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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
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Chiarezza Rosso
Il pres ricostruisce pubblicamente gli ultimi avvenimenti, a partire dalla cessione di Falzerano. Le ambizioni rimangono alte ma nei paletti della progettualità. In cantiere ci sono diversi progetti tra cui lo stadio
Pubblicato il 02-02-2017
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Tante voci, un po’ di malumore e qualche conclusione affrettata hanno contraddistinto la valutazione del mercato invernale condotto dal Bassano Virtus. Il presidente Stefano Rosso, a bocce ferme, ha voluto incontrare la stampa per fare il punto della situazione e per rivolgersi direttamente al popolo giallorosso, in parte scosso dalla cessione ad una concorrente diretta di uno dei pezzi pregiati della rosa qual’era Falzerano: «Nella nostra pianificazione, fino a dicembre inoltrato, non erano preventivate grosse modifiche ad un gruppo che stava regalando grosse soddisfazioni. Dopodiché sono subentrate alcune situazioni tra scarso rendimento, comportamenti non in linea e la volontà di qualcuno di forzare la mano per andare via. Le decisioni non sono dunque scaturite da un preciso disegno societario ma dettate dalle necessità che sono venute a determinarsi».
Il caso più eclatante «Falzerano è un giocatore che volevamo confermare, gli abbiamo offerto il rinnovo fin dall’estate ma lui ha sempre rifiutato sostenendo di volere a tutti i costi giocare in serie B. Ad un certo punto si è fiondata a gamba tesa sul giocatore un’altra società (il Venezia ndr). Abbiamo anche cercato e trovato una soluzione con squadre di serie B disposte a prenderlo ma lasciarcelo in prestito fino a giugno. Al che lui si è comportato piuttosto male spingendosi a dirci di preferire boicottare la squadra e togliendo la suo disponibilità ad impegnarsi, dandone prova anche in allenamento tanto da far spazientire anche il mister e i compagni. Confesso che abbiamo avuto la tentazione di tenerlo e mandarlo in tribuna fino a giugno. Poi ha prevalso il buon senso e l’abbiamo ceduto alle nostre condizioni. Noi siamo convinti che gli uomini e i valori facciano la differenza pertanto la conclusione positiva del trasferimento in fin dei conti ha soddisfatto lui ma noi anche di più. Queste precisazioni sono da parte nostra doverose per ristabilire la verità delle cose che mi pare in alcuni casi essere stata travisata».

In primo piano Werner Seeber e Stefano Rosso
Ripartenza Rosso torna per un attimo alle decisioni che hanno scosso squadra e ambiente dopo la batosta di Gubbio: «Sono per primo consapevole che i provvedimenti assunti hanno fatto scalpore. Soprattutto mi duole quanto ha dovuto subire Nicola Bizzotto, in un certo senso sacrificato per la causa comune in un momento in cui c’era la necessità di una scossa e per questo gli manifesto nuovamente pubblicamente la mia enorme stima nei suoi confronti. Normalmente le società in quei casi esonerano l’allenatore ma anche per D’Angelo, gran signore, si sarebbe trattato di un provvedimento ingiusto oltre che irrimediabile. Non sappiamo se le decisioni forti siano state efficaci però posso garantirvi che la squadra si è rimessa in marcia e si è ricreato quella grande unione di intenti che ci ha fatto ottenere i migliori risultati di questa società.»
Progetti futuri «Da tifoso sarei fiducioso, anche per il proseguo del campionato. Il nostro è un modello di società ambiziosa ma anche seria. Vogliamo assolutamente la serie B ma con sostenibilità quindi con progetti di medio-lungo termine. Negli ultimi anni numerose società gloriose, come per esempio Venezia e Padova, sono fallite e ripartite diverse volte Ci proveremo con tutte le nostre forze anche quest’anno, la squadra gioca bene, si è ricompattata e il campionato è assolutamente imprevedibile. Poi sappiamo benissimo che vince una squadra su venti e che spesso nemmeno spendendo tre/quattrocento mila euro a gennaio si ha la garanzia di fare il salto di categoria (il caso dell’Alessandria con Iocolano la scorsa stagione è emblematico ndr). Un altro aspetto che a volte viene sottovalutato è la prontezza complessiva della piazza giallorossa a fare il grande salto. Stadio, tifoseria, centro sportivo: sono le principali questioni che devono esser implementate e a cui una società seria deve pensare e destinare risorse. Come vedete non è solo una questione di calciomercato».
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