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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Protesta Con Conducente

Levata di scudi degli operatori del Noleggio Con Conducente all’assemblea imprese Anitrav a Bassano. Il presidente nazionale Anitrav Mauro Ferri: “Decreto governativo senza senso. Così non si combatte l’abusivismo, lo si crea”

Pubblicato il 21-11-2024
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Brassaï. L’occhio di Parigi

A Bassano del Grappa va in scena la P.C.C.: Protesta Con Conducente.
È sempre più estesa la mobilitazione degli operatori del settore N.C.C., Noleggio Con Conducente, messi di fronte al Decreto Interministeriale (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Ministero dell’Interno) n. 226 dello scorso 26 ottobre, sottoscritto dai ministri Matteo Salvini e Matteo Piantedosi, le cui norme sono considerate dalla categoria delle regole-capestro.
Me ne sono già occupato in precedenti articoli, con due interviste all’imprenditore bassanese N.C.C. Nereo Cuman. Ma adesso arriva anche il momento della esternazione ufficiale delle preoccupazioni degli addetti del settore, e peraltro nella nostra città.

L’intervento del presidente nazionale Anitrav Mauro Ferri all’assemblea delle imprese N.C.C. a Bassano (foto Alessandro Tich)

All’Hotel Palladio si svolge infatti l’assemblea delle imprese della categoria N.C.C. dell’Anitrav (grafia ufficiale: A.N.I.Tra.V.), Associazione Nazionale Imprese Trasporto Viaggiatori, con l’intervento del presidente nazionale dell’associazione Mauro Ferri.
Sul tavolo dei relatori siedono anche il consigliere nazionale e responsabile pubbliche relazioni di Anitrav Giulio Aloisi e i due responsabili per la Regione Veneto di Anitrav, freschi di nomina.
Il primo è Marco Lazzaro, responsabile per le province di Venezia, Treviso e Padova.
Il secondo, che però è quello che fa gli onori di casa e introduce i lavori, è proprio il bassanese Nereo Cuman, nominato responsabile per le altre quattro province e cioè Vicenza, Verona, Rovigo e Belluno.
“La nostra categoria non vuole assolutamente la follia della legge 226 del 26 ottobre - esordisce Cuman nell’aprire l’assemblea -. Qualcuno si è svegliato la mattina, ha voluto farla e non sa cos’è il nostro lavoro.”
Sempre Cuman ricorda che “persino il governo U.S.A. si è espresso contro questa legge”. Il riferimento è alla presa di posizione dell’amministrazione a stelle e strisce resa nota dall’Ambasciata U.S.A. in Italia. Secondo le fonti governative di Washington, le nuove regole “danneggiano aziende e turisti” e rischiano di “uccidere” un settore nel quale è attiva anche la statunitense Uber.
“Gli Stati Uniti si sono espressi contro la legge per tutelare Uber, ma la loro contrarietà può essere usata come un cavallo di Troia per le nostre rivendicazioni”, afferma Cuman.
Il quale conclude con l’invito a “stare uniti, perché solo uniti si vince” e ad aderire alle iniziative di protesta previste, “ma sempre di protesta civile”, per la sopravvivenza di una categoria “indispensabile per lo spostamento della gente in tutta Italia, in Europa, nel mondo”.

“Oggi siamo qui per illustrare questo nuovo decreto e le incongruenze che racchiude - spiega a Bassanonet il presidente nazionale di Anitrav Mauro Ferri -. Dopodiché noi abbiamo pensato di fare una serie di assemblee in tutta Italia, come stiamo facendo, per prepararci ad una manifestazione, o uno sciopero, se così vogliamo chiamarlo, nelle varie piazze d’Italia nelle Regioni più importanti.”
Perché lo sciopero?
“Perché questo decreto, che va a rafforzare quei limiti che già erano stati imposti nel 2019 da una modifica di legge, non ci consente più di poter esercitare l’attività con soggetto che fanno intermediazione - risponde -. Faccio un esempio: un gruppo di turisti chiede all’agenzia di viaggio l’albergo e una serie di servizi, con incluso il servizio di Noleggio Con Conducente. Non sarà più possibile farlo.”
“Questo è un grosso rischio, anche perché il decreto non specifica bene chi può fare questa cosa e chi non la può fare - sottolinea il presidente -. Quindi, questo comporta chiaramente una restrizione della crescita delle imprese del Noleggio Con Conducente. Consideri che in molte Regioni circa l’80-90% dei servizi arrivano attraverso l’intermediazione di tour operator, di agenzie di viaggio o alberghi.”
“Poi - continua Ferri - c’è l’altro aspetto che è quello dei 20 minuti di attesa tra un servizio di N.C.C. e l’altro. Noi facciamo sempre l’esempio del salumiere. Cioè, è come se lei andasse dal salumiere a fare la spesa. Ha tre persone davanti e terminata la prima persona, la seconda che è in attesa deve attendere 20 minuti per essere servita. E così via.”
“Capirà che tutto questo non ha senso - commenta il referente nazionale di Anitrav -. Non ha senso né da un punto di vista di ragionevolezza e né è proporzionale ai fini che si prefigge questo decreto e comunque tutta la normativa: cioè quelli di combattere l’abusivismo. Così non si combatte l’abusivismo, lo si crea.”

Le norme del Decreto Interministeriale entrano in vigore dal prossimo 2 gennaio.
Togliendo il periodo delle festività di Natale, manca solo un mese.
In un mese cosa si fa?
“In un mese noi stiamo cercando di dialogare con la politica - replica il presidente Mauro Ferri -. In particolar modo stiamo cercando, attraverso parlamentari della Lega, di convincere il ministro dei Trasporti, che è leghista, che questa roba non può andar bene. E che quello che serve è una riforma sostanziale della legge sui servizi pubblici non di linea, quindi del Noleggio Con Conducente, che sia più moderna e che vada nella direzione dell’Unione Europea.”
Insomma, il tempo stringe ma la categoria è compatta nell’intento di ottimizzare le azioni per raggiungere l’obiettivo di stoppare il decreto e creare le condizioni per ragionare attorno a un tavolo sulle reali necessità di evoluzione normativa di questo servizio di trasporto sempre più importante per l’economia turistica.
Faccio nascere così una nuova sigla per sintetizzare la questione:
N.C.C., Noi Ci Crediamo.

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