Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 08-06-2012
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Se abitate a S. Eusebio - ridente e tranquilla frazione di Bassano del Grappa - e volete comprare un giornale, una rivista o un Dvd allegato a qualche iniziativa editoriale, non potete farlo.
Ovvero, lo potete fare benissimo: ma dovete recarvi a Bassano oppure a Campese.
Il che, viste le distanze, non è certo il massimo della comodità. Eppure una frazione di 2000 abitanti almeno un'edicola la dovrebbe avere, se non altro per la popolazione anziana, poco propensa agli spostamenti fuori porta e tradizionalmente legata all'acquisto del quotidiano.
Nataliya Mykhalchuk. Da nove mesi sta attendendo la consegna dei giornali per la sua rivendita a S.Eusebio (foto Alessandro Tich)
Eppure a S.Eusebio l'edicola c'è: solo che non ci sono i giornali. “Tutte le mattine è la stessa storia. La gente mi chiede: i giornali quando arrivano?”. Chi parla è Nataliya Mykhalchuk, polacca di nascita e di nazionalità ucraina, da 12 anni in Italia, affabile e estroversa commerciante che da circa un anno ha preso in gestione la tabaccheria di via Corte, attigua all'Hotel Ristorante “Alla Corte”.
Oggi Nataliya vende sigarette e giocattoli, ma da nove mesi - e cioè dall'ottobre 2011 - è anche in possesso di regolare autorizzazione amministrativa, rilasciata dal Comune di Bassano, per vendere nel suo negozio anche giornali e riviste.
Una “domanda commerciale” che i residenti esprimono da anni, ancora con la precedente gestione del punto vendita di fronte a Villa Angarano.
Ora l'autorizzazione c'è e, come spiega la tabaccaia, “è una licenza esclusiva. Nel raggio di due chilometri, cioè, non possono esserci altre rivendite di giornali.”
Ma qualcosa, nel sistema di distribuzione quotidiana della stampa, non sta funzionando. Perché gli scaffali del negozio destinati all'esposizione dei prodotti da sfogliare sono ancora desolatamente vuoti.
La commerciante racconta di aver più volte sollecitato via fax il distributore di zona affinché i giornali venissero finalmente consegnati per la vendita. Tuttavia, col perdurare della mancata consegna, si è rivolta ad un legale tramite il quale ha richiesto per l'ennesima volta alla società distributrice “la fornitura giornaliera del prodotto editoriale” nel suo punto vendita.
Nell'ultima lettera raccomandata di sollecito, la giornalaia di fatto non ancora tale fa persino riferimento all'art. 39 del convertito Decreto Legge 24 gennaio 2012 sulle liberalizzazioni, il quale prevede che “la ingiustificata mancata fornitura ... costituisce caso di pratica commerciale sleale ai fini dell'applicazione delle vigenti disposizioni in materia”.
Nel frattempo Nataliya Mykhalchuk ha promosso anche una raccolta firme, tra i residenti di S.Eusebio, per richiedere la soluzione del problema. “Fino ad oggi hanno firmato 150 persone - ci dice -. Ma la gente continua a firmare, e c'è anche il gruppo alpini del paese che mi sta aiutando.”
La questione, tuttavia, sta vivendo ancora una fase interlocutoria. Nessuna risposta formale e nessuno sblocco della situazione in vista. Anche se - secondo insistenti voci raccolte nell'ambiente - all'origine dell'incredibile disservizio ci sarebbe “un'azione di ostacolo” da parte di un rivenditore di giornali della zona, che non vedrebbe di buon occhio la nascita di un'edicola concorrente. Alla faccia delle liberalizzazioni.
Ora la tabaccaia di S.Eusebio, e diversi cittadini assieme a lei, chiedono che venga fatta chiarezza una volta per tutte. E qualcuno avrebbe segnalato la vicenda alla redazione di “Striscia la Notizia”. E se arriva il Cabibbo, sai che casino?