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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
Bassanonet.it

Calcio

Bassano, un pari che vale il quinto posto

Al “Mercante” termina a reti bianche la sfida con l'Alto Adige. L’ottimo secondo tempo non è bastato ai giallorossi per tornare al successo ma è sufficiente per tornare in zona playoff

Pubblicato il 13-03-2011
Visto 2.047 volte

BASSANO – SÜDTIROL 0-0

Bassano Virtus (4-3-3): Grillo 6,5; Lorenzini 5,5, Pellizzer 6, Porchia 6 (st 38’ Zamuner sv), Ghosheh 6,5; Niada 6 (st 34’ Baido sv), Venitucci 6,5, Caciagli 6,5; Rodriguez 7; La Grotteria 6,5, Beccia 5,5.

Ottima la prova di Venitucci come mezz'ala. Il centrocampista si è sacrificato molto per la squadra(foto di Roberto Bosca)

A disp.: Rossi, Madiotto, Fracaro, Vigo, Veronese. All.: Jaconi 6,5.

Südtirol (4-3-1-2): Zomer 6,5; Kiem 6, Franchini 6,5, Mirri 6, Martin 5,5; Campo 6,5, Odibe 7, M. Romano 6; A. Romano 6,5 (st 18’ Fischnaller 6); Sorrentino 5,5 (st 16’ Marchi 6), El Kaddouri 5,5.
A disp.: Mair, Burato, Anastasi, Nazari, Fink. All.: Sebastiani 6,5.

ARBITRO: Santonocito di Abbiategrasso.
RETI:
NOTE: spettatori 1200.
Ammoniti: Martin, Franchini, Beccia, Zamuner
Espulsi: -.
Angoli: 3-7
Recupero: pt 0’; st 4’.

Bassano del Grappa. Non basta al Soccer Team un intero secondo tempo passato a condurre le danze. Non bastano le accelerazioni brucianti di Rodriguez sulla fascia destra, né le invenzioni sulla trequarti di La Grotteria. A vedere la partita si può affermare che l’Alto Adige riesce nell’impresa di uscire imbattuto da “Mercante”. Il che è tutto dire considerando che la formazione di Bassano del Grappa deve rinunciare in partenza agli squalificati Basso e Mateos ai quali vanno aggiunti Guariniello e l’infortunio dell’ultima ora di Longobardi. È proprio l’assenza di un bucaniere capace di concretizzare le palle gol ha pesato nell’economia di un match, tutto sommato ben giocato dalla banda di Jaconi. Un mezzo rammarico che si trasforma ben presto in mezzo sorriso dando una rapida occhiata alla classifica: la sconfitta del Lumezzane (3 a 0 a Como) significa che il Soccer Team a otto gare dal termine torna ad occupare il quinto posto solitario ossia l’ultima posizione buona per l’accesso ai playoff. Tutto è ancora provvisorio, tutto è labile e volubile ma attenzione: negli ultimi due campionati di Seconda Divisione a questo punto della stagione il Bassano arrancava in mezzo alla classifica alla ricerca del filotto di risultati giusto per agguantare questo benedetto quinto posto. Insomma quello attuale è un piccolo capolavoro e la miglior premessa, assieme al rassicurante +9 sulla zona calda, alla vigilia del trittico di ferro nel quale la formazione giallorossa affronterà quasi tutte le più blasonate del torneo (nell’ordine Salerno, Verona, Gubbio, Como Spezia, Reggiana, Cremonese e Alessandria). Inoltre il punto con i bolzanini regala tre grandi note liete ad Osvaldo Jaconi. In primis Venitucci che come interno di centrocampo, in controtendenza rispetto al passato, si è letteralmente dannato l’anima per la squadra dal primo all’ultimo minuto, poi Niada che ha dimostrato una volta di più di essere un giocatore completo e di sicuro affidamento ed infine Rodriguez che ha dato continuità alla sua azione fino al 90’ improvvisandosi spesso e volentieri come mastino di centrocampo. È evidente che con questo tipo di giocatori inseriti nel contesto di ferrea volontà creato da Jaconi il Bassano possa lievitare oltremisura anche sul piano tecnico e del palleggio.

Le scelte. Forfait dopo forfait Osvaldo Jaconi è costretto a mettere in campo un undici particolarmente inedito. Ai titolari già fuori uso Basso, Mateos e Guariniello si aggiunge poche ore prima del match Christian Longobardi. Il centravanti è fermato da una contrattura rimediata sabato. Il risultato è che il Soccer Team è completamente reinventato a centrocampo dove Caciagli funge da schermo davanti alla difesa e Venitucci parte per la prima volta dall’inizio nella posizione che molto bene aveva interpretato nella seconda parte del match di Lumezzane. Ma è soprattutto l’assenza di una punta in grado di “vedere” con facilità la porta a farsi sentire: un Guariniello spostato a sinistra avrebbe completato alla perfezione un tridente con La Grotteria e Rodriguez.

Palleggio ed equilibrio. Nonostante le assenze, o forse da queste caricato, il Bassano che approccia la sfida con l’Alto Adige è una squadra grintosa, concentrata e decisa a far sua la partita. E da una parte se lo spirito da guerrieri di Mateos e Longobardi può farsi sentire sul piano del temperamento e dei nervi saldi, dall’altra i loro sostituti Venitucci, La Grotteria, e mettiamoci pure la presenza di Niada, determinano una squadra più manovriera capace di far scorrere la palla con grande velocità sul viscido terreno del “Mercante”. Il risultato di questo avvio sfrontato anche sul piano tecnico è che l’Alto Adige subito ne rimane sorpreso. Al 5’ a sancire l’ottimo avvio giallorosso arriva la potente conclusione di Rodriguez ben servito da La Grotteria. La sorpresa per l’Alto Adige è più che legittima visto che mister Sebastiani aveva preparato i suoi ad affrontare una squadra dal grande carattere più che dal grande palleggio. Gli ospiti così si riassettano, si compattano indietro, chiudendo gli spazi per ripartire, rendendo la sfida più equilibrata e combattuta. Seppur con un centrocampo molto meno muscolare del solito la formazione veneta tiene il passo rischiando di capitolare solo per un scivolone di Porchia che permette a Sorrentino di involarsi verso la porta di Grillo che compie una mezza prodezza, con la mano di richiamo, deviando in corner. Al 42’ è La Grotteria ad andare vicinissimo al gol con una conclusione, stop di petto e girata al volo che sorvola di un soffio la traversa tra gli oooh di meraviglia del numeroso pubblico accorso allo stadio per l’occasione.

Attacca Bassano, attacca ma non scoprirti. La ripresa si apre in maniera scoppiettante con una favolosa opportunità per Beccia di portare avanti la formazione di Bassano del Grappa: il cross a giro di Venitucci sorprende alle spalle la retroguardia biancorossa, irrompe il laterale di Cornuda ma il suo piatto al volo non è abbastanza cattivo e non inquadra lo specchio della porta. Un attimo dopo è l’irruzione di Niada a portar lo scompiglio al limite dell’area bolzanina. L’Alto Adige risponde con il suo solito pressing facendo leva su una prestanza fisica superiore a quella odierna dei padroni di casa. Ma è il Soccer Team a premere e chiudere gli ospiti pressoché costantemente nella propria metàcampo. Per dare ancor più consistenza alla rincorsa dei suoi ragazzi, Jaconi toglie Rodriguez dalla fascia sinistra dove si stava pian piano spegnendo per proporlo sulla destra. Come il cubano cambia fascia cambia anche marcia ed è tutto il Bassano a seguirlo premendo a fondo sull’acceleratore: La Grotteria è un punto di riferimento fondamentale sulla trequarti che funge da rampa di lancio per i compagni ed indirizza gli assalti, Rodriguez sfonda sulla destra mettendo in mezzo almeno tre cross tagliati e pericolosissimi. Peccato che manchi la punta capace di metterli nel sacco visto che a Beccia (schierato a completare il tridente) si può chiedere impegno, corsa e rara intelligenza tattica ma non certo di reinventarsi cecchino d’area di rigore. E difatti è proprio in questa fase della partita, pur se anche Venitucci e Niada si prodigano con impegno alternandosi negli inserimenti senza palla, che si avverte maggiormente l’assenza di un vero bomber d’area, e in particolare di un tipo tosto come Guariniello capace di partire largo e andare a chiudere con efficacia le occasioni create dai compagni più fantasiosi e talentuosi. Al 35’ Jaconi da un ulteriore segnale di credere fortemente nei tre punti inserendo Baido in attacco. A fargli posto è Niada vista la condizione fisica ancora precaria figlia di un’annata costellata di acciacchi assortiti (e fisiologici visto che viene da due stagioni disgraziate sul piano fisico) con Beccia che indietreggia a centrocampo. A complicare le cose, e a far saltare le intenzioni di assedio (considerando che una sconfitta poteva essere deleteria) è pochi minuti più tardi l’infortunio di Porchia (dolore ad un costato che si trascina da domenica scorsa) costretto ad abbandonare il terreno di gioco, sostituito dal giovane Zamuner al suo debutto stagionale. Gli ultimi minuti sono buoni solo per l’Alto Adige per cercare di sfruttare qualche calcio piazzato discutibilmente fischiato dal direttore di gara. Ma Grillo deve impegnarsi una sola volta in presa alta, il resto è accademia. Termina così con il Soccer Team sotto la tribuna applaudito dalla sua gente, termina con un punto pesante in attesa di recuperare tutti gli assenti ed avventurarsi al completo nel ciclo di partite più difficile ed emozionante della sua storia.

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