Ultimora
29 Apr 2025 20:21
Funerale 'sceriffo' Gentilini, corteo lungo la città
29 Apr 2025 17:58
Da Raffaello a Warhol, aperte il 1 maggio le Gallerie d'Italia
29 Apr 2025 17:41
A Castelfranco Veneto sodalizio nel segno di Mozart e Da Ponte
29 Apr 2025 16:56
Gelati nella base Usa, per la Cassazione l'Iva va pagata
29 Apr 2025 16:32
Collisione tra auto e moto, un morto e tre feriti nel Veneziano
29 Apr 2025 15:05
A Venezia 'The Lens of Time", la storia dell'occhiale italiano
30 Apr 2025 08:33
India, incendio in un hotel di Calcutta, almeno 15 morti
30 Apr 2025 08:03
Ricavi Stellantis in calo, stime sospese per incertezza su dazi
30 Apr 2025 07:25
Ucraina, Seul: 600 i soldati di Pyongyang morti finora per Mosca
29 Apr 2025 20:21
Diamanti da record, all'asta il rarissimo Golconda blue
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Rivoluzione a Rianimazione
Il reparto più “chiuso” dell'Ospedale di Bassano apre le porte ai familiari delle persone ricoverate. La loro presenza "riduce lo stress e le complicanze cardiovascolari dei pazienti". Il primario dr. Marco Baiocchi: “E' un cambio epocale”
Pubblicato il 25-02-2012
Visto 8.363 volte
A volte le “rivoluzioni” possono essere a costo zero.
E' il caso della Rianimazione dell'Ospedale di Bassano del Grappa che - per prima in provincia di Vicenza e tra le poche nel Veneto - apre le sue porte ai familiari dei pazienti ricoverati. Da questo mese di febbraio i parenti possono accedere e rimanere in reparto, vicino ai propri cari, per diverse ore al giorno: dalle 6 alle 7, dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 24.
L'Ospedale San Bassiano scrive così un nuovo capitolo del progetto complessivo di umanizzazione delle cure secondo una nuova parola d'ordine: abbattere l'isolamento a cui fino ad oggi sono stati costretti i pazienti in Terapia Intensiva.

Il primario della Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione dell'Ospedale San Bassiano, dr. Marco Baiocchi (foto Alessandro Tich)
Le conoscenze attuali dimostrano infatti che la separazione dalla propria famiglia è motivo di stress e di ulteriore sofferenza per il paziente e che uno dei bisogni più importanti dei familiari è quello di fare visita e stare vicini al proprio caro.
Da qui la decisione di aprire le porte di uno dei reparti più “chiusi”, per definizione, dell'assistenza ospedaliera: la Rianimazione, che coi suoi 10 posti letto ricovera a Bassano circa 500 pazienti all'anno, per varie patologie, che versano in condizioni critiche e in prognosi riservata.
Un'iniziativa che intende rimuovere le barriere fisiche e di relazione che il parente ha con la persona che ama e con il personale che lavora in Terapia Intensiva, che la cura e la accudisce. E che non causa, come dimostrato dalla letteratura scientifica, aumento di infezioni.
“La filosofia della Rianimazione aperta - ha affermato il primario della struttura dr. Marco Baiocchi - permette di considerare il lavoro dei medici e infermieri di Rianimazione in un'ottica completamente diversa, che rappresenta un cambio epocale. La terapia intensiva significa tanta tecnologia, ma è necessario condividere a 360 gradi i bisogni del paziente.”
“La Rianimazione aperta - ha aggiunto il dr. Baiocchi - non è solo un'apertura di tempo, ma vuol dire cambiare la nostra modalità di pensiero. Lo scopo è quello di creare una “alleanza terapeutica” tra medico, paziente e familiare. Non è una moda, ma è una modalità di risposta alle esigenze del paziente e della famiglia. La riorganizzazione del reparto ha comportato il lavoro di un anno e ha richiesto diversi incontri e confronti con il personale della struttura".
"Ci aspettiamo - ha concluso il direttore della Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione - un grande “incrocio” di collaborazione con i familiari. La loro presenza riduce significativamente sia le complicanze cardiovascolari che gli stati d'ansia o di stress dei loro cari. I parenti potranno anche svolgere delle attività assistenziali elementari, a beneficio di un loro coinvolgimento attivo. L'entrata senza barriere è quindi un modello di trasparenza e condivisione, confermato dall'evidenza scientifica che non causa infezioni."
Il 30 aprile
- 30-04-2024Nebbia sfitta
- 30-04-2022La nuda verità
- 30-04-2022Dritti al Cuore
- 30-04-2022Ulss 7 +
- 30-04-2021Tutta Barbara minuto per minuto
- 30-04-2021Su e gru
- 30-04-2021Grazie per la cortese astensione
- 30-04-2020Mettiamoci una pietra sopra
- 30-04-2019No Vernillo, No Party
- 30-04-2019TdB, Tvb
- 30-04-2018Chi la tura la vince
- 30-04-2014No Euro, No Cry
- 30-04-2014Mussolente, si presenta la lista “Un Impegno Comune”
- 30-04-2014Movimento 5 Stelle: “VinciamoNoi” Tour nel Vicentino
- 30-04-2013Invitati a una festa in villa, vi tornano per rubare
- 30-04-2012Il commerciante sanzionato: “Chiederò i danni al Comune”
- 30-04-2012Differenziata: dal 1° maggio si riciclano anche piatti e bicchieri di plastica
- 30-04-2012Bordignon: “Volantini anonimi contro di noi”
- 30-04-2012Vanni Barichello: “Romano ha bisogno di cambiare clima”
- 30-04-2011Bretella Ovest: Manuela vince il primo round
- 30-04-2009Il Ponte verso il Sole