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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
Bassanonet.it

Calcio

Semifinale playoff, il gioco si fa duro

Pubblico che ha fatto la differenza, tante recriminazioni, foga agonistica, capacità di resistere alle avversità. Sarebbe bastato un pizzico di concretezza e il risultato sarebbe stato maestoso. Proietti è squalificato ma Cenetti è una garanzia.

Pubblicato il 25-05-2015
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Al termine di una stagione massacrante le forze fresche incidono più di ogni altro aspetto. E il Soccer Team ha trovato in Guido Davì un portentoso padrone del centrocampo. Il mediano palermitano, ma anche il portiere Matteo Grandi, si sta ritagliando uno spazio importante proprio nel momento clou della stagione sfoderando strapotenza fisica, freschezza mentale, buone doti in palleggio ma anche ottima personalità. La sua crescita è stata provvidenziale così come quelle di Furlan e Semenzato, quest’ultimo gravato dal dover controllare Giannone ha comunque portato un contributo decisivo alla fase offensiva. L’ala e il terzino hanno superato il periodo di appannamento e adesso si stanno proponendo come elementi decisivi e insostituibili. Nella semifinale di ritorno, fischio d’inizio al Mercante alle ore 18:00, mancherà Proietti ma al suo posto giocherà un ragazzo che non si risparmia mai e che lì in mezzo può portare un contributo decisivo. Stiamo ovviamente parlando di Cenetti. Eppure per accedere alla semifinale bisognerà segnare e allora il salto di qualità può garantirlo Raffaele Nolé.

Fase difensiva e gran bel gioco. A Reggio la copertura a Matteo Grandi ha funzionato magnificamente. Basti pensare alla veemenza con la quale i granata hanno approcciato la partita! Da brividi! Eppure a parte un palo colpito da Giannone, direttamente da calcio di punizione, e ad un paio di conclusioni dalla lunga distanza, con Grandi sempre reattivo, la Reggiana non ha avuto la forza per far male ai giallorossi. Se contro la Juve Stabia la copertina è stata tutta per il duello Di Carmine-Bizzotto, al Città del Tricolore è stato Giusto Priola ad annullare capitan Ruopolo. Ciò significa che nonostante il contagioso affanno scaricato loro addosso da parte della Reggiana tutta (squadra e supporter), i ragazzi di Asta sono riusciti a reggere l’urto come meglio non avrebbero potuto. Al contrario, nella ripresa e spiccatamente verso la fine, i padroni di casa si son trovati a fronteggiare con la lingua di fuori un Bassano reattivo che ha, però, la colpa di non essere riuscito a cambiare marcia sottoporta, nemmeno con l’aiuto di tre cambi tutti offensivi: Cattaneo per Nolè, Maistrello per Pietribiasi e Cortesi per Furlan. Il gioco dei giallorossi ha lasciato ammaliati tutti gli addetti ai lavori: «Il rammarico per non aver concretizzato c’è ed è piuttosto evidente – ha spiegato Asta –. Dispiace perché la vittoria ci stava tutta, abbiamo disputato una grande partita e un successo ci sarebbe tornato molto utile in vista della partita di ritorno. Adesso dobbiamo rimboccarci ancora di più le maniche, ci giochiamo tutto al Mercante. I tifosi? Beh qui a Reggio è stato qualcosa di indescrivibile, ai ragazzi ho detto “considerate di avere il nome dietro la maglietta, questo è un palcoscenico da serie A” ed in effetti nei primi 20 minuti siamo rimasti un po’ storditi, sulle gambe. Dopo aver assistito a questo spettacolo, più che mai contiamo di vedere il Mercante gremito in ogni ordine di posto da parte di bassanesi che vogliono vincere e spingere la loro squadra verso una prestigiosissima finale con in palio la serie B. Lo dico già adesso, quello di domenica sarà un appuntamento incredibile, per noi e per la città intera».

L'inequivocabile espressione di Tonino Asta dopo il triplice fischio. In lui è enorme il rammarico per non aver chiuso il match con una vittoria (foto Claudia Casarotto)

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