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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
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Notte magica! Il BV cala il poker
Grazie ad un secondo tempo straripante il Bassano asfalta un Mantova ridotto in dieci dal 25’ del pt. Notevole forza d’urto del collettivo, strabilianti Fabbro e Laurenti. Giallorossi al comando della graduatoria
Pubblicato il 15-10-2016
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MANTOVA - BASSANO 1-4
AC Mantova (3-4-3): Bonato 6,5; Carini 6 (24’ st Tripoli 6), Siniscalchi 6, Cristini 5,5; Bandini 6, Salifu 6 (25’ st Di Santantonio 6), Raggio Garibaldi 6, Regoli 5; Zammarini 7, Marchi 6, Caridi 7 (41’ st Ruopolo);

Grande soddisfazione per gli autori dei gol: doppietta di Laurenti, gol di Falzerano e Fabbro (immagine Sportube)
A disp. Maniero, Errera, Romeo, Sklnik, Menini, Sene Pape, Gargiulo. All. Prina.
Bassano Virtus (4-3-1-2): Bastianoni 6; Formiconi 6, Barison 6,5, Bizzotto 6, Crialese 6; Falzerano 7, Proietti 7, Laurenti 7,5 (25’ st Cenetti 6); Minesso 6 (35’ st Rantier 6); Fabbro 7,5, Grandolfo 6 (41’ st Maistrello sv).
A disp. Piras, Pasini, Candido, Tronco, Soprano, Bortot, Lancini, Bianchi, Cavagna. All. D’Angelo
ARBITRO: Baroni di Firenze
RETI: 39’ pt Zammarini (M), 4’ st Laurenti (BV), 15’ st Falzerano (BV), 23’ st Laurenti (BV), 46’ st Fabbro (BV)
NOTE: -
SPETTATORI: 1500 – curva mantovana entrata in campo dal 1’ del secondo tempo per protesta
AMMONITI: Fabbro, Caridi, Raggio Garibaldi, Marchi
ESPULSI: Regoli
ANGOLI: 4-10
RECUPERO: pt 0’; st 4’
Mantova. Due partite in una per i giallorossi di D’Angelo, roba da far impallidire «Lo strano caso del dr Jekyll e mr Hyde», roba da lettino del psicoanalista. Un primo tempo simil rodaggio, simil Lumezzane, non troppo diverso da un’amichevole. Poi lo schiaffo del gol e una ripresa da squadra inarrestabile, incontenibile, sprezzante del rischio. Il Mantova paga dazio alla forza d’urto di un Soccer Team che quando spinge così è incontenibile. Non crediamo, infatti, che la vittoria che proietta la formazione di Bassano del Grappa in vetta alla classifica sia figlia di una superiorità numerica che arriva piuttosto presto, al 25’ del primo tempo, trattenuta di Regoli su Fabbro lanciato verso l’area. No, perché se i giallorossi avessero continuato a giocare ai ritmi della prima frazione il Mantova starebbe comodamente festeggiando i tre punti. La realtà è che il Bassano rientra in campo con una testa completamente trasformata. E con essa gambe e convinzione raddoppiano d’efficacia. Un pizzico di fortuna c’è nella circostanza di un pareggio arrivato prestissimo e sugli sviluppi di una palla inattiva. Non c’è la controprova ma con l’atteggiamento messo in campo dal 46’ in avanti per il Mantova non ci sarebbe scampo in ogni caso. Tirando le somme rimane un altro test superato a voti alti; un’altra iniezione di fiducia che favorisce la crescita tanto invocata, attesa e sperata nelle prime settimane di questa nuova stagione; un Fabbro semplicemente eccezionale che sta esplodendo anche grazie ad un lavoro che lo sta rendendo un attaccante molto più completo del cecchino dell’area piccola che era quando Seeber è andato a Milano a prenderlo. Da rivedere il primo tempo sottoritmo.
Le scelte. La lettura delle formazioni ufficiali svela subito che quella di D’Angelo alla vigilia era 100% pretattica perché in effetti solo un pazzo avrebbe cambiato la formazione titolare della partita più bella disputata dal Bassano in questa stagione. Centrocampo a rombo, dunque con Minesso trequartista. Sull’altro punto, invece, il tecnico ci prende in pieno: il Mantova non approccia la partita sulla difensiva. Anzi, l’inizio dei padroni di casa è scoppiettante con i giallorossi che cercano senza riuscirci di ribattere colpo su colpo.
Vorrei ma non riesco. Il tridente di Prina è molto mobile, molto attivo anche in fase di pressing. La fase di studio è interrotta dagli strappi agonistici dei padroni di casa che hanno il sangue avvelenato dagli ultimi non soddisfacenti risultati. In gergo si scrive «lanciare il cuore oltre l’ostacolo», il Bassano lascia fare, quasi volesse far sfogare gli avversari. O forse non riesce a trovare adeguate contromisure. In effetti non appena provano ad alzare il proprio baricentro, i giallorossi si espongono a ripartenze davvero troppo pericolose. In questo quadro Minesso fatica a trovare la posizione e le ripartenze in campo aperto da parte di Laurenti e soci sono inaridite sul nascere dall’alta difesa dei padroni di casa.
Episodio. A scompaginare le carte in tavola arriva un colpo di testa in allungo di Fabbro quando il pallone sembrava perso. Si, perché l’attaccante scuola Milan trova Grandolfo e s’invola per ricevere il pallone di ritorno. Regoli è l’ultimo uomo e strattona Fabbro. L’arbitro giudica la situazione «chiara occasione da gol» e quindi estrae il rosso diretto. Bassano in superiorità numerica dal 25’ dunque. La partita s’innervosisce, la gestione dei cartellini non piace al pubblico di casa il che rende il clima del Martelli incandescente a ogni contrasto, capitan Caridi continua ad essere una spina nel fianco per gli uomini di D’Angelo. Dopo l’espulsione il Mantova si riorganizza con il 3-4-2, arretra il proprio baricentro, buttandosi in avanti con coraggio ogni qualvolta recupera palla. Il Soccer Team invece non riesce cavalcare l’episodio positivo, gioca in maniera passiva, concentrato sul gestire la palla più che impegnato nel cercare di segnare. Non incide nemmeno la mossa di D’Angelo di riposizionare i suoi con il centrocampo in linea. E così arriva, inaspettato ma meritato, il gol del Mantova. Caridi ruba palla a Laurenti, innesca Zammarini che dal limite calcia in porta. Il pallone prende un effetto stranissimo e si insacca in rete.
Dalle stalle alle stelle.. Nessun cambio alla ripresa dei giochi da parte dei due mister. E per il Bassano nessun cambio servirebbe senza un netto cambio nel ritmo, nell’atteggiamento, nella rabbia. A rinvigorire la verve giallorossa arriva il gol del pareggio. Falzerano prende un fallo, Minesso scodella in mezzo, sul primo palo Laurenti inventa una palombella di testa che batte Bonato sul palo lontano. Ora è tutto un altro Soccer Team, guarda caso passano solo due minuti e a Grandolfo capita la più grossa palla gol del match fino a quel momento. L’attaccante tutto solo al limite dell’area piccola, forse incredulo di cotanta libertà, s’incarta e manda a lato. Adesso è tutta un’altra musica, i giallorossi salgono a violente ondate e il Mantova si trova a boccheggiare affannosamente: fioccano i corner, le discese in fascia, i cross dentro l’area di rigore. E puntualmente arriva il raddoppio. L’assedio porta Proietti ad un lancio illuminante in area per Falzerano. L’esterno laziale controlla ottimamente e ancora meglio deposita in rete con un morbido tocco sotto indirizzato sul secondo palo. Una volta in vantaggio il BV rallenta per prendere fiato, i virgiliani provano a mettere fuori la testa cercando di costruirsi l’episodio che possa portarli al pari. Niente da fare: arriva il 3 a 1 giallorosso. A testimoniare come la squadra di D’Angelo sia totalmente trasformata fin dal midollo si noti con quanta convinzione Fabbro&C chiudano le azioni. E proprio Fabbro costruisce con i propri piedi l’assist per Laurenti portando a spasso il pallone per l’area prima di pescare l’accorrente eclettico ferrarese: palla nell’angolino e via tutti a festeggiare.
Finale.. I minuti successivi sono buoni per dare minutaggio a giocatori importati come Cenetti, Rantier e Maistrello. O anche per allenare una prolungata gestione della palla per addormentare la partita, nonostante il pressing biancorosso. Al 44’ arriva la traversa di Ruopolo a certificare una serata non fortunatissima di un Mantova comunque in netta crescita rispetto alle ultime uscite. E quando ormai tutti attendono il triplice fischio, Fabbro ha ancora le energie per fuggire in fascia e la lucidità per beffare di punta Bonato sul primo palo. E’ la rete del 4 a 1, è la rete che riporta in vetta alla classifica il Bassano Calcio. Sabato prossimo al Mercante, ore 18:30, scontro al vertice contro la Sambenedettese co-capolista.
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