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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Il triunvirato
Seeber, Colella e Nicolin stanno dando forma alla parte tecnica del Bassano. Il dg trova l’accordo con Laurenti per il rinnovo, il mister sta valorizzando tutti giovani compresi, il dirigente rifornisce la prima squadra con un vivaio da applausi
Pubblicato il 19-02-2018
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La premiata ditta si è formata quasi casualmente ai piedi del Grappa e deve trovare il modo di cementarsi sempre di più perché il lavoro dell’uno valorizza quello dell’altro e viceversa. Solo Petrone prima di Colella aveva valorizzato così tanti giocatori scelti da Werner Seeber. Nessuno come Colella aveva valorizzato praticamente tutta la rosa del Soccer Team. Il merito è doppio considerando che quasi metà dei giocatori meno reclamizzati provengono dal vivaio ben gestito da Michele Nicolin che a questo punto è il terzo componente del triunvirato bassanese. Il presidente Stefano Rosso e il cda del sodalizio di via Piave faranno bene a prendere appunti e di sicuro lo stanno facendo. La ciliegina sulla torta arriva lunedì: Gianluca Laurenti ha sottoscritto il rinnovo contrattuale. Laurenti deve quasi tutto al BV per averlo ripescato dalla serie D e averlo fatto diventare uno dei centrocampisti più completi in serie C. D’altra parte il Bassano deve riconoscere il peso specifico del classe ’90 all’interno della squadra. Il rapporto era però messo a repentaglio dalla scadenza del contratto di Laurenti a giugno e dalle sirene che cercavano di attrarlo in altre piazze ambiziose. Si tratta di un grandissimo colpo che arriva, guarda la coincidenza, proprio con il rientro almeno in panchina del talentuoso centrocampista. Le priorità sull’agende del direttore generale sono due: in primis il capitano (che mondo sarebbe senza Bizzotto), subito dopo il vice Minesso.
L’uomo della provvidenza. Nel momento di massimo bisogno, quando la battaglia ha raggiunto l’apice dell’asprezza e la prima linea era in difficoltà è arrivata la cavalleria. Uno dei grandi successi da appuntare al petto di Giovanni Colella (domenica sera ospite nel salotto di Sportitalia) è l’essere riuscito a spremere il massimo dai giovani apprendisti che allena. Energia verde con le radici ben radicate a Bassano del Grappa. Dire che i tifosi del Soccer Team ne vadano fieri è dire poco: “La cosa che più mi rende orgoglioso è il vedere come i ragazzi più giovani abbiano dimostrato il loro valore – ribadisce il mister-. Ed il merito è tutto loro. Qualcuno si sorprende, forse non ero creduto quando dicevo che io non posso lagnarmi degli assenti perché ho la massima fiducia nei presenti. Se noi non crediamo in questi ventenni, se non lo fa per primo il mister, chi deve farlo? La soddisfazione più grande che potevo togliermi, che potevamo toglierci, era proprio di vedere protagonisti ragazzi come Tronco, Bonetto, Bortot, Zonta, ecc. Io ho dato loro fiducia ma il merito è tutto loro. In giro per l’Italia si parla tanto dei giovani, il Bassano non parla ma li fa giocare. Diop? Lui non è un ragazzo alle prime esperienze, ha semplicemente deciso di dare una sterzata alla sua stagione, ha scelto cosa fare da grande. Cosa gli ho detto? Io dico tante cose, anche un sacco di cavolate. Io posso dire le più belle parole del mondo, posso allenare i movimenti più difficili ma se loro non credevano in loro stessi non saremmo andati da nessuna parte. No, non mi prendo meriti che non ho, hanno fatto tutto loro”.
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