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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Bassano frenato dal Modena
I giallorossi Modena comandano il gioco ma ottengono un solo punto. Primo tempo dai ritmi elevatissimi, ripresa con più errori. Padroni di casa barricati in difesa, pochi rifornimenti agli attaccanti di D’Angelo
Pubblicato il 01-10-2016
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BASSANO-MODENA 0-0
FC Modena (4-4-2): Manfredini 6,5; Accardi 6, Cossentino 6,5, Marino 6,5, Minarini 6,5; Tulissi 6,5 (43’ Bajner sv), Giorico 6, Besea 5, Loi 5,5; Diakite 5,5 (27’ st’, Popescu 5,5) Ravasi 5,5.

A disp. Costantino, Brancolini, Laner, Olivera, Scalabrini, Zucchini, Aldrovandi, Serroukh, Hardy, Chiossi . All. Pavan.
Bassano Virtus (4-4-2): Bastianoni 6; Formiconi 6,5, Barison 6,5, Bizzotto 6,5, Crialese 6,5; Falzerano 6,5, Bianchi 5,5 (38’ st Cenetti 5,5), Proietti 6,5, Minesso 5,5 (17’ st Rantier 6,5); Fabbro 6,5 (21’ st Laurenti 6), Maistrello 5,5.
A disp. Piras, Pasini, Candido, Tronco, Soprano, Cavagna, Bortot, Grandolfo., Lancini. All. D’Angelo
ARBITRO: Balice di Firenze
RETI: -
NOTE: -
SPETTATORI: 2000
AMMONITI: Minesso, Formiconi, Accardi, Ravasi
ESPULSI: -
ANGOLI: 4-5
RECUPERO: pt 0’; st 4’
Modena. Non basta essere padroni del campo, tenere il pallino del gioco per tanti tantissimi minuti, giocare dall’inizio con il coltello tra i denti. Il Bassano non trova il gol perché il Modena gioca la partita difensiva della vita in un campo che rallenta gli scambi rasoterra e nemmeno l’episodio che possa far girare l’inerzia della contesa. Se Maistrello e soci l’avessero sbloccata chissà, staremmo commentando un 3 a 0? Molto probabile. Quindi niente sangue amaro, quando non si può vincere è fondamentale non perdere. Il Bassano non ha praticamente concesso niente nonostante il baricentro molto alto risulti favorevole a possibili scorribande in contropiede dei padroni di casa. Ecco perché il punto emiliano è un punto apprezzabile.
Le scelte. Il primo dato da annotare nello splendido impianto modenese è che i padroni di casa si mettono a specchio rispetto ai giallorossi di Bassano del Grappa. Dunque 4-4-2 anche per Pavan mentre D’Angelo recupera il guascone Maistrello e lo piazza nel suo habitat ideale ossia nel cuore dell’area di rigore avversaria. La seconda punta è un Fabbro che nei primi dieci minuti prende più calci che nello scorso campionato e nei successivi restituisce pan per focaccia, con gli interessi, dimostrando una crescita esponenziale in malizia e carattere.
A tutto gas. La gara si accende subito. Il Modena sembra tutt’altro che una squadra in crisi. Il suo pubblico lo spinge con una continuità da Coppa dei Campioni rendendo il clima rovente, il Soccer Team si galvanizza e mette in mostra la sua faccia migliore. I ribaltamenti di fronte sono continui, i ritmi altissimi. Da sportivi è impossibile non apprezzare di gusto. Il primo tiro lo scaglia Giorico dopo un rapido contropiede, tattica inseguita con insistenza dai padroni di casa visto che il pallino del gioco è quasi sempre virtussino. Di più, il Bassano è padrone del campo, accettando il rischio di subire le ripartenze avversarie. Occasioni vere e proprie non se ne contano, soprattutto per merito di un Modena che difende con grande attenzione, concentrazione e intensità. Tuttavia la gara è viva e lo spettatore ha costantemente la sensazione che la rete sia dietro l’angolo, tanto la gara è vibrante e priva di pause. Nessun minuto di recupero concesso dall’arbitro nella prima frazione.
E’ come sbattere la testa contro uno spigolo. Alla ripresa dei giochi pare subito lampante che al Modena interessa esclusivamente di non perdere: baricentro bassissimo, terzini bloccati, esterni di centrocampo protesi in fase di ripiegamento. Obiettivamente non è facile trovare il pertugio giusto e il rischio ripartenze pericolose sempre vivo. D’Angelo capisce che è il momento di smuovere le acque, pesca Rantier in panchina e lo getta nella mischia al posto di Minesso. Esperimento interessante perché Minesso non è nella sua giornata migliore e perché il francese deve trovare una collocazione in campo che gli consenta di essere incisivo secondo le sue qualità. I cambi di Pavan sono invece totalmente conservativi che rendono sempre più solido il muro giallo. Il Bassano continua a far girare la palla, anche velocemente, ma non riesce a trovare il pertugio vincente. Entrano Laurenti e Cenetti ma la difesa gialla ha la meglio sull’attacco giallorosso.
D’Angelo critico. Un po’ a sorpresa a fine partita Luca D’Angelo si mostra particolarmente insoddisfatto. Queste le parole del tecnico: « Avremmo dovuto giocare meglio perché avremmo potuto giocare meglio. Nel primo tempo abbiamo fatto gran partita e dovevamo approfittarne per segnare visto che le occasioni potenziali per noi ci sono state. Nella ripresa invece dovevamo fare molto di più in particolare dovevamo far girare la palla con maggior velocità. Inoltre contro una squadra barricata è fondamentale calciare da fuori area e noi non l’abbiamo fatto. Obiettivi? Giocare al meglio partita dopo partita e inseguire grandi risultati. Per noi e per i nostri tifosi è stata un’emozione essere in un impianto come il Braglia».
Più positivo Bastianoni che riconosce la bravura del Modena a chiudere tutti gli spazi.
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