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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
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Senza la forza si vince con prudenza
Non è più tempo di balli in maschera e del miglior attacco del campionato. Checché se ne dica le cessioni hanno influito zero, non sono né partiti né arrivati fuoriclasse. Adesso tocca a Bertotto cambiare l’inerzia
Pubblicato il 08-03-2017
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Attenzione prego, c’è un problema. Ora come ora il Bassano ha ancora nella testa la forza d'urto che possedeva fino a novembre e affronta le partite di conseguenza, cercando di «dominare» la contesa. Il fatto è che gli infortuni hanno tolto di mezzo giocatori fondamentali, in primis Proietti; che lo stato di forma di alcuni elementi cardine o che potrebbero esserlo o diventarlo è in evidente calo, Minesso, Formiconi, Crialese, Zibert, Laurenti i casi più eclatanti; che il morale della truppa è in piena riserva. Come vedete continuare a puntare il dito contro il mercato di gennaio, o meglio sostenere che la situazione attuale è figlia delle scelte compiute/subite nella campagna trasferimenti, è più un capro espiatorio che altro. A parte Falzerano che comunque in questa situazione non avrebbe fatto cambiare granché le cose, pesano molto di più le assenze di Proietti e pure di Bianchi per un discorso di caratteristiche, gli altri partiti non avrebbero spostato di una virgola la classifica attuale. Se poi si contesta che non sia avvenuto un netto, inequivocabile, rinforzamento della rosa stile Parma è un altro discorso. Siamo però sicuri che sarebbe stato l’anno giusto per farlo? Qui ognuno ha le sue legittime opinioni.
Cosa fare. Il combinato disposto di quanto scritto sopra suggerirebbe prudenza. Uno ciclsta scalatore non può portare ripetuti attacchi quando la strada s'impenna se la sua condizione è limitata. Molto meglio è giocare «in difesa», sempre parafrasando un tappone dolomitico. Ecco che nel momento clou, quando la squadra era al top, D'Angelo poteva permettersi l'azzardo di schierare insieme due terzini iperoffensivi, un regista non proprio incontrista scortato da due mezzali rubate al reparto d’attacco (Laurenti, Falzerano) oltre a un trequartista e due punte vere. L’azzardo ha pagato con uno dei più bei modi di stare in campo del Soccer Team di sempre, caterve di reti segnate e primato in classifica. Poi il mondo è cambiato e la marea di gol subiti è lì ad urlarlo ai quattro venti ancor prima della mancanza di risultati. Il primo step per ripartire, prima di compromettere definitivamente la stagione, è pensare prima a non prendere legnate sui denti, non c’è la forza morale per rialzarsi col Mantova è parso evidente, e solo successivamente pensare a far gol. Non si scandalizzerebbe nessuno vedere il Bassano cercare di ricostruirsi speculando un po’ di più, specie ora che all’orizzonte si profilano tre partite dall’alto coefficiente di difficoltà: trasferta a San Benedetto del Tronto, derby casalingo con il Venezia capolista e di nuovo fuori all’Euganeo contro il Padova. Prima di tutto l’atteggiamento, poi le scelte tattiche. Una soluzione per ridare solidità, sarebbe meglio parlare di equilibrio vista la sproporzione nella differenza reti dalla Maceratese in avanti, potrebbe essere il ricorso alla difesa a tre con Trainotti, Pasini e Bizzotto. Senza dimenticare Soprano che darebbe una grossa mano nel gioco aereo. Mantenendo i quattro dietro ecco che uno tra Bizzotto e Trainotti saprebbe rivestire il ruolo di terzino. Nel frattempo occorre recuperare il miglior Zibert e sperare nel pronto rientro di Proietti e Bianchi questo è fuori discussione.

Minesso e Laurenti, due top player giallorossi con le batterie scariche (foto Claudia Casarotto)
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