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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
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“Bassano ricorda, il Sindaco...meno!”. Lettera al direttore di un nostro lettore sulla notizia del giorno di oggi
Pubblicato il 26-09-2025
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A volte le notizie non riguardano cose che succedono ma riguardano cose che non succedono. E che talvolta suscitano più clamore dei fatti realmente avvenuti.
È il caso della notizia del giorno di oggi, ormai ampiamente nota: la cosa che non è successa è stata la partecipazione del sindaco di Bassano del Grappa alla cerimonia civile più sacra di Bassano del Grappa, la commemorazione del 26 settembre dell’Eccidio del Grappa.
Delle prime reazioni politiche ho già scritto nell’articolo precedente. Della comunicazione del sindaco Finco a giustificazione della sua assenza, pervenuta nel pomeriggio, mi occuperò invece nel prossimo articolo.

Foto Alessandro Tich
Nel frattempo, è giunta in redazione anche una lettera al direttore del nostro giovane lettore Diego Chemello, non nuovo ad interventi su argomenti di attualità, intitolata “Bassano ricorda, il Sindaco...meno!”.
“Vi scrivo la presente - anticipa Chemello nella mail di accompagnamento - per proporvi un mio contributo e riflessione sulla spiacevole mancanza del primo cittadino alla commemorazione dell’Eccidio del Grappa di quest’oggi.”
La pubblichiamo di seguito.
LETTERA AL DIRETTORE
“Bassano ricorda, il Sindaco...meno!”
Egregio Direttore,
oggi Bassano ha ricordato l’eccidio del Grappa del 26 settembre 1944: trentuno giovani, figli di questa città, impiccati per rappresaglia nazifascista. Una ferita che non deve e non può mai sbiadire.
La toccante orazione della prof.ssa Carla Poncina, come anche il suo recente articolo, hanno ricordato con forza la gravità e l’attualità di questo sacrificio.
Al centro di quella vicenda c’è una parola che oggi più che mai dobbiamo custodire: libertà.
La Treccani la definisce come “a facoltà di pensare, di operare, di scegliere a proprio talento, in modo autonomo… fondamento di autonomia, responsabilità e imputabilità dell’agire umano”.
Oggi qualcuno si è preso una libertà: quella di non esserci. Se fosse stato un comune cittadino, nessuno avrebbe potuto eccepire: ciascuno è libero di presenziare o meno.
Ma parliamo del Sindaco
di Bassano del Grappa, Nicola Finco, che di fronte a cittadini e cittadine, associazioni,
rappresentanti civili, studentesse e studenti ha scelto l’assenza.
Non intendo indagare le ragioni personali di questa decisione, che solo il Sindaco potrà spiegare e di cui sono sicuro provvederà. Ma resta il fatto che la sua libertà personale non coincide con quella del suo ruolo istituzionale.
In giornate come questa la presenza del primo cittadino non è una scelta,
ma un dovere morale e civico: rappresentare la comunità intera e custodirne la memoria.
Per Bassano, il 26 settembre ha un valore particolare, accanto al 25 aprile, giornata simbolo della Liberazione nazionale. È il giorno in cui la nostra città ha visto 31 ragazzi, 31 persone, 31 vite spezzate e lasciate penzolare dagli alberi. Chi non c’era deve comunque ricordare. E il primo a farsi garante di questo ricordo deve essere, sempre, il Sindaco.
La memoria non è un rito formale, ma un presidio contro ogni revisionismo.
È un’eredità morale che va trasmessa soprattutto alle nuove generazioni, e che senza la presenza delle istituzioni rischia di sembrare più fragile.
Per questo, Direttore, credo che il Sindaco oggi abbia sbagliato. Confido che non vi fosse dolo in questa scelta, ma un errore resta tale. E se a sbagliare può essere chiunque, un Sindaco può permetterselo molto meno.
Cordialmente,
Un suo assiduo lettore
Diego Chemello
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