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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
Bassanonet.it

Calcio

Un gran bel Soccer Team fermato sul pareggio

Superata la sbornia da C1 i giallorossi mettono in mostra carattere e qualità in casa del Ravenna. Finisce in parità con qualche rimpianto

Pubblicato il 29-08-2010
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RAVENNA - BASSANO 1-1

Ravenna (3-5-2): Rossi 7,5; Fasano 6,5, Tagliani 6, Gardella 6 (st 30’ Ciuffetelli 6); Fabbri 6, Fonjock 6, Guitto 6,5, Rossetti 6, Grea 5,5 (st 30’ Calzi sv); Piovaccari 6 (st 40’ Gerbino Polo sv), Caturano 7.

Venituccu sta per servire La Grotteria: un'istantanea del match del "Benelli"

A disp.: Pellegrino, Sciaccaluga, Farabegoli, Scappini. All.: Esposito 6.

Bassano Virtus (4-3-1-2): Grillo 5,5; Lorenzini 6,5, Pellizzer 6, Basso 7, Veronese 6,5; Mateos 5,5, Venitucci 5,5 (st 17’ Iocolano 6,5) Beccia 7; Baido 7 (st 33’ Ghosheh sv); La Grotteria 7 (st 30’ Madiotto 6,5), Crocetti 7.
A disp.: Grosso, Lazzarotto, Martina, Vigo. All.: Jaconi 7,5.

ARBITRO: Francesco Paolo Saia di Palermo 6.
RETI: pt 35’ Catturano (R), pt 40’ La Grotteria (BV)
NOTE: spettatori 1500.
Ammoniti: La Grotteria, Baido, Fonjock, Mateos
Espulsi: -.
Angoli: 3-6
Recupero: pt 2’; st. 5’.

Ravenna. Il Bassano riparte da dove aveva terminato. Il secondo tempo con la Spal è davvero servito di lezione, quello che scende sul terreno di gioco del “Benelli” è un Soccer Team che sa quello che vuole e sa come ottenerlo. In settimana Jaconi aveva invocato un Bassano più velenoso di una vipera e più rabbioso degli avversari. Beh i suoi ragazzi lo ascoltano in pieno sul lato caratteriale ma ci aggiungono pure un gioco frizzante e veloce sulle ali di un inedito 4-3-1-2. Il primo punto messo in cascina in Prima Divisione è intriso di buoni pensieri (prestazione e carattere su tutti) e rammarico. Ebbene si, rammarico: l’1 a 1 risulta addirittura stretto tenendo conto sia della prestazione che del numero e nitidezza delle occasioni da rete. Forse ci stavano due rossi per il Bassano e uno per il Ravenna, il che avrebbe pesantemente condizionato lo svolgimento dell’incontro ma restano negli occhi le almeno tre le parate salva risultato dell’estremo difensore romagnolo Rossi contro le zero di Grillo, senza considerare che il gol del vantaggio ravennate è nato da un clamoroso errore di Venitucci. Tante indicazioni positive per il futuro insomma che fanno il paio con l’innesto di un difensore dello spessore di Sandro Porchia.

Le scelte. Jaconi presenta una formazione che vede nell’undici titolare Dario Venitucci consapevole che il giovane regista non può reggere per 90 minuti. Ma la sorpresa non è questa. Se leggendo la distinta non si individua nessuna novità rispetto al consueto, invece, risulta abbastanza clamorosa la novità tattica proposta dallo scafato mister: il Soccer Team si schiera con il trequartista. L’incaricato a far da collante tra centrocampo a tre e il reparto avanzato è Raffaele Baido che, in quella posizione, può mettere a disposizione della squadra gol, qualità tecnica ma anche tanto tanto dinamismo. Altra nota da segnalare è che rispetto all’esordio con la Spal è praticamente inesistente il divario di prestanza fisica tra avversari e giallorossi.

Forma mentis. Chiamatela mentalità, sfrontatezza, voglia di andare oltre. Certo è che il Bassano parte così aggressivo e determinato che il Ravenna per poco non ne rimane stordito. L’avviso scintillante produce subito un’occasione da rete per Baido, gran destro al volo fuori di poco al 1’, e un azione personale di Crocetti che ruba palla sulla trequarti, entra in area affrontato da quattro avversari prima di calciare una sfera che finisce deviata in corner. Baido gioca dietro le punte, Venitucci è il vertice basso, Mateos e Beccia, riposizionato a sinistra, sono le mezz’ali: il gioco scorre fluido palla a terra, il pressing è furibondo e La Grotteria calamita una sfera dietro l’altra. Il pallino ce l’ha sempre la formazione bassanese, Beccia calcia in diagonale ma Rossi si supera (24’) ma poi La Grotteria corre un grosso rischio commettendo un fallo di reazione sancito solo con un giallo dopo una reiterata, a dir poco, azione di disturbo da parte di Guitto. E il Ravenna? I giallorosso locali si fanno vedere al 29’ di un partita vivace e appassionante con un diagonale di Guitto che Grillo osserva rotolare sul fondo. Ma al 35’, come un flashback improvviso, inaspettato, fastidioso, arriva il vantaggio ravennate. Il tutto nasce da un palla persa in maniera indegna da Venitucci sulla trequarti veneta: il centrocampista cincischia più del dovuto, Guitti gli ruba la palla, innesca Piovaccari che tira in diagonale. Grillo respinge ma il più lesto è Caturano a ribadire in rete e il Ravenna può festeggiare il vantaggio. Sembra un maledizione: su quattro gol subiti finora questo è il terzo che il Bassano regale all’avversario di turno. Rete che penalizza oltremisura una formazione che fino a quel momento era stata pressoché perfetta. Le conseguenza potrebbero essere letali. Ma è proprio questo il momento in cui è venuto fuori il veleno di cui parlava Jaconi alla vigilia del mach, quel carattere da squadra granitica che il mister vuole spremere dai suoi ragazzi. Passano cinque minuti, Beccia mette in mezzo un traversone tagliato sul secondo palo dove lo stacco di La Grotteria non lascia scampo a Rossi.

Gara equilibrata ma che due occasioni Crocetti!. I ritmi della ripresa sono molto più blandi il che era prevedibile viste le copiose energie e il furioso pressing portato dai fanti giallorossi nella prima parte di gara oltre al caldo che, seppur non asfissiante come domenica scorsa, si fa comunque sentire. Al 15’ il Bassano corre un grosso rischio: da una punizione a favore s’innesca un velenoso contropiede per il Ravenna. La palla finisce a Catturano, Pellizzer è bruciato sullo scatto ed è costretto al fallo da ultimo uomo. A onor di regolamento ci starebbe il rosso ma l’arbitro grazie al difensore di Casoni,limitandosi ad un’ammonizione. Al 17’ Jaconi toglie uno spremuto Venitucci, in un reparto che conta anche anche su Mateos lontano dal 100%, per inserire la verve di Iocolano, uno di quelli che in quanto a voglia non è secondo a nessuno. Beccia slitta a far il vertice basso con Iocolano e Mateos ai lati. Ed è subito il nuovo entrato a ridare fiato agli attacchi giallorossi: recupera la sfera nel cerchio di centrocampo per poi arrivare alla conclusione al limite dell’area, Rossi devia a fatica in angolo. Al 30’ esce La Grotteria ed entra Madiotto. Il primo pallone che tocca il giocatore in comproprietà col ChievoVerona, è illuminante per Crocetti che si invola in area e, pressato da due avversari, finge di caricare il tiro violento per far, invece, partire un tocco morbido che il portiere riesce a deviare solo con la punta delle dita. Sarebbe stato un meritatissimo gol da urlo. Nel successivo calcio d’angolo è lo stesso centravanti a reclamare con l’arbitro per un fallo di reazione nei suoi confronti da parte di Fabbri. Le emozioni non sono finite, i minuti di recupero sono palpitanti: al 46’ un favoloso scambio sulla fascia destra tra Iocolano e Madiotto porta quest’ultimo a mettere in mezzo una palla sulla quale il più lesto è ancora il cobra Crocetti ma la deviazione in scivolata finisce clamorosamente sopra la traversa. Un minuto dopo è il Ravenna a creare un grosso spavento a Grillo direttamente da calcio di punizione sul quale si ostacolano in tre.

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