieri continuerà la raccolta porta a porta: “ogni eventuale modifica è prevista solo se concordata con l’amministrazione comunale”.
“Il servizio - assicura Viero - quindi si integra con quello esistente.”
Nella sua replica, il consigliere Roberto Campagnolo esprime “il rammarico per non aver affrontato questo tema ancora nei mesi scorsi”.
“Abbiamo perso l’opportunità di lavorare insieme come amministrazione e di interloquire in modo diverso su questo tema - aggiunge Campagnolo -. Se continua la raccolta porta a porta, allora l’utilizzo dei compattatori sarà su base volontaria dei cittadini. Sarà opportuno tenere monitorata la situazione.”
E i residenti, a questo punto, dovranno farsene una ragione.

Come ho già scritto, in consiglio comunale non ci sono i botti.
Ma qualche amaro dolcetto di Halloween confezionato per le minoranze, quello sì.
Le opposizioni (anche se quelli di è il Momento non vogliono essere chiamati così) presentano infatti due mozioni che vengono respinte in blocco dalla maggioranza.
La prima chiede di impegnare l’amministrazione alla “predisposizione di documenti illustrativi del bilancio di previsione”, per favorire “la piena comprensione delle previsioni rispetto alle entrate e alle spese” e per rendere soprattutto disponibile ai cittadini “una presentazione del bilancio semplificata”.
La seconda introduce invece l’impegno “ad istituire nuovi capitoli specifici in sede di impostazione di bilancio per dare valore e pari dignità a tutti i quartieri”.
Siccome sapete che vi voglio bene, non vi tedio con i dettagli di contenuto e di discussione.
In sostanza e in sintesi, per la maggioranza (Chiara Tessarollo e Gianni Castellan i più inflessibili al riguardo) la prima mozione è irricevibile perché comporterebbe “un aggravio di lavoro per gli uffici eccessivo ed ingiustificato”.
Mentre per la coalizione governante la seconda mozione è altrettanto inaccettabile perché “c’è già la pari dignità tra i quartieri”, le cui necessità vengono raccolte e mediate dall’Intercomitato dei Quartieri e di volta in volta valutate, disponibilità di bilancio alla mano, dall’amministrazione.
Non sono ovviamente dello stesso avviso le minoranze, ma tant’è.
Mozione 1 e mozione 2 respinte (16 a 6 più 1 astenuto, in entrambi i casi Paola Teosini di Elena Pavan Sindaco) e rispedite al mittente.
Dai banchi di opposizione, Riccardo Poletto lamenta la totale mancanza da parte della maggioranza della volontà di cercare un compromesso tramite lo strumento degli “emendamenti” concordati tra le parti, per due mozioni accomunate dall’intento di “aumentare la trasparenza e la partecipazione”.
Niente da fare: tu chiamale, se vuoi, rimozioni.

Ma eccoci finalmente, Ladies and Gentlemen, al punto centrale all’ordine del giorno del consiglio comunale della vigilia di Ognissanti: la presentazione delle linee programmatiche del sindaco Nicola Finco relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2024-2029.
L’intervento del primo cittadino dura più di 45 minuti e anche in questo caso eviterò di farvi venire una crisi da overdose di informazioni.
Ne riporto pertanto un concentrato liofilizzato.
Sociale: è l’aspetto prioritario dell’intera programmazione.
“Attenzione particolare al sociale e alla famiglia, con un occhio di riguardo alle nuove generazioni. Attento monitoraggio dei bisogni degli over 75, assieme ai quartieri e ai servizi sociali. Tabella di marcia per la creazione del nuovo ATS, per essere pronti nel 2026. Facilitare soluzioni di edilizia abitativa per le giovani famiglie anche tramite le case di edilizia popolare.”
Mobilità e sostenibilità: “Avviare un attento studio del traffico soprattutto nella zona est, in previsione del Piano Mar. Volontà di sperimentare un ampliamento della ZTL in centro storico, con weekend lunghi. Completare la bicipolitana del territorio in collaborazione con l’IPA. Attivare zone 30 nelle zone sensibili, in collaborazione coi quartieri. Digitalizzazione del traffico con semafori intelligenti.”
Cultura: “Una o due importanti mostre nel corso del mandato, con l’aiuto dei privati. Scambi con altre città come Treviso e Vicenza, per un’offerta culturale diffusa.”
Turismo: “Marchio d’Area, a breve l’incarico a professionisti del settore per un’indagine di mercato; il pubblico dà l’input poi il Marchio d’Area deve camminare con le gambe dei privati. Un sito più idoneo per lo IAT.”
Ambiente: “Punteremo alla riqualificazione dei parchi. Monitoraggio di aria, acqua e campi elettromagnetici. Miglioramento del decoro urbano, a partire dal centro storico. Punteremo sulle comunità energetiche, abbiamo identificato alcune aree interessanti.”
Futuro: “Riordino dei plessi scolastici a fronte del calo della natalità, tramite un tavolo tecnico con dirigenti scolastici e famiglie. Scuola Mazzini possibile centro di alta formazione, ma servono 10 milioni per ristrutturarla.”

Ed eccoci, infine, al capitolo dei “temi caldi della città” indicati dal sindaco.
Ex Polo Museale Santa Chiara: “Troveremo una soluzione quanto prima.”
Tribunale della Pedemontana: “O la partita si chiude a breve, e il governo approva il Ddl, oppure decideremo cosa fare. Non voglio aspettare altri cinque anni.”
Polizia Locale: “L’unica cosa che pretendo è che una città di 43mila abitanti abbia un corpo di Polizia Locale importante che vigili su tutta la città.”
Casa di Riposo: “Attenta analisi su Villa Serena, struttura non più adeguata. Faremo un ragionamento per cercare di trovare una soluzione concreta.”
Messaggio conclusivo alla nazione del primo cittadino:
“Non saranno anni facili. Sulle grandi tematiche ci confronteremo con l’opposizione con la capacità di guardare avanti.”
Risorse economiche: “Abbiamo bisogno di soldi. Sarà necessario vendere una parte del patrimonio pubblico attraverso un piano di alienazioni.”
In sede di dibattito, solo Riccardo Poletto fa le pulci al discorso del sindaco:
“Sono linee programmatiche poco definite. Su Villa Serena non c’è ancora un’alternativa. Polo Museale, Mazzini, Tribunale eccetera: il cittadino attende qualche idea un po’ più concreta.”
Riguardo al “riordino dei plessi scolastici”, ancora Poletto chiede al sindaco se sappia che fine abbiano fatto i fondi statali per la costruzione della nuova scuola Canova a Santa Croce.
“Quei fondi non ci sono più - risponde Finco -. Probabilmente sono stati destinati ad altri interventi in altre città.”
The End.

Alla fine la relazione programmatica del sindaco viene approvata con 20 voti favorevoli (di cui 4 delle minoranze: Giulia Moro, Manuel Remonato e Gianni Zen di è il Momento e Paola Teosini di Elena Pavan Sindaco) e 3 astenuti.
Mancano ancora 6 punti all’ordine del giorno da discutere e da votare, tra cui la variazione al bilancio di previsione 2024-2026, ma sono quasi le 23 e mi può bastare.
Ripongo in tasca il mio bloc notes come sempre carico di appunti e rientro a casa, con la certezza che posso farlo in tranquillità: i fantasmini, le streghette e i piccoli zombie sono già andati a letto.

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