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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Politica

Ooh, Isacc!

Interrogazione della consigliera regionale PD Chiara Luisetto sul caso Isacc. “Scivolamento verso il privato e posti letto decimati, crisi determinata dallo scaricabarile di responsabilità”. E il PD cittadino…

Pubblicato il 29-06-2023
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“Ooh, Isacc!”. È il nuovo grido di incitamento per issare le vele delle barche che entrano in laguna.
A lanciarlo è Chiara Luisetto, subentrata da appena due settimane in consiglio regionale a Venezia al neo eletto sindaco di Vicenza Giacomo Possamai.
La consigliera regionale del Partito Democratico e già sindaco di Nove fa infatti uscire dal cappello a cilindro per la sua prima uscita pubblica a mezzo stampa la questione della Casa di Riposo di Bassano del Grappa.

Chiara Luisetto col presidente Roberto Ciambetti al suo insediamento in consiglio regionale

“Luisetto (PD): “Centro servizi per anziani Isacc di Bassano: scivolamento verso il privato e posti letto decimati - è il titolo di un comunicato stampa trasmesso dall’ufficio stampa di Palazzo Ferro Fini -. La crisi dell’istituto, per anni punto di riferimento, determinata dallo scaricabarile di responsabilità.”
Un intervento che prende Chiaramente spunto da quanto emerso dalla conferenza stampa di venerdì scorso delle minoranze consiliari bassanesi di centrosinistra in merito alle “interconnessioni” tra la futura dismissione della sede Isacc di Villa Serena, la costruzione di una nuova ala per 120 posti letto nella sede Pazzaglia-Basso-Sturm in via Ca’ Rezzonico e le non ancora Chiaramente definite “nuove ipotesi progettuali” per il Piano Mar, che comprenderebbero la costruzione di una residenza sanitaria assistenziale per anziani totalmente privata.
“Per l'intero territorio bassanese sarebbe un colpo durissimo sul fronte dell'assistenza pubblica agli anziani”, dichiara la Luisetto “in relazione alla svolta illustrata dalla sindaca di Bassano, Elena Pavan, con il trasferimento del Centro servizi per anziani Isacc da Villa Serena al complesso di Ca’ Rezzonico”.
Prosegue la consigliera Dem: “Il progetto, annunciato dall'amministrazione comunale e dal CdA di ISACC, di una nuova sede a gestione privata e con un numero di posti letto che diminuiranno in modo importante passando da 287 a 170, non ci troverà a fare da spettatori passivi e impone un intervento anche da parte della Giunta regionale, alla quale intendo mettere sul tavolo questa emergenza.”
In realtà i posti dell’ampliamento di vicolo Ca’ Rezzonico sono 120 e circa 170 è la differenza tra i posti letto che vi saranno ricavati rispetto agli attuali 287 in dotazione a Villa Serena, ma ci siamo capiti.
“Ricordo che a partire dallo scorso anno il Partito Democratico era presente con una richiesta di accesso agli atti dove la Regione non ha dato seguito - aggiunge Luisetto -. Proprio per questo presenterò una interrogazione. Si tratta di un'operazione di privatizzazione vera e propria, visto che la proprietà dell'area non è comunale.”
È vero: mentre Villa Serena insiste su un’area di proprietà del Comune, il complesso di Ca’ Rezzonico è eretto su un’area di proprietà di Isacc.
“Una deriva che nasce dai problemi di gestione della struttura originaria che fino a pochi anni fa era meta di richieste in surplus e che nel tempo ha perso utenza in modo crescente”, sottolinea l’esponente “nostrana” del PD veneto.
“Tant'è vero - continua - che già lo scorso anno il Partito Democratico, in particolare la consigliera regionale Francesca Zottis, presentò una richiesta di accesso agli atti relativamente al numero di ospiti deceduti e al continuo turn over del personale della Casa di Riposo, a seguito di segnalazioni preoccupanti su ospiti e personale che avevo raccolto dal territorio. Ma dalla Regione non è arrivata alcuna risposta.”
“A maggior ragione vogliamo capire cosa sta accadendo - incalza la consigliera regionale di opposizione -. Attraverso una interrogazione esigiamo di ricevere chiarimenti in tempi certi. La soluzione a questa crisi non può essere lo smantellamento, semmai una seria politica di rilancio di Isacc e del ruolo pubblico di assistenza che storicamente ha ricoperto.”
“Questa vicenda è di portata enorme perché mette in gioco i bisogni di un'area vasta, non solo cittadina - conclude Luisetto -. Accanto alla giusta azione che stanno portando avanti le opposizioni a Bassano e il Partito Democratico locale, richiama l'istituzione regionale ad intervenire.”

Il riferimento al Partito Democratico locale non è casuale perché a gridare “Ooh, Isacc!”, anche se a una sessantina di chilometri di distanza dalla laguna, è anche il Circolo di Bassano del Grappa del PD.
“Case di riposo a Bassano: amministrazione Pavan, mano libera ai privati” è infatti l’intestazione di un comunicato trasmesso in redazione dai dem cittadini.
“Le case di riposo bassanesi decidono di perdere 170 posti e una società privata costruisce una nuova casa di riposo in città - dichiara il segretario Dem di Bassano Luigi Tasca -. Per credere che sia una coincidenza bisogna tapparsi occhi e orecchie”
“Isacc è sempre stato un istituto capace di fornire assistenza a centinaia di persone. Fino a quattro anni fa i posti letto erano tutti occupati e c’era una lista d’attesa lunghissima - prosegue -. Ora solo un terzo dei posti letto è occupato, il consiglio di amministrazione nominato dalla giunta Pavan scarica le colpe sui dipendenti, la sindaca Pavan sfiducia il suo consiglio di amministrazione e dopo aver aspettato la fine della tempesta mediatica tornano tutti (insieme?) ad annunciare progetti.”
Il comunicato del PD cita le parole del senatore e già presidente dell’Istituto Cima Colbacchini Pietro Fabris in uno dei suoi ultimi interventi pubblici: “Le case di riposo non possono essere considerate come un’azienda e gli anziani non sono numeri”. “Come Partito Democratico di Bassano facciamo nostre le parole del sindaco e senatore Fabris, che le case di riposo di Bassano le ha guidate con la coscienza, che se sanità e sociale diventano privati non svolgono più un servizio universale e aperto a tutti, ma particolare, destinato solamente a chi ha i soldi per permetterselo”, conclude Tasca.
“La cosa che un po’ ci rasserena è che l’amministrazione Pavan è da sempre bravissima a convocare conferenze stampa annunciando progetti faraonici, senza poi riuscire a battere un chiodo - interviene Domenico Riccio, responsabile comunicazione Dem -. E nemmeno in questo caso l’inizio di questa faccenda sembra avere i crismi di un processo amministrativo normale: al mattino sindaca e assessori presentano un progetto alla stampa, lo stesso progetto sarebbe dovuto passare per il vaglio della commissione consiliare competente al pomeriggio, ma la cosa non si è verificata per una repentina variazione dell’ordine del giorno a causa di, e citiamo l’assessore Zonta, “Non abbiamo numeri certi da presentare”.”
“Questo è solo l’ultimo esempio dell’incapacità di questa amministrazione di risolvere i problemi della città. L’unica soluzione che hanno è di affidare tutto ai privati - conclude Riccio -. Dovevano rivoluzionare la città, ma alla fine non sanno cosa fare. Hanno chiuso la scuola Mazzini e dopo quattro anni ancora non ci sono notizie, il Polo Santa Chiara in mano ai privati con costi esorbitanti per le prossime generazioni di bassanesi, il Teatro Astra cade a pezzi ed è ancora tutto fermo. Ed ora toglieranno 170 posti alle case di riposo comunali per regalarli ai privati. Per dirla come diceva Elena Pavan: #sicambia”.”
Ooh, Isacc! È consigliabile issare per bene le vele, perché c’è maretta.

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