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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
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Calcio

Bassano, sguardo al futuro

Il Bassano ha ufficialmente il suo nuovo condottiero. Si tratta di Stefano Sottili, 46 anni di Figline Valdarno, tecnico con all’attivo due promozioni in C1 alla guida di Carpi stagione 2010/2011 e Venezia 2012/2013. Si trattava della prima scelta

Pubblicato il 29-06-2015
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Tanto tuonò che alla fine piovve. Il Soccer Team si è messo sulle tracce di Stefano Sottili non appena si è paventata la possibilità che Antonino Asta non continuasse la sua avventura ai piedi del Grappa. Sottili nell’ultima stagione è stato chiamato a febbraio dal suo mentore, il ds Nelson Ricci, al capezzale di una Pistoiese in piena zona retrocessione, salvandola senza passare per i playout. In precedenza la grande occasione gliel’ha offerta in serie B il Varese che ha puntato su di lui nel 2013, con Sottili fresco di promozione alla guida dell’Unione Venezia (esonerato prematuramente con 20 punti ottenuti in 15 partite)

Identikit. Il suo profilo di tecnico tutto d’un pezzo e capace di dare alle sue squadre un gioco propositivo e piacevole è sempre piaciuto al direttore generale giallorosso, tanto che è stato in ballottaggio con l’ex capitano del Torino anche per raccogliere l’eredità di Mario Petrone. In linea con quanto seminato negli ultimi due anni anche i sistemi di gioco preferiti dal nuovo allenatore, il 4-4-2 e il 4-3-1-2, e l’atteggiamento di chi scende sempre in campo per vincere che cerca di trasmettere alle sue squadre. Infine, ma non per ultimo, è molto apprezzata in via Piave la dote di Sottili di rendere partecipi del suo progetto tutti i componenti della rosa, contribuendo così a cementare il gruppo.

Mister Sottili sarà il nuovo allenatore del Bassano (foto tratta dal web)


Quale rosa? E’ ovvio, la promozione in serie B avrebbe cambiato sostanzialmente le cose. Magari lo stesso Asta sarebbe rimasto in giallorosso ma soprattutto il gruppo capace di vincere due campionati di fila avrebbe avuto la possibilità di confrontarsi compattamente con la cadetteria. Invece al piano di sopra ci sono finite Novara e Como e adesso il compito più difficile per il direttore generale giallorosso sarebbe quello di mantenere il più possibile l’ossatura di una squadra che si è dimostrata vincente, pur senza possedere un fastoso (e costoso) pedigree. In questi giorni sono diversi gli addetti ai lavori che esprimono il seguente concetto: «Andare via da Bassano è una scelta rischiosa al giorno d’oggi». Ma è altrettanto vero che il budget contingentato non ammette sforamenti, basti ricordare quanto accaduto nel mercato di gennaio, e l’ambizione di tanti protagonisti di misurarsi con la serie B (e con i suoi stipendi – giustamente aggiungiamo per ragazzi che non hanno mai guadagnato cifre consistenti) potrebbero mettere la parola fine ad un progetto nato sulle ceneri di una cocente delusione (paventata chiusura) ma che ha frantumato tutti i record in termini di risultati e soddisfazioni del sodalizio bassanese. Diverso sarebbe il discorso se ad alcuni degli elementi a parametro zero pervenissero solo offerte dalla LegaPro. O si tratta di offertone che giungono dal Novara di turno oppure sarebbe saggio pervenire ad un accordo sia per il Bassano che per i ragazzi in questione. Da una parte sostituire certi uomini, molto prima che giocatori, sarebbe un grosso rischio per la società, che vedrebbe andare in pezzi il gruppo. Dall’altra bisogna valutare se imbarcarsi in una nuova avventura, in un nuovo gruppo, in un nuovo ambiente per un’offerta poco più alta di quella giallorossa sia davvero così saggio. Werner Seeber si troverà nell’insolita posizione di ricevere offerte e corteggiamenti per i suoi gioielli ancora legati al Bassano (Iocolano, Proietti per nominarne un paio) e nel tempo stesso affidare a Sottili una rosa che possa dire la sua nel prossimo campionato. Mai come quest’anno il suo fiuto per gli affari risulterà determinante. E il nome di Davide D’Appollonia, esterno classe 1993 esploso con Sottili al Venezia ma sotto contratto con il Vicenza, è sicuramente un elemento su cui puntare per sostituire gli eventuali partenti (Furlan va in scadenza e difficilmente rinnoverà). Così come Fabio Gavazzi (difensore) del Novara e Matteo Malagò (centrocampista) del Real Vicenza sarebbero profili interessanti da cui ripartire.

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