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Caffè Italia Nostra
Ampliamento Caffè Italia: l'associazione Italia Nostra richiede alla Soprintendenza “attenzione e sorveglianza”. “Intervento inappropriato alla dignità e bellezza delle mura trecentesche di Bassano ed eccessivamente impattante”
Pubblicato il 02-11-2020
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Un Caffè troppo caro ed esteticamente indigesto. Sono due i distinti filoni sui quali in questi giorni si sta rinfocolando la discussione in merito al progetto dei lavori di ampliamento del Caffè Italia, voluto dall'amministrazione del Comune di Bassano - che è proprietario dei muri del locale - per “adeguarlo” alle necessità di chi in futuro avrà il coraggio di prenderne in mano la gestione. Il primo filone riguarda il costo dell'intervento previsto, improvvisamente raddoppiato rispetto alla spesa originariamente preventivata.
In principio era la già notevole somma complessiva di 220mila euro, comprendente 160mila euro per lavori e 30mila euro per spese tecniche. Adesso invece, con la delibera di aggiornamento del quadro economico dello scorso 13 ottobre, gli euro a disposizione per l'ampliamento del Caffè Italia sono diventati 440mila, di cui 295mila per lavori e 72mila per spese tecniche. “La moltiplicazione dei pani e degli euro”, come l'ha definita il gruppo di opposizione Bassano Passione Comune in un video di segnalazione-denuncia che ha fatto il giro dei telefonini della città e non solo.
Il progetto di “estensione” dello storico locale, affidato dall'amministrazione comunale allo studio Zanata Group di Bassano (di cui, al di là dell'indiscutibile curriculum dello stimato studio di progettazione, qualcuno fa notare il rapporto di stretta parentela con l'assessore comunale al Sociale Mavì Zanata), prevedeva in origine il solo “allargamento” del Caffè Italia sul lato nord, quello che si affaccia su viale dei Martiri e sul panorama delle montagne. Vale a dire una “veranda fissa a vetrata” in grado di aumentare lo spazio per i tavolini “interni” del pubblico esercizio, penalizzato dal ristretto spazio attualmente a disposizione in particolare nella stagione invernale. Si aggiungono adesso - e da qui il raddoppio dei costi - anche i lavori per la realizzazione di nuovi servizi igienici, da ricavare alla base della struttura medievale della Torre delle Grazie. In altre parole, la toilette delle Grazie.
Nel riquadro rosso l'area del Caffè Italia interessata dall'ampliamento (foto: Italia Nostra - sezione di Bassano del Grappa)
Ma non è tutto. Alla discussione sui costi dell'intervento, al centro del dibattito della politica, si aggiunge adesso anche una critica presa di posizione sull'opportunità dell'ampliamento dal punto di vista architettonico, storico e paesaggistico. A uscire allo scoperto sulla questione è infatti la sezione di Bassano del Grappa dell'associazione Italia Nostra, con una lettera trasmessa via Pec alla Soprindentenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza e nella fattispecie al soprintendente dott. Vincenzo Tinè, a firma del presidente di Italia Nostra Bassano prof. Adalgiso Bonin e del presidente di Italia Nostra Regione Veneto arch. Carmine Abate.
Nella missiva, Italia Nostra lancia un appello alla Soprintendenza affinché dedichi “una attenzione particolare e una alta e puntuale sorveglianza” su un intervento che l'associazione “reputa inappropriato alla dignità e bellezza delle mura trecentesche di Bassano ed eccessivamente impattante per i volumi e per l'uso e la collocazione dei materiali”, allegando alla comunicazione alcune foto sul sito interessato dall'ampliamento, una breve nota sulla storia del locale (ex loggia panoramica cinquecentesca poi trasformata in bottega da caffè nell' 800, decantata nelle sue “Lettres d’un vojageur” da George Sand)) e ulteriore documentazione sul progetto in questione.
“In data 15 ottobre - inizia la lettera di Italia Nostra - l’Amministrazione del Comune di Bassano del Grappa ha pubblicato ed ha rilasciato dichiarazioni ad una televisione locale in tal senso: Sarà pronto entro fine anno il progetto esecutivo per l'ampliamento dello storico "Caffè Italia". Lavori al via nel 2021. Il luogo è uno di quelli più conosciuti in città e nel mondo attraverso le cartoline che sono viaggiate per quasi 100 anni!”.
“Dalle immagini che stanno circolando in queste ore (ma non credo alle trasparenze del rendering che rendono il progetto quasi evanescente) appare evidente la scelta adottata in evidente contrasto con la torre antica e la rispettiva Porta alle Grazie - prosegue il testo -. Un intervento che la Sezione di Italia Nostra di Bassano, sostenuta da diversi cittadini bassanesi, reputa inappropriato alla dignità e bellezza delle mura trecentesche di Bassano ed eccessivamente impattante per i volumi e per l’uso e la collocazione dei materiali, come si evince dalla documentazione allegata.” “Ci auguriamo - aggiunge la comunicazione alla Soprintendenza - che il MIBAC eserciti il controllo diretto sulla progettazione e sull’esecuzione di questo progetto, proprio in considerazione del valore del bene oggetto di intervento, procedendo ove necessario a revisione del progetto prima dell’estensione del parere precisando e aggiornando in modo puntuale gli obblighi di progettazione ed esecuzione per la tutela stessa del bene.”
“Poniamo a Lei sig. Soprintendente - incalzano Bonin e Abate - la domanda se è cogente sul luogo il Decreto del Ministero della Pubblica Istruzione del 1927, e cioè se questa come altre zone e vie di Bassano (come prescrive il documento) “non potranno esservi eseguite nuove costruzioni, baraccamenti o altro” c'è anche la “Zona IV della via XX Settembre” (oggi viale dei Martiri) comprendente “lo spalto e il prato S. Caterina”? Che fine farà (la parte verde è già stata distrutta qualche anno fa con la realizzazione della rotonda stradale!!!) il rinomato “Belvedere George Sand”?”. Ed ancora: “Esistono vincoli paesaggistici ed architettonici in quale luogo, sulle mura sulla torre e la Porta delle Grazie restaurate da poco tempo? La struttura sarà temporanea o definitiva?”.
Italia Nostra Bassano e Italia Nostra Veneto chiedono quindi alle autorità competenti “quale è il valore di un così unico punto panoramico”. Con una richiesta diretta: “Si chiede pertanto a Lei soprintendente dott. Vincenzo Tinè e agli uffici preposti della Soprintendenza una attenzione particolare al luogo sopra descritto ed una alta e puntuale sorveglianza su qualsiasi opera si stia progettando in queste ore o che verrà in seguito posta in essere.” “Si chiede altresì - continua la lettera - di ricevere delucidazioni in merito alle dichiarazioni fatte dall’Amministrazione del Comune di Bassano del Grappa in merito al già emesso parere della Soprintendenza.” “Si chiede infine - conclude l'associazione - un incontro per accogliere le nostre segnalazioni in un colloquio propositivo e di approfondimento sulle questioni aperte a Bassano e sul territorio circostante.”
Sul Caffè Italia Nostra per il momento è tutto, a voi la linea.
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