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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
La furia di De Cenco spazza via il Bassano
Il centravanti brasiliano trasforma in oro i palloni che tocca e ai giallorossi non resta che leccarsi le ferite. Per il futuro bisognerà ritrovare la proverbiale capacità di creare occasioni.
Pubblicato il 31-10-2015
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PORDENONE – BASSANO 3-0
Pordenone Calcio (4-3-3): Tomei 7; Boniotti 6,5, Stefani 6,5, Pasa 6,5, De Agostini 6,5; Berardi 6, Pederzoli 6,5, Buratto 6; Cattaneo 6, De Cenco 10 (st 45’ Filippini sv), Finocchio 7,5 (34’ st Strizzolo sv).

A disp.: D’Arsié, Cosner, Talin, Ingegneri, Baruzzini, Gulin, Savio, Valente. All. Tedino
Bassano Virtus (4-2-3-1): Rossi 5,5; Toninelli 5,5, Barison 5, Bizzotto 6, Stevanin 6,5; Cenetti 6,5 (25’ st Fella sv), Proietti 6,5; Candido 6, Misuraca 6, Iocolano 5,5 (12’ st Germinale 6); Pietribiasi 5,5 (25’ st Fabbro 6).
A disp.: Costa, Bortot, Zanella, Martinelli, Davì, Gargiulo, Falzerano, Voltan, Fella. All.: Sottili
ARBITRO: Amoroso di Paola
RETI: 3’ pt De Cenco (P), 2’ st De Cenco (P), 37’ st’ st De Cenco (P)
NOTE: -
SPETTATORI: 800
AMMONITI: Pederzoli, De Cenco, Finocchio, Germinale, Proietti
ESPULSI: Misuraca
ANGOLI: 3-7
RECUPERO: pt 0’; st 2’
Pordenone. Giornata storta o qualcosa di più? Gli episodi abbattono il Soccer Team ma è lecito attendersi qualcosa di più dalla fase offensiva di quella che era una macchina da gol ed ora non si sa bene cosa sia. La disfatta di Pordenone è tremendamente esagerata per quanto visto in campo, i tre gol di differenza non si sono visti proprio ma a far male è la pochezza nel produrre occasioni da rete. Non che i padroni di casa costruiscano molto di più però sono bravi a capitalizzare quasi ogni avanzata e soprattutto possono impostare la contesa sul meraviglioso gol immediato (e regalato) siglato dal mattatore di giornata, Caio De Cenco. Difficilmente si assiste ad un 3 a 0 a favore di una squadra che trascorre quasi tutta la partita nella propria metà campo eppure è andata proprio così. In terra friulana parlano del miglior Pordenone degli ultimi due anni, evidentemente non devono essere stati anni particolarmente allegri. Da salvare l’atteggiamento propositivo della squadra, che non si è sfilacciata o ha denotato scoramento nemmeno sotto di tre gol e in inferiorità numerica (insensato doppio giallo a Misuraca).
Gol subìto e illusioni. Fischio d’inizio, il Bassano parte pimpante ed aggressivo ma dopo 3’ si trova già sotto. Barison viene messo in crisi dal pressing di Finocchio dentro l’area e disimpegna sui piedi di De Cenco. L’attaccante brasiliano prende la mira e infila la sfera sul palo lontano. La rete bellissima, almeno quanto brutto è l’errore giallorosso. Il Soccer Team ci mette qualche minuto per riorganizzare le idee, boccheggia giusto l’attimo necessario a riempire d’aria nuova i polmoni, alzare gli occhi al cielo e trovare la giusta concentrazione. E poi si mette a pestare di brutto sull’acceleratore. La presenza in campo di un giocatore capace di accendere la luce come Candido è tangibile; la sua qualità, la sua destrezza nel saltare l’uomo sono una fonte continua di gioco che sgorga a partire dalla fascia destra e si diffonde beneficamente su tutta la trequarti. Stevanin scodella alcuni palloni interessanti, Misuraca non riesce in una deviazione difficile da pochi metri, Candido conquista una punizione dal limite ma non è preciso da par suo nella trasformazione. I ritmi sono altissimi ma si gioca quasi sempre nella metà campo dei friulani, i quali oppongono una dura e coriacea resistenza ma soprattutto imperniano il loro atteggiamento tattico su recupero palla e ripartenze. Fosse arrivato il gol del pareggio in questa fase racconteremo di un’altra partita, invece… Il match così tende ad insabbiarsi, trasformarsi in confronto chiuso e anche spigoloso. Eh si, il Pordenone sta aggrappato alla partita con le unghie e con i denti. Tradotto, i padroni di casa non lesinano qualche colpo sopra le righe con il direttore di gara, troppo titubante, chiamato ad ammonire tre neroverdi nel giro di pochi minuti. Associamoci qualche imprecisione nell’ultimo passaggio e si capisce come il portiere di casa non se la passi poi così male. Al 44’ Pietribiasi può calciare dal limite dell’area ma la sua conclusione è troppo centrale. Un primo tempo intenso e divertente si chiude così.
Niente da fare. Come si apre la ripresa? Esattamente come il primo tempo ossia con una rete del Pordenone. Pietribiasi sbaglia un’apertura per Candido innescando così il contropiede neroverde. Finocchio punta Toninelli e crossa, in area c’è solo De Cenco eppure il centravanti non è ben controllato da Bizzotto ed insacca di testa. Se la strada verso un buon risultato era già disseminata di difficoltà, il 2 a 0 la rende anche particolarmente ripida. La seconda bastonata fa anche più male della prima, i giallorossi non riescono a rendersi pericolosi e al 12’ Sottili cambia Iocolano per Germinale. Il Bassano cambia pelle perché Misuraca arretra a centrocampo e Candido si piazza alle spalle delle due punte. Al 16’ altra buona opportunità per Pietribiasi ma il suo destro si perde a fil di palo. A conti fatti le palle gol a favore delle due squadre sono pressoché le stesse ma il Pordenone (o meglio dire De Cenco) è cinico e spietato, il Bassano no. La riprova arriva poco dopo, a seguito del doppio cambio Fabbro-Pietribiasi e Fella-Cenetti, l’ex attaccante del Milan batte a rete ma la sua conclusione s’infrange sul palo. Niente da fare, una squadra che deve rimontare dovrebbe creare opportunità, le occasioni ci sono ma sono del tutto estemporanee. Al 33’ viene espulso Misuraca, la decisione è davvero sproporzionata e non solamente considerando che la prima ammonizione è del tutto inventata (il trequartista stava allontanando Finocchio da un parapiglia, l’arbitro ha inteso ci fosse dell’attrito tra i due) e pure la seconda è fin troppo severa. Fatto sta che per Misuraca lascia i suoi a chiudere il match in inferiorità numerica e a otto minuti dal termine ancora De Cenco raccoglie un invito dalle retrovie, stoppa la palla e spara sul primo palo dove trova un Rossi non impeccabile. È il 3 a 0 che fa calare il sipario, per il Bassano la notte è priva di stelle.
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