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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Fabbro-Germinale riacciuffano il Giana
I giallorossi impattano a Gorgonzola, passando due volte in svantaggio e giocando tutta la ripresa in dieci. In gol Iocolano e Germinale, al 90’ su calcio di rigore conquistato da Fabbro. Questa è la LegaPro.
Pubblicato il 10-10-2015
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GIANA ERMINIO – BASSANO 2-2
Giana Erminio (4-5-1): Paleari 5,5; Perico 6, Bonalumi 6,5, Montesano 6, Solerio 6,5; Rossini 6,5 (st 23’ Perna 6), Pinto 6, Biraghi 6 (st 23’ Marotta 6,5), Augello 6,5, Cogliati 6,5 (st 38’ Romanini 6,5); Bruno 6,5.

Il gol del provvisorio 1 a 1 siglato dal capitano
A disp.: Sanchez, Sosio, Costa, Polenghi, Grauso, Sanzeni, Greselin, Brambilla, Capano. All. Albé
Bassano Virtus (4-2-3-1): Rossi 7 ; Toninelli 5,5, Barison 6,5, Bizzotto 6,5, Stevanin 6,5; Davì 5, Proietti 6; Falzerano 5,5 (st 32’ Cenetti 6) , Misuraca 6,5, Iocolano 6,5 (st 33’ Fabbro 6,5) ; Pietribiasi 6 (st 24’ Germinale 6,5) .
A disp.: Costa, Bortot, Zanella, Semenzato, Gargiulo, Voltan, Fella, Candido. All.: Sottili
ARBITRO: Bichisecchi di Livorno
RETI: 28’ pt Rossini (G), 38’ pt (Iocolano), 40’ Romanini (G), st 45’ Germinale rig (BV)
NOTE: espulso La Grotteria
SPETTATORI: 900
AMMONITI: Biraghi, Iocolano, Pinto, Misuraca,
ESPULSI: Davì, Proietti
ANGOLI: 2-3
RECUPERO: pt 3’; st 6’
Gorgonzola (Mi). Alla fine sarebbe bastato invertire i fattori. Stefano Sottili aveva indovinato le mosse per andare vicino ai tre punti nonostante l’espulsione di Davì nel recupero del primo tempo. Se la squadra non riesce più a palleggiare – il ragionamento – proviamoci buttando palloni in area e combinando la forza di Germinale alla scaltrezza di Fabbro. E proprio la destrezza di quest’ultimo ha portato un calcio di rigore, trasformato dal compagno di reparto. Peccato che il Giana Erminio abbia trovato con l’unica fiammata di tutta la ripresa la rete, contestatissima, del vantaggio. Se il rigore di Fabbro fosse arrivato prima stavamo qui a coccolarci altri tre punti. A conti fatti, comunque, alla fine il punto è un punto pesante perché il pari è arrivato dopo un tempo giocato in dieci e quando l’arbitro, espellendo anche Proietti, ha ridotto il Soccer Team addirittura in nove. Quindi?
A metà del guado. La partita impostata ottimamente da Sottili presenta un paio di pecche: il livello di intensità complessivo è ben inferiore alla prova con il Cuneo e nessuno riesce a vincere il duello individuale nell’uno contro uno. Iocolano sigla una rete da urlo ma per il resto è troppo fuori dal gioco, Falzerano è troppo impreciso, Misuraca non è propriamente un attaccante e, vabbé, alla fine risulta uno dei migliori. Le recriminazioni si possono fare e vanno ricercate qui. Nella ripresa, invece, l’uomo in meno è troppo condizionante di fronte ad una squadra che gestisce ottimamente il possesso palla, eppure le frecce appuntite provenienti dalla panchina (una gara così l’anno scorso probabilmente si sarebbe persa) concedevano comunque grosse speranze di far girare a proprio favore gli episodi. E il pareggio strappato con le unghie e con i denti fortifica sicuramente il carattere e l’unità del gruppo.
Manca lo spunto. Quando l’arbitro fischia l’avvio delle ostilità, gli occhi sono rapiti dal capire con quale atteggiamento i giallorossi avrebbero approcciato l’incontro. L’esito non è perfetto, totale come contro il Cuneo, ma tutto sommato soddisfacente: se l’intensità non è esattamente da Colosseo, la padronanza del campo e un intelligente possesso palla fanno si che i ragazzi di Stefano Sottili piantino quasi sistematicamente le tende nella trequarti campo avversaria. Il Giana Erminio si contorce su sé stesso al fine di innalzare davanti a Paleari una valida muraglia ma, almeno nel primo quarto d’ora, i milanesi son troppo frettolosi nel momento in cui bisogna cercare di ripartire. Il tema tattico si racchiude negli scontri, non felici per i giallorossi, nelle zolle laterali e nella possibilità di creare superiorità numerica. Ciononostante le migliori occasioni sono marchiate dai padroni di casa: prima Davì perde Bonalumi sugli sviluppi di un corner poi Rossi è chiamato a superarsi a seguito di un colpo di testa ravvicinato dello stesso difensore. E con le occasioni cresce anche la personalità dimostrata dai biancazzurri. In maniera analoga, nel momento migliore dell’Erminio arrivano le due migliori occasioni per il Soccer Team: il solito corner su Barison e un tiro da distanza ravvicinata di Falzerano. L’equilibrio si spezza al 28’ e la disattenzione che lo permette ha del clamoroso: Toninelli si fa saltare per l’ennesima volta,vincente l’idea di Albé di mettergli addosso Cogliati, Falzerano prende il tempo proteggendo la palla ma attende l’uscita di Rossi invece di spazzare. Risultato: Solerio allunga la palla per Rossini che da due passi non dà scampo ai giallorossi.
Buoni e cattivi. Lo schiaffo subìto prima fa innervosire il Soccer Team ma poi lo sprona a tirare fuori gli attributi che gli sono propri. Passano dieci minuti e un rapido ribaltamento di fronte innescato da Stevanin per Misuraca, porta capitan Iocolano a battere a rete a tu per tu con Paleari. E lì, davanti alla porta, si vede la differenza tra un giocatore normale e un giocatore eccezionale come lo è il fantasista torinese. La palla finisce nell’angolino dopo un destro chirurgico ma la potenza e l’appropriatezza del gesto tecnico che trasmette la regale cavalcata di Iocolano regala la sensazione del gol ancora prima che la sfera varchi la linea bianca. A far da contraltare al pareggio arriva il secondo giallo sventolato dall’arbitro ai danni di Guido Davì. Il centrocampista palermitano già in precedenza era entrato in maniera troppo irruenta su un avversario e al terzo fallo vistoso il direttore di gara lo caccia. «Dannazione» – avrà mormorato Sottili osservando che mancavano 30 secondi alla fine del recupero del primo tempo.
Intelligenza ma non fortuna. Non effettua alcun cambio Sottili per ovviare all’inferiorità numerica ma chiede a Misuraca di abbassarsi sulla linea di Proietti, potere della duttilità dell’ex Pisa. La formazione di Gorgonzola può dare il meglio di sé ossia disimpegnarsi in un’ottima circolazione della sfera, figlia di un sistema tattico collaudato in diversi anni. I giallorossi si sfiancano senza fortuna nel cercare di recuperare la palla e Sottili è costretto ad inserire Cenetti per Falzerano. Il tecnico medita sul da farsi, attende le mosse di Albé e infine cambia Pietribiasi con Germinale e, in seguito, Iocolano con Fabbro. In particolare l’ingresso dei due attaccanti spiega come il tecnico giallorosso intenda puntare sulle spizzate del possente centravanti a favore dell’opportunismo dell’ex Milan. L’idea sembra funzionare, anzi funziona piuttosto bene, il Giana non è mai pericoloso ma al 40’ una fiammata porta in vantaggio i padroni di casa: cross dalla destra, testa di Bruno e tap in di Romanini. In casa giallorossa scoppia la rabbia per un presunto fallo dell’autore del gol, le proteste sono vibranti, fioccano cartellini e a farne la spesa è anche Proietti, già ammonito ed espulso. I bassanesi masticano amaro, a Gorgonzola sta maturando una sconfitta bruciante e sabato prossimo nello scontro diretto contro l’Alessandria mancheranno i due mediani titolari.
Da crepacuore. Seppur in nove, seppur con i nervi a fior di pelle, seppur massacrati dalla fatica di una ripresa giocata interamente in inferiorità numerica, il Bassano si butta in avanti. E se la palla sta nell’area avversaria può accadere di tutto. Anche che Fabbro vada a conquistarsi un calcio di rigore, un rigore che sa di raggio che squarcia le tenebre nelle quali era piombato il Soccer Team. Dal dischetto, al 90’, si presenta Germinale e non sbaglia. Due a due, con il sodalizio veneto che sente di aver riparato almeno in parte ad un’onta indigesta. Nel finale scoppia un parapiglia ma il risultato non cambia più.
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