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Questo sembra raccontarci con tensione e accuratezza Una vita tranquilla, ultimo film interpretato dal sempre magistrale Toni Servillo che gli è valso un meritato Marc'Aurelio alla mostra del cinema di Roma.
Una storia di sensi di colpa e redenzione, di una vita tranquilla cercata e voluta ma, forse, non meritata.
Rosario infatti, proprietario di un fortunato ristorante in un paesino tedesco nasconde molti scheletri nell'armadio e l'arrivo di due giovani malavitosi napoletani non può far altro che far venire tutto a galla, con tutte le conseguenze fosche e nere del caso.
Una storia cupa e pesante, raccontata con estrema bravura da Claudio Cupellini che abbandona i toni della commedia di Lezioni di cioccolato per darsi ad un cinema più impegnato e duro.
Ciò che colpisce infatti sono gli espedienti narrativi tecnici, carrelli a seguire, panoramiche, inquadrature e fotografie che aggiungono intensità al racconto, che lo valorizzano.
Sopra tutto e tutti però si staglia l'interpretazione di Servillo, tormentato e crudele, freddo e saggio.
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