Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 29-10-2016
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VENEZIA-BASSANO 1-1
FC Venezia (4-4-2): Facchin 6,5; Baldanzeddu 6 (25’ st Ferrari 6,5), Domizzi 6,5 (1’ st Cernuto 6), Modolo 6,6, Garofalo 6,5; Bentivoglio 7,Pederzoli 7, Fabris 6,5; Tortori 6 (42’ st Edera sv), Geijo 7, Marsura 6,5.
Pasinni, Bizzotto e Proietti: quando il Venezia attacca loro sono i primi baluardi
A disp. Sambo, Luciani, Malomo, Soligo, Pellicanò, Stulac, Acquadro, Vicario. All. Inzaghi.
Bassano Virtus (4-3-1-2): Bastianoni 6,5; Formiconi 6,5, Pasini 7, Bizzotto 7, Crialese 6,5; Falzerano 7, Proietti 7, Bianchi 7 (31’ st Cenetti 6); Minesso 6,5 (26’ st Rantier 6); Fabbro 6,5, Grandolfo 6 (8’ st Maistrello 6,5).
A disp. Rossi, Soprano, Bortot, Laurenti, Lancini, Cavagna, Candido. All. D’Angelo
ARBITRO: Paolini di Ascoli
RETI: 20’ pt Pederzoli (BV), 10’ st Pasini (BV)
NOTE: -
SPETTATORI: 4300
AMMONITI: Marsura, Pasini, Protietti, Bentivoglio, Modolo, Bianchi, Fabbro, Facchin
ESPULSI:
ANGOLI: 10-6
RECUPERO: pt 1’; st 5’
Venezia. Se i tifosi seguono il calcio è perché regala emozioni. Beh, i bassanesi scesi nel capoluogo veneto non possono che tornarsene a casa con il sorriso stampato sul volto. BV e Venezia non si risparmiano di certo, entrambi i tecnici cercano fino alla fine di vincere la partita, anche con i cambi molto più offensivi che difensivi, il clima è da categoria superiore, il panorama veneziano bello da mozzare il fiato. Alla fine le rispettive difese prevalgono sugli attacchi tanto è vero che servono due palle inattive a decidere questo atteso e vibrante derby. I giallorossi caricano volentieri un punto che fa buon sangue nell’imbarcazione che li riporta sulla terraferma. Un pareggio del genere in trasferta è un altro tassello nella crescita del gruppo allenato da D’Angelo.
La partita. Non è stato semplice per i giallorossi portare a casa un buon risultato. D’altronde se i padroni di casa hanno un budget stratosferico e sono riusciti a mettere sotto contratto un allenatore e diversi giocatori reduci dalla serie A qualcosa di speciale il team di Tacopina deve avercelo per forza. Inoltre le parole di Renzo Rosso, che in settimana ha parlato di un confronto tra la forza dei soldi e la forza delle idee e della gioventù, non sono piaciute per niente in seno alla squadra lagunare. La conseguenza è un approccio alla gara estremamente aggressivo da parte dei padroni del Penzo ed è sufficiente una decisione di gara non condivisa (Fabbro non viene ammonito a seguito di un tocco volontario con il braccio ma la regola è cambiata) a far saltare i nervi a Domizzi e compagni. La carica agonistica della formazione di Inzaghi si respira a pieni polmoni. Il BV deve sudare le proverbiali sette camicie per non farsi sopraffare, in fase difensiva sono richiesti cuore e straordinari che non bastano comunque per evitare a Fabris di sfiorare il palo a Bastianoni battuto. D’altra parte, però, c’è spazio per fuggire in contropiede. L’orchestratore principe è e dovrebbe essere Minesso ma l’attuale capocannoniere della squadra s’incarta un paio di volte sul più bello. Il Mine si riscatta però nella ripresa con un lavoro da tappabuchi in raddoppio egregio. Al 20’ Pederzoli porta in vantaggio i suoi direttamente su calcio di punizione, si apre la barriera e Bastianoni perde l’attimo. Non ci piace fare i moviolisti della domenica sera ma il fallo da cui nasce la punizione non esiste al mondo. Vabbé, i giallorossi si riorganizzano e in chiusura di tempo per due volte, Bianchi - autore finalmente di una gara estremamente convincente - e Falzerano, sfiorano il pareggio. Chiuso un primo tempo di marca inzaghiana, la ripresa si apre con un Bassano molto più pimpante e con il baricentro particolarmente alto. Entra Maistrello per Grandolfo e dal successivo corner ecco il bingo. La difesa libera sui piedi di Falzerano che esplode il destro, palo e tap in non così facile da parte di Pasini. 1 a 1 e palla al centro. La gara a questo punto invece di deflagrare, implode. Nel senso che il Venezia prova a vincere mentre il Soccer Team, nonostante anche l’ingresso di Rantier per Minesso, non vuole dare campo agli avversari. Bastianoni è chiamato in causa almeno tre volte, Ferrari colpisce un palo interno da posizione molto favorevole e Bizzotto salva quasi sulla linea. I nervi saltano diverse volte, in casa giallorossa per delle ammonizioni non condivise ma soprattutto quando l’arbitro ferma il gioco per un duro fallo su Maistrello nonostante Fabbro si stesse involando verso la porta di Facchin. Alla fine i giallorossi gioiscono mentre il Venezia la vive come l’occasione della vita sprecata.