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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
Bassanonet.it

Calcio

È un pareggio che sta stretto

Un eccellente Bassano inchioda lo Spezia di Vannuchi e Saudati. I giallorossi possono recriminare per aver avuto le occasioni migliori con Guariniello e La Grotteria

Pubblicato il 21-11-2010
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Zero a zero, terreno completamente inzuppato d’acqua, pioggia battente dal primo all’ultimo minuto. Gli ingredienti per immaginarsi la più squallida delle partite ci sono tutti. Niente di più falso. Bassano, soprattutto, e Spezia danno vita ad un incontro avvincente, magari povero di occasioni da gol, ma palpitante ed intenso da qualsivoglia angolazione lo si osservi. Un Bassano per certi versi enorme che ha avuto la sfrontatezza di costringere sulle difensive la quotata formazione ligure per quasi tutta l’interezza della sfida grazie all’impegno e al coraggio di un blocco di undici giocatori disposti a tutto per portare a casa punti. Questa sfrontatezza ha tanti padri. Jaconi innanzitutto che sta inculcando ai suoi ragazzi un certo tipo di mentalità fin dal primo giorno di ritiro e adesso inizia a raccoglierne i frutti. In secondo luogo un reparto arretrato che da quando vede l’impiego contemporaneo di Porchia, Pellizzer e Basso, a cui si è aggiunto il ritorno del vero Grillo, è un muro di cemento al cospetto degli avversari (due gol nelle ultime quattro partite e su palla inattiva). Ma la vera novità, la vera svolta, è il terzo fattore ossia l’impennata di rendimento di Venitucci, come spirito di sacrificio e cattiveria, e Guariniello finalmente costante pericolo per la retroguardia avversaria. Altra citazione di merito va di diritto a Mateos, leader carismetico e trascinatore del Soccer Team.

Ah le amate mura del “Mercante”... Anche nelle migliori performance casalinghe stagionali mai il Bassano era riuscito ad impattare la partita con un atteggiamento da 1000 all’ora. Tanto per non andar lontano, anche l’epica impresa con la Salernitana era iniziata con gli avversari più reattivi e pericolosi nei primi minuti. La partita con lo Spezia, invece, riserba una graditissima inversione di tendenza. È il Soccer Team a partire a tavoletta, acceleratore che alzerà solo nella seconda parte del primo tempo per poi tenerla per pigiata fin oltre il novantesimo. Zero timori reverenziali, animato da una sana impertinenza, un’arroganza da “questa è casa mia e qui comando io”. Lo Spezia nei primi minuti deve preoccuparsi di ammortizzare il colpo e sperare che la tempesta passi il primo possibile. E proprio in questo frangente si materializza la più grossa palla gol di tutto l’incontro. È appena scoccato il 15’ quando una sfera scagliata nel mezzo da Mateos, e schizzata sul terreno fradicio, si tramuta in un assist per Guariniello che controlla bene non riesce a portarsi avanti il pallone, anche a causa del terreno, proprio nel mentre in cui è giunto il momento di giustiziare l’estremo difensore Conti.

Dario Venitucci "nuota" sull'erba del "Mercante" (Foto Roberto Bosca)


Triangolo magico. Guariniello dicevamo. Il bomber di Salerno è impiegato titolare nonostante il benedetto recupero del capocannoniere giallorosso Lorenzo Crocetti. Titolare si ma con una discriminante: sulla scorta del grandioso rendimento di Como, Jaconi lo sottrae all’ingombrante marcatura delle torri centrali difensive per dispiegare la sua velocità e la sua rapidità pungente sulla fascia sinistra. Il triangolo magico può così prendere vita è il primo ingrediente è proprio Guariniello in posizione decentrata. Il secondo è la dolce strapotenza di Christian La Grotteria. L’immenso Gaucho fa reparto da solo, con il fisico difende palla e premia l’inserimento dei compagni e con la palla fra i piedi (nonostante il terreno!) irraggia di luce propria un tetro pomeriggio piovoso di fine novembre. Il terzo l’ingrediente, il più gradito perché il più impazientemente atteso, è rappresentato da lampi vero di Venitucci. La prestazione contro lo Spezia è l’inequivocabile segnale che il ragazzo sta trovando la sua dimensione nella quale abbina spirito di sacrifico a tocchi in rapidità, gran visione di gioco e un piede che a seconda dei casi è un strumento di precisione assoluta, vedi passaggi col contagocce, o di potenza inaudita, leggasi conclusioni.

Tentativi bianconeri poi solo Soccer Team. Lo Spezia prova a reagire e profonde il massimo sforzo nella seconda parte del primo tempo. Ma non c’è spazio, dietro Basso, Pellizzer, Porchia e Ghosheh non fanno passare niente, nemmeno se questo niente è rappresentato da uno dei reparti offensivi più forti dell’intera categoria: Vannucchi, Saudati e Colombo. Il risultato è che l’incontro diventa più equilibrato ma anche fin troppo bello date le condizioni al limite di un terreno di gioco completamente zuppo d’acqua. L’intervallo giunge a pennello, c’è la possibilità di scaldarsi con il the caldo e ascoltare con attenzione le parole di mister Jaconi: l’ideale per scaldare il cuore e ritemprare la carica agonistica. I primi cinque minuti della ripresa sono una specie di secondo riscaldamento passati i quali l’orda giallorossa torna a riversarsi, ma con intelligenza, nella metà campo spezzina all’urlo di “Bassano Bassano”. Al 7’ La Grotteria gira di testa un cross dalla sinistra e Conti si salva con la essenziale complicità del palo alla sua sinistra. Guariniello sulla fascia si è perfettamente adattato all’habitat acquatico e “tira” letteralmente matto il terzino destro Marchini costretto a più riprese alle cattive per fermarlo. È un Bassano talmente galvanizzato e rabbioso che riesce mette all’angolo la formazione di Pane che, di contro, ha il merito di difendersi bene limitando al minimo i pericoli per la propria porta. Le cose girano talmente bene che Jaconi non ha né la necessità né l’urgenza di intervenire sostituendo gli undici gladiatori scesi in campo dal primo momento. Al 36’, però, Jaconi, forse voltandosi e ammirando una panchina quest’anno mai così abbondante, getta nella mischia prima Beccia al posto di Venitucci e poi Crocetti per Guariniello. La palla è quasi sempre gestita dai giallorossi ma il pertugio buono non si apre. Lo Spezia continua a mantenere salda la linea difensiva per tenersi buono questo pareggio: dopotutto un punto contro questo Bassano è tutt’altro che disprezzabile anche per una big del campionato.

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