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Marco Polo
Giornalista
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Appello di Jaconi: ci sia unità d’intenti
“Con il Salò sarà una gara chiave, puntiamo solo alla vittoria ma non è l’ultima partita. Tutto l’ambiente creda nella salvezza”
Pubblicato il 08-03-2012
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Siamo nel momento più delicato e decisivo della stagione. Il Bassano Virtus sta preparando la sfida da dentro o fuori contro il Salò e nulla può esser lasciato al caso. Osvaldo Jaconi, nel periodo più torrido della sua gestione ai piedi del Grappa, ha un solo chiodo fisso: vincere. Un successo contro i bresciani sarebbe l’unico modo possibile per intraprendere quella strada di continuità che potrebbe garantire al Soccer Team di ambire di lottare per la salvezza diretta. Senza continuità di risultati, e di punti in palio ce ne sono 27, i giallorossi al massimo potranno battersi per evitare l’ultimo posto. Quale sarebbe il viatico migliore? Battere il Salò, metter un cuscino di 4 punti (che diventerebbero 5 in virtù degli scontri diretti importanti in caso di classifica avulsa) per togliersi almeno un pensiero.
Ma come si prepara una partita del genere? “Innanzitutto stando tutti sul pezzo – inizia la sua disamina Jaconi – rimanendo concentratissimi nel cercare di esaltare le nostre qualità e individuando i punti deboli degli avversari per metterli in difficoltà. A livello mentale, invece non ci sono grandi raccomandazioni da fare, gli stimoli non mancano, la partita è importantissima visto che entrambe vogliamo evitare l’ultimo posto in classifica. Anzi c’è da mantenere il controllo e tenere bassi i toni e sotto controllo la tensione perché si rischia di arrivare scarichi al match. Questo incontro può essere un buon training per eventuali playout? Non credo, ne ho disputati diversi di spareggi e devo dire che quelle sono partite completamente avulse dal resto del campionato dove si ricomincia tutto da zero. Ci si gioca una stagione in 180 minuti ed è tutto apertissimo. Teniamo a mente che questa è una gara chiave ma non è comunque l’ultima spiaggia. Se qualcuno mi proponesse di perdere domenica e di vincere le restanti 8, beh firmerei immediatamente. Ripeto giochiamo in casa, è una buona opportunità, dobbiamo sfruttarla nel modo migliore. Loro verranno qui per fare altrettanto e a quel punto “chi ce la più duro tiene duro”.

Osvaldo Jaconi, 65, detenine il record di promozioni in serie C (foto Roberto Bosca)
Il tecnico non condivide alcune rimostranze arrivate alla sua squadra dopo la partita di Carrara, in particolare a riguardo di un possesso palla non ancora così produttivo in termini di occasioni da gol: “Teniamo presente che in questa fase del campionato ogni partita è una guerra e presenta notevoli complicazioni. A mio giudizio rispetto alle difficoltà che poneva la contesa abbiamo creato sufficienti occasioni per vincere, anche una volta ridotti in 10”.
Pensare positivo. La sconfitta ha in parte depresso una parte dell’ambiente che sperava di aver voltato definitivamente pagina con il successo contro il Portogruaro. Ma un’altra parte del tifo giallorosso ha reagito in maniera ancor più vigorosa del solito mettendo in campo l’iniziativa “Salviamo la C1” tendente a richiamare gli sportivi allo stadio per la sfida-salvezza di domenica (donne ingresso 1 euro, under 16 ingresso gratuito come di consueto) e spronare la squadra a non perdere fiducia ed entusiasmo. Lo stesso allenatore, talvolta al centro delle critiche di una parte della tifoseria, invita tutti all’unità d’intenti: “Voglio fare un appello. Cerchiamo di tramutare gli episodi negativi in rabbia che ci porti a creare un ambiente propositivo. Mi piacerebbe leggere e sentire di incoraggiamenti a questi ragazzi. Non importa se qualcuno critica me, ho la pellaccia abbastanza dura anche se spero sempre di poter spiegare le ragioni di certe valutazioni, l’importante è che l’ambiente sorregga i giocatori. Le tante panchine e le 9 promozioni mi hanno fornito la capacità di valutare con chi ho a che fare e io credo tantissimo in questo gruppo, ripongo molta fiducia negli uomini che alleno. Ma è altrettanto vero che l’entusiasmo e la positività sono il sale del calcio, soprattutto per i ragazzi più giovani che scenderanno in campo contro la FerlapiSalò. L’ambiente sia positivo, abbiamo tutte le carte in regola per farcela ma non ci devono essere componenti che remano contro. E uno stadio che ti spinge con entusiasmo può farti superare anche gli ostacoli più imprevisti”. L’appello all’ambiente è chiaro ma ancor più brava dovrà essere la squadra a non farsi condizionare da nulla: “E’ fondamentale che riponiamo fiducia nei nostri mezzi. Vi racconto un particolare che non è una soddisfazione ma rende bene l’idea: è incredibile come festeggiano gli avversari ogni qual volta riescono a superarci. Dalle urla e dagli schiamazzi che si sentono in spogliatoio alla fine di queste partite sembra che abbiano vinto la Coppa Campioni. Eppure siamo la penultima in classifica. È successo domenica a Carrara come era già capitato a Lanciano, contro il PergoCrema, a Barletta. Da qui si capisce la considerazione che gli avversari hanno nei nostri confronti. L’ho già detto ai ragazzi: ma se gli altri ci temono così tanto è perché siamo un osso duro. Se ce ne renderemo conto fino in fondo diventeremo un osso durissimo per chiunque”.
Un dubbio, una certezza. Partiamo dalla seconda. In casa Bassano Virtus non c’è nessuna intenzione di giocarsi il penultimo jolly che consente di non schierare gli under. Il dubbio riguarda chi tra Morosini e Scaglia occuperà il secondo posto insieme a Dario Toninelli. Altro punto fermo è che difficilmente Jaconi si priverà dei kg e dei cm di Marcelo Mateos, finalmente recuperato dopo un paio di settimane in riparazione. Il dubbio si protrarrà perché giocasse Scaglia a fargli posto sarebbe uno dei migliori del momento ossia Mirco Drudi. Ma questi sono i famosi problemi d’abbondanza che se si fossero presentati in precedenza a quest’ora i giallorossi sarebbero già salvi.
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