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Chiamatelo pure Bassano fru fru. Già, sempre così leggero, leggiadro e ornamentale. Elegante, brillante e spesso frizzante. Poi però la polpa l'addentano gli altri. E' accaduto col Pavia, si è ripetuto ieri sera sotto il diluvio col Giana Erminio, 1-1 gonfio di rimpianti. Quattro punti in cassa che avrebbero potuto essere più del doppio o come minimo 7 a stare stretti. Solo a Bolzano la squadra ha dato prova di sufficiente prosaicità. Altrimenti interi tesori buttati giù nella tazza del wc. Fatte le debite proporzioni questo Bassano assomiglia alla prima nazionale di Prandelli: piaceva a tutti, collezionava complimenti a pioggia, poi però col bottino scappavano i nemici. Ergo raddrizzare la barra all'istante perchè sinora,complici i due rigori falliti su due, i giallorossi hanno infiocchettato due regalissimi alla concorrenza e non mi risulta invece che la concorrenza sia stata altrettanto munifica coi virtussini. E siccome in questo campionato nessuno omaggia un bel nulla, veda Bassano di piantarla di mostrare un cuore così caritatevole con chiunque transiti al Mercante perchè appunto non è aria e se vuol schivare la palude del mucchione di fondo, cominci a essere pragmatico come con l'Alto Adige, perchè come recita un vecchio inossidabile adagio dello sport Usa, l'attacco fa vendere biglietti, ma è con la difesa che vinci le partite. "Gavemo sbajà un rigore, ma semo drio sugàr tanto ben..." rifletteva un tifoso all'intervallo. Difatti nella ripresa è evaporato tuttio quanto, hai finito col pagare tutte in una volta la prima parte da inguaribile cicala e l'atteggiamento farfallone, castigato sull'ultima curva, come atroce legge del contrappasso.
TORRENZIALI EPPOI ALL'ASCIUTTO: Tolta una paratissima sull'incrocio di Rossi al pronti via, il Bassano ha prodotto nell'ordine: palla gol con Pietribiasi (18'), rigore di Iocolano calciato orribilmente (20') e acchiappato dal portiere, pallonetto fuori di niente di Pietribiasi (26'), palombella alta di Nolè (30'), traversa su punizione di Furlan (38'), gol scacciapensieri di Pietribiasi con girata ol style da numero nove vecchia maniera (42'). Invece del thè tra i due tempi, devono aver servito capriolo e barbera in spogliatoio, perchè è rientrata una formazione vuota, irriconoscibile e perdippiù zavorratissima e sulle gambe. Insomma il match l'hanno fatto solamente i lombardi: Rossi ci ha messo una pezza grossa così in un paio di chance, un'altra volta ha provveduto l'assistente a cancellare un gol per fuorigioco e quindi Iocolano il reprobo, già ammonito, ha chiuso la sua serata spettale facendosi cacciare al 37', lasciando i compagni in dieci nel torrido finale. E al 90' è giunta ferale e letale la sentenza col pari di Perico a coronamento di un assalto rugbistico con la retroguardia giallorossa prosciugata di fatica e stanchezza. E al 93' Maistrello aveva persino pescato il gol dell'estasi ma l'arbitro ravvisava un dubbio fallo di sfondamento in attacco del panzer di Asta e come non detto. Poi il pari è lo specchio della contesa, un tempo cadauno, ma gli sciali sono tutti virtussini e allora qualcosa non funziona e i conti non tornano più.
RIGORI, AVANTI UN ALTRO: Due penalty al diavolo con gli specialisti Nolè e Iocolano, uno sul palo, l'altro in bocca al portiere. Basta così, Bassano ha già dato per questo e anche per il prossimo torneo. I rigori ogni tanto bisognerebbe provare a calciarli anche di potenza, non tanto e non solo perchè lo invoca il pres Stefano Rosso, ma se dal dischetto toppano i piedi buoni della comitiva (lo scorso anno è accaduto un paio di volte pure al Berre) forse è il caso di spedire dagli undici metri qualcuno con piedi più ignoranti e plebei che però ammolli la minella di quelle che bucano la rete, saluti e baci. Magari già sabato (alle 15) a Pordenone qualora si presentasse l'eventualità. Due rigori erano almeno 3 punti in più, cioè la vetta della classifica, fate e vedete un po' voi.
Enorme occasione sprecata per il Bassano, la seconda dopo Pavia (FOTO BOSCA)
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