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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Il Lato Oscuro della Forza
Alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario alla Corte d’Appello di Venezia, tutti contrari all’istituzione del Tribunale della Pedemontana a Bassano
Pubblicato il 25-01-2025
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Guerre Ostellari: continua la saga delle Star Wars sui Tribunali di casa nostra, Vicenza e (ancora sulla carta) Bassano del Grappa.
I buoni auspici dei sostenitori del Tribunale della Pedemontana Veneta sono stati rinfocolati dal recente annuncio in Senato del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, in risposta a un’interrogazione del senatore Pierantonio Zanettin, circa la volontà del Governo di licenziare a stretto giro di posta uno schema di disegno di legge che prevede “una revisione della riforma della geografia giudiziaria del 2012” con la riapertura di alcune sedi di giustizia soppresse da quel provvedimento di tredici anni fa.
Una risposta generica che il suo collega e omologo sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari ha immediatamente rilanciato come “l’annuncio dell’istituzione del nuovo Tribunale di Bassano del Grappa”. Un mantra che Ostellari ha ribadito anche ieri in dichiarazioni alla stampa a margine della sua visita al carcere Due Palazzi di Padova, affermando che c’è “la volontà politica” di “continuare la strada che abbiamo intrapreso” per l’istituzione del Tribunale della Pedemontana. Tutto bene e tutto ok per Bassano, dunque, almeno all’apparenza. Ma…

Foto Alessandro Tich
Ma come per tutte le Guerre Ostellari che si rispettino, c’è anche quello che da parte degli Skywalker bassanesi potrebbe essere considerato il Lato Oscuro della Forza.
Il quale si è ampiamente manifestato questa mattina alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario svoltasi alla Corte d’Appello di Venezia, alla presenza - tra gli altri - del governatore Luca Zaia, del già citato sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, del vicepresidente del CSM Fabio Pinelli, del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, di deputati e senatori eletti in Veneto, dei rappresentanti della magistratura regionale e dei presidenti degli Ordini degli Avvocati delle sette Province venete.
Proprio a nome dei presidenti di tutti gli Ordini della Regione, e in accordo con gli stessi, è intervenuto il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Venezia Tommaso Bortoluzzi che ha puntato il dito sulla “giustizia tarda” e sui “nuovi Tribunali inutili senza personale”.
“L’abbiamo sentito dire mille volte: una giustizia che tarda non è giustizia - ha affermato il presidente Bortoluzzi -. Ma nonostante in molti luoghi di questo Paese l’Avvocatura abbia assunto importanti iniziative di denuncia di una tale situazione, nulla cambia, se non in peggio. Pare che chi sta nella stanza dei bottoni sia troppo spesso sconnesso dal mondo reale.”
“È recente la notizia della decisione governativa di dar corso alla istituzione del Tribunale della Pedemontana - ha proseguito -. Tale scelta è, ovviamente, nella facoltà del Governo. Tuttavia, se tutti i presidenti degli Ordini del Triveneto, l’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine, l’Associazione Nazionale Magistrati, il presidente della Corte d’Appello e il procuratore generale, i presidenti dei Tribunali di Padova, Vicenza e Treviso hanno chiaramente e ripetutamente manifestato la propria contrarietà a tale iniziativa, era forse opportuno ascoltare la voce di chi frequenta e regge i Tribunali ad oggi esistenti.”
Per Bortoluzzi parlare di nuove sedi non avrebbe senso quando “nel Veneto manca mediamente il 10/12% dei magistrati e circa il 30% del personale di cancelleria”.
“Perché - ha incalzato il presidente del Consiglio dell’Ordine di Venezia - io mi chiedo: dati per conosciuti i livelli di scopertura degli Uffici giudiziari veneti sia per quanto riguarda i magistrati, sia per quanto riguarda gli amministrativi, perché istituire un nuovo Tribunale Civile e Penale, una nuova Procura della Repubblica, un nuovo Ufficio GIP/GUP?”.
“O meglio: con quali magistrati e con quali amministrativi - ha aggiunto Bortoluzzi - funzioneranno tali nuovi Uffici giudiziari? Solo due sono le possibilità: o con nuovo personale o con una ridistribuzione del personale esistente. Ed allora, nella prima ipotesi: perché, con quel medesimo personale, non si provvede a coprire i posti vacanti? E nella seconda ipotesi: perché sottrarre personale a Uffici le cui piante organiche sono già non solo insufficienti, ma nemmeno del tutto coperte?”.
Queste, dunque, le essenziali domande lanciate all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario dal rappresentante del distretto del Veneto degli Ordini degli Avvocati.
Ma in merito alle risposte da fonte governativa e ministeriale, al momento non posso che citare Bob Dylan, ritornato agli onori della cronaca mondiale per il suo biopic al cinema:
“The answer, my friend, is blowin’ in the wind…”.
Anche il presidente della Corte d’Appello di Venezia Carlo Citterio, intervenendo per primo alla cerimonia, ha puntato il dito sul rapporto tra la cronica carenza di personale del sistema giudiziario veneto e l’inopportunità di aprire nuovi Tribunali.
“Se, nel nostro Veneto - ha dichiarato Citterio -, il Tribunale di Belluno ha una scopertura media prossima al 50% e la Corte del 41,4%, se la media distrettuale della scopertura del personale amministrativo a tempo indeterminato è del 37,4% e se la situazione solo si aggrava, prima di pensare ad aprire nuovi Uffici giudiziari (che sia il Tribunale della Pedemontana o la da qualcuno pure ipotizzata Sezione distaccata di Corte a Verona), perché la politica non agisce finalmente per mettere nelle condizioni di lavorare tutti gli Uffici giudiziari che già ci sono?”
“L’apertura di nuovi Uffici, nelle condizioni descritte, rischia di essere un’operazione solo nostalgica, slegata dalla realtà - ha proseguito -. In un’era di dematerializzazione degli atti, condivisi collegamenti da remoto e di riduzione dei casi di presenze fisiche indispensabili, la moltiplicazione degli Uffici, in luogo anzi del loro eventuale accorpamento (che certamente aumenta la specializzazione e permette miglior gestione condivisa del personale amministrativo, perciò solo riducendo i tempi e producendo miglior qualità), è solo certa occasione di frammentazione delle insufficienti risorse, aumento della burocrazia, farraginosità del procedere.”
Ed ecco l’ultimo fendente del presidente della Corte d’Appello di Venezia lanciato in direzione del Brenta:
“È significativo in proposito che l’Ufficio del Giudice di Pace di Bassano del Grappa ad oggi risulta avere quattro delle sei unità di personale amministrativo e, ancor più, uno solo dei sei giudici di pace previsti.”
Come ho scritto sopra, all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario a Venezia c’era anche il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari.
Ma non è stata una giornata facile per lui: chiamato a parlare a nome del Governo, durante il suo discorso quasi tutti i magistrati presenti si sono alzati e hanno abbandonato la sala, rientrando solo ad intervento di Ostellari finito, in adesione alla protesta dell’Associazione Nazionale Magistrati contro la riforma della magistratura dell’esecutivo Meloni che prevede la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri e un nuovo organismo di disciplina.
E in questa che è l’occasione annuale più solenne del sistema giudiziario del Veneto, del Tribunale della Pedemontana il sottosegretario alla Giustizia non ha fatto menzione.
Lo conferma a Bassanonet l’avv. Alessandro Moscatelli, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Vicenza avv. Alessandro Moscatelli, che era ovviamente presente alla cerimonia e il quale va anche oltre le considerazioni sull’odierna circostanza.
“Ho ascoltato via web la relazione del ministro della Giustizia alle Camere sullo stato della giustizia - afferma Moscatelli -, ho letto le 800 pagine sull’Amministrazione della giustizia redatte dal Ministero ed oggi ho ascoltato il sottosegretario. Non ho sentito mezza parola sul Tribunale della Pedemontana.”
“Abbiamo invece ascoltato - conclude il presidente dell’Ordine di Vicenza - cosa pensano di questa stravaganza gli avvocati ed i magistrati: tutti contrari.”
In questa saga infinita delle Guerre Ostellari, per i bassanesi la mobilitazione di tutto il resto del sistema giudiziario veneto contro il Tribunale della Pedemontana sarà anche il Lato Oscuro della Forza, però per essere oscuro parla chiaro.
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