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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Arriva il Lume, il Bassano è pronto a ringhiare
I bresciani sono un team almeno da playoff. Jaconi deve far fronte al dubbio difesa e alla preoccupazione per Crocetti
Pubblicato il 08-10-2010
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La prima, e finora unica, volta che il Lumezzane ha affrontato la formazione di Bassano del Grappa (stagione 2006-07) rovinò il Natale giallorosso con un bruciante e beffardo 3 a 2 con ben due penalty comminati agli ospiti. Un’era calcistica dopo, Bassano - Lumezzane sarà la gara d’apertura di un mese di partite terribile e affascinate come noi mai per i giallorossi. I ragazzi di Jaconi, dopo aver incrociato i guantoni con la temibile squadra bresciana, saliranno a Bolzano per affrontare l’Alto Adige per poi duellare in casa con la Salernitana e fuori con l’Hellas Verona. Ecco allora che la sfida si carica di ulteriori significati: fare punti adesso per affrontare con maggiore serenità due tra le formazioni più forti e prestigiose del torneo. Eppur non sarà facile, la formazione bresciana punta dichiaratamente ai playoff e se non fosse per la sconfitta a tavolino con l’Alessandria, per aver impiegato un giocatore squalificato, sarebbe a soli due punti dalla vetta. E dopo una sconfitta ed un pareggio con le grandi Cremonese e Reggiana c’è da scommettere che i rossoblù inseguiranno la vittoria ad ogni costo. “Conto di vedere un Bassano migliore nella percentuale occasioni create/gol realizzati – dichiara Osvaldo Jaconi – sfruttare le occasioni che ci capitano diventa un fattore decisivo nello svolgimento delle partite. Poi vedete, sta nel mio ruolo quello di spronare e pretendere sempre il massimo, io punto al meglio che può offrire ogni incontro però non si può neanche pretendere che i ragazzi assimilino tutto e subito. Intanto registriamo questa crescita costante, aver ogni partita diverse opportunità da rete significa che riusciamo a creare situazioni di una certa pericolosità e già questo è importante. Ci vorranno mesi ma progresso dopo progresso arriveremo a diventare quello che penso io”. Nella settimana che porta all’ottava di campionato Jaconi si sofferma sulle qualità del gruppo che sta allenando sottolineando, in particolare, l’impegno di certi ragazzi che non sono spesso chiamati a vestire i panni da protagonisti: “E’ un concetto che sto ribadendo da parecchio tempo, in questa squadra esiste il “noi” non l’“io” e mi sembra che l’esempio che stanno dando, tanto per far due nomi, Caciagli e Niada sia da monito ed insegnamento per tutti”. Il mister spende una parola anche sul pubblico: “Il feeling che si sta creando tra la squadra e i suoi tifosi si consolida partita dopo partita. Credo che la gente si stia affezionando sempre più a questi colori perché vede una squadra che non smette mai di lottare. Anche il fatto di essere spesso passati in svantaggio e aver fatto di tutto, talvolta riuscendoci, per ribaltare il risultato contro avversari più quotati di noi è stato un segnale che è stato apprezzato. La notizia che si sta organizzando un pullman per la trasferta di Bolzano è un segnale che ci carica di responsabilità e orgoglio”. E se da una parte un carattere di ferro aiuta a coinvolgere la città, dall’altra è il mezzo principale con il quale inseguire la salvezza: “Una squadra sbarbata e inesperta come la nostra deve per forza fa ricorso ad un profondo ardore agonistico. La mentalità che ci deve contraddistinguere dev’essere quella. Se non affrontiamo le partite al 110% rischiamo sempre di uscire sconfitti”.
La formazione. Ma se Jaconi richiama a gran voce l’attenzione sulle occasioni non sfruttate, dello stesso tenore saranno, nella riservatezza del suo spogliatoio, le cure e la dedizione verso una difesa, o meglio fase difensiva, che troppo spesso concede la via del gol agli avversari. È per questo che, con i rientri di Pellizzer e Porchia, calzerebbe alla perfezione lo slittamento di Basso a terzino destro. Il capitano, rilevando il pur ottimo Lorenzini, renderebbe ancor più solida e compatta una retroguardia bisognosa di solidità e certezze. Senza dimenticare che un reparto arretrato più impermeabile avrebbe la non trascurabile rilevanza di regalare ai centrocampisti maggiore tranquillità nell’appoggiare con frequenza la fase d’attacco. Di indicazioni, però, non ce ne sono tanto è vero che nell’amichevole contro la Marosticense Basso ha giocato in coppia con Porchia nel primo tempo mentre nella ripresa ha lasciato posto a Pellizzer. Jaconi non si sbilancia ma lascia una porta aperta a tutte le possibilità: “In questi giorni ho fatto le mie valutazioni ma non vengo certo a rivelarle poco prima di una gara così delicata. Il fatto è che lì dietro abbiamo tre giocatori importanti come Basso, Pellizzer e Porchia ma non è scritto da nessuna parte che debbano giocare tutti e tre. Tra l’altro domenica avremmo di fronte degli attaccanti possenti fisicamente, molto astuti, scaltri e freddi sottoporta. Ci devo ragionare visto che Basso si sta comportando in maniera egregia da centrale e prima di spostarlo ci penserei tre volte. Vedremo”. Meno enigmatica, al contrario, la risposta sul duo Crocetti-Madiotto: “So perfettamente che Lorenzo è più pericoloso giocando con Madiotto piuttosto che con Guariniello perché sarebbe il principale terminale offensivo. Però questa settimana non si è sempre allenato a parte quindi non sappiamo se potrà essere a disposizione”. L’impressione è che si farà di tutto per recuperare il centravanti già a quota 4 centri in campionato. Nel caso di un forfait è pronto Saverio Guariniello.

Osvaldo Jaconi carica i suoi. Con il Lumezzane vuole vedere ulteriori progressi (foto Roberto Bosca)
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