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“Spendendo interi week-end e notti in bianco...” La passione è una bella gatta da pelare per alcuni, che, ostinati, puntando ad un obiettivo, sacrificano tempo su tempo. E' il caso di Luca Gazzola che Bassanonet è andato ad incontrare nella sua “tana” a Cassola, un laboratorio artigianale di chitarre e bassi elettrici. Il progetto 'LG guitars', di cui Luca è il padre, nasce nel 2005 da un semplice episodio che lo ha portato ad avere un chiodo fisso per una della tanta facce della musica, che però a volte sembra essere data per scontata, la costruzione di strumenti.
Specificatamente in cosa consiste il tuo lavoro? O hobby? Come possiamo chiamarlo?
Una chitarra "made by Lg"
“Quello che faccio consiste, per il momento, ancora una in via di mezzo tra un lavoro e un hobby. In sostanza mi occupo di creazione, riparazione, settaggio e costumizzazione (cioè la personalizzazione) di strumenti elettrici (anche di strumenti acustici, per quanto riguarda l'aggiustatura). Ho pure in ballo una linea di battipenna o in plexiglas trasparente e specchiato o in acciaio inox.”
Avere in casa un laboratorio come il tuo, piccolo ma ben fornito di attrezzi, e soprattutto che 'sforna' chitarre non è usuale. Quando e come è cominciato tutto questo?
“All'inizio avevo una forte passione per la musica, suonavo la chitarra in gruppo di amici poi, durante l'estate della quinta superiore ho sentito la necessità di modificare il mio strumento e lì è nato il mio interesse per la liuteria. Mi sono recato presso un liutaio e vedendo il suo laboratorio, le tavole di legno, lo strumento grezzo e quello che poi era il risultato finale ed avendo già delle conoscenze in materia di lavorazione del legno ed in verniciatura, ho deciso di cominciare a tentare di creare qualcosa. Mi sono documentato, comprandomi un bel po' di libri e spendendo interi week-end e notti in bianco provando e riprovando, scartando pezzi su pezzi. Alle fine sono riuscito a costruire la mia prima chitarra, una fender jag-stang (quella che usava Kurt Cobain), e ho iniziato a prestarla agli amici per farla provare e per far circolare il mio nome.”
Immagino che lavorando fossero gli unici tuoi momenti liberi, ci vuole tanta determinazione. A cosa stai mirando in questo momento?
“Punto ad arrivare il più in alto possibile, a portare avanti questa cosa che ora è solo una via di mezzo tra un lavoro ed una passione...ma anche a darmi una “regolata”, ho sacrificato molto tempo. Ora procedo mirando alla qualità e non alla quantità. Magari poche chitarre in un anno ma fatte con la maggior accuratezza possibile.”
Come ti stai muovendo per diffondere 'LG Guitars' e a chi hai prestato i tuoi “servigi” finora?
“Quando ho iniziato, nel 2005, non c'era ancora il boom dei social network, ero pressoché sconosciuto. Un po' alla volta tramite gli amici, come ti dicevo prima, ho diffuso il mio nome. Poi c'è stato il myspace, la pagina Facebook e adesso ho un sito in allestimento. Tra passaparola e web ho collaborato con diverse band locali e studi di registrazioni. Ti faccio qualche nome: Cristoplastica, Ellenoir, E.Drunks, Your Shine, Phinx, Lost, Rita Pawone era nelle B.R., Gemini Feist, Last century of love, Pianozero e Hotfarm records.”
Ti faccio un ultima domanda. Dove sta la differenza? Cioè... perché venire da te piuttosto che in un normale negozio di musica?
“Se vai a comprare una fender in un negozio hai uno strumento di serie mentre una chitarra di quelle che costruisco io, quindi di liuteria, è fatta su misura. E' come andare a farsi ritagliare un abito da un sarto piuttosto di acquistarlo in una boutique.”
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