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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Attualità

Anche la Provincia “spegne” il gassificatore

Il commissario straordinario Attilio Schneck: “Bene il ritiro del progetto da parte di Karizia. L'area era inadeguata”

Pubblicato il 13-06-2012
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La notizia del ritiro del progetto del gassificatore di Cassola da parte della società Karizia Tecnology è stata accolta con favore in Provincia, dove il progetto era sottoposto alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.
“Avevamo apertamente espresso la nostra contrarietà all'impianto - sottolinea il commissario straordinario della Provincia di Vicenza Attilio Schneck - valutando che dal punto di vista urbanistico era stata scelta un'area troppo antropizzata per un'attività di gestione dei rifiuti.”
Poco più di un mese fa la giunta della Provincia aveva incontrato i Comitati No Gassificatore proprio a Palazzo Nievo, dove i comitati avevano manifestato la propria contrarietà al progetto durante una seduta di presidente e assessori.

Il commissario Schneck: "Dal punto di vista urbanistico era stata scelta un'area troppo antropizzata per un'attività di gestione dei rifiuti" (foto Alessandro Tich)

In quell'occasione Schneck si era schierato a fianco dei cittadini di Cassola e Rossano Veneto annunciando che avrebbe chiesto ad Arpav di rivedere il parere.
“Il procedimento di Via (Valutazione di Impatto Ambientale) - informa una nota della Provincia di Vicenza - è stato gestito in Provincia, e ciò ha reso possibile un confronto con i cittadini ed i rappresentanti locali che ben conoscono il territorio e che ne hanno a cuore le problematiche. In questo modo, infatti, attraverso un iter amministrativo trasparente e corretto, si è giunti alla soluzione più adeguata, grazie anche alla capacità della ditta di comprendere le problematiche collegate all'area interessata e senza onerosi contenziosi.”
“Siamo certi - conclude Schneck - che si tratti di tecnologia all'avanguardia e che l'impianto si affidi ad una metodologia di combustione rispettosa non solo della normativa ambientale, ma anche di quella igienico-sanitaria a tutela dei cittadini.
Ma oggi non è possibile prescindere da una valutazione urbanistica, per garantire uno sviluppo sostenibile del territorio.”

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