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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
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Bassano testardo e vincente. Espugnato il Del Conero
Con fatica e cambi vincenti il Soccer Team ribalta la partita ai danni di un coraggioso Ancona. Pareggia Grandolfo, segna Laurenti. Sette punti in tre partite per un ruolino di marcia invidiabile. Martedì sfida al SudTirol
Pubblicato il 10-09-2016
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ANCONA-BASSANO 1-2
US Ancona 1905 (4-2-3-1): Rossini 6,5; Daffara 6,5, Moi 6,5, Ricci 7, Malerba 5,5; Agyei 6,5, Bambozzi 6 (32’ st Samb 6,5); Frediani 6,5 (32’ st Forgacs 6,5), Voltan 6,5 (14’ st Battaglia 6), De Silvestro 6; Momenté 6.

Maistrello saluta Momenté, Barison abbraccia Formiconi, Bizzotto incoraggia un massacrato Bianchi: c'è tutto Ancona-Bassano in questa immagine tratta da Sportube
A disp. Scuffia, Barilaro, Dyuric, Gelonese, Kostadinovic, Bariti, Montagnoli, Tassoni. All. Brini.
Bassano Virtus (4-4-2): Bastianoni 6; Formiconi 6, Pasini 6, Bizzotto 7, Crialese 6,5; Minesso 6 (21’ st Laurenti 7), Bianchi 5,5, Proietti 6, Falzerano 6,5; Fabbro 7 (35’ st Rantier 6,5), Grandolfo 7 (29’ st Maistrello 6,5).
A disp. Piras, Barison, Falzerano, Tronco, Soprano, Bortot, Cavagna, Lancini. All. D’Angelo
ARBITRO: Robilotta di Sala Consilina
RETI: 46’ pt aut Bizzotto (A), 5’ st Grandolfo (BV), 40’ st Laurenti (BV)
NOTE: -
SPETTATORI: 2000
AMMONITI: Fabbro, Minesso, Proietti
ESPULSI: -
ANGOLI: 9-7
RECUPERO: pt 3’; st 5’
Ancona. Tanta fatica, tanta soddisfazione. Abituiamoci alla fatica, ogni maledetta domenica, speriamo anche alle soddisfazioni che il Bassano ha iniziato ad elargire a piene mani nonostante sia ancora al 70/80% del suo potenziale. L’Ancona che sembrava una compagine derelitta a Reggio Emilia estrae dal cilindro una prestazione di grande intensità e ancor più grande coraggio. Le due squadre predominano un tempo ciascuna ed è la maggior qualità giallorossa a fare la differenza a 5’ dal termine. A risultare vincenti sono le mosse di Luca D’Angelo che, avendo inizialmente fatto partire Fabbro, miglior partita in giallorosso finora, e Grandolfo, può permettersi di inserire ad Ancona stanco e provato dal caldo Laurenti, Maistrello e Rantier, i tre moschettieri che confezionano il gol vittoria.
Un lungo percorso. Un altro tassello va al suo posto, un altro scalino di una scala di cui ancora non si vede la fine. Il Soccer Team è un cantiere aperto, molto migliorabile con il lavoro di squadra in fase difensiva visto che impiega contemporaneamente due terzini di spinta (per dire Toninelli era molto più difensore di Formiconi e lo stesso Stevanin è più coriaceo di Crialese, non a caso i due a Cremona giocavano nel 3-5-2) e due punte vere. Nel contempo anche i meccanismi offensivi necessitano di scontarsi con tante difese avversarie per essere sempre più efficaci. I veri risultati non si ottengono dall’oggi al domani ma lavorando convinti di portare avanti un progetto interessantissimo. E nonostante tutto i punti in classifica dopo tre giornate sono sette perché la squadra ha messo al primo posto il gruppo e il carattere che gli ha permesso di vincere due partite una al 94’ e l’altra a 5’ dal termine. Al Del Conero si è vista qualche difficoltà sulle palle inattive, più a favore che contro, qualche errore di misura di troppo ma anche che Fabbro, Grandolfo e pure Laurenti – in attesa del rientro anche di Candido – sono giocatori che hanno tutto per mettere in crisi D’Angelo ogni qualvolta deve far compilare la distinta con riportato l’undici titolare.
Rischi e troppi errori.. Parte davvero forte l’Ancona, tutt’altra cosa a livello di determinazione e velocità rispetto alla formazione scialba vista contro la Reggiana, e il Soccer Team ne rimane profondamente sorpreso o quantomeno ci mette più di dieci minuti per trovare le misure. Lo spavento maggiore al pronti via è figlio di un filtrante eccessivo di Bianchi, recupero palla dorico, gran cavalcata di Frediani, cross sul quale Bizzotto è costretto ad intervenire pur sapendo di rischiare l’autogol, quasi un segno premonitore rispetto a quanto accadrà al tramonto del primo tempo. Sono ben quattro i corner consecutivi dei padroni di casa e almeno tre cross molto pericolosi recapitati nell’area bassanese, sempre da destra dove Formiconi, poco protetto, si trova in difficoltà contro uno scatenato Frediani. Non basta perché le due squadre tendono ad allungarsi e ad approfittarne decisamente meglio sono i biancorossi, attaccando con più uomini e con maggior ferocia mentre i giallorossi commettono tutta una serie di errori di misura nei passaggi potenzialmente molto pericolosi. Il risultato di tutto ciò sono dieci minuti di semi panico, c’è anche un’uscita da brividi di Bastianoni, chiusi da un errore di Fabbro che mette quasi in porta De Silvestro, fermato solo al momento di concludere! Mani tra i capelli e via una sfilza di avemaria per invocare la protezione celeste! Bisogna attendere il quarto d’ora per prendere fiato grazie ad una percussione di Falzerano chiusa da un ottimo cross di sinistro, Fabbro appoggia per Proietti che calcia nello specchio della porta. Al 22’ si replica: cross di Crialese per Grandolfo che è lento a stoppare e quindi concludere dentro l’area di rigore. Almeno è la certificazione che il Bassano è entrato – seppur in ritardo – in partita. Tanto è vero che Minesso ha sulla testa il pallone dell’uno a zero ma non impatta eufemisticamente alla Maistrello e manda fuori. Ci provano Grandolfo e Minesso, belle conclusioni ribattute, ci prova l’Ancona con Frediani, provvidenziale Pasini. E quando si profila il riposo proprio Pasini commette l’ingenuità decisiva facendosi scavalcare banalmente da una punizione, la palla arriva a Momenté che tira in diagonale, si oppone Bastianoni ma la sfera carambola su capitan Bizzotto al quale risulta impossibile evitare l’autogol. Dorici avanti al 46’ dunque con la rete favorita da un ex che ai piedi del Grappa ricordano per l’eccessiva mollezza, impressione condivisa dai sostenitori anconetani che gli riservano già qualche fischio tramutato in applauso a seguito della rete che sblocca la contesa.
Brinda Grandolfo.. La ripresa si apre con i padroni di casa fermamente intenzionati a sfruttare gli spazi che il Bassano deve lasciare per riacciuffare il pari. Peccato per gli uomini di Brini che un’azione caparbia di Fabbro serva a Falzerano un pallone da crossare. La sfera è precisa, sul secondo palo è bravo Grandolfo a far perdere le proprie tracce alla difesa biancorossa e sbucare alle spalle di tutti, colpo di testa e pareggio. Il gol è linfa vitale per i virtussini, almeno quanto è fiele per i padroni di casa. Inizia una fase di dominio bassanese. Grandolfo scarica una bomba a fil di palo, le catene Formiconi-Falzerano e Crialese-Minesso si propongono a getto continuo, così come Fabbro è un moto perpetuo e Grandolfo gioca galvanizzato dal primo importante gol giallorosso. Le premesse ci sono, conclusioni pericolosi invece no.
Tocca al comandante.. La prima mossa vincente di D’Angelo per gettare benzina sul fuoco è inserire Laurenti al posto di Minesso, poi Maistrello per Grandolfo. Risponde Brini con un doppio cambio offensivo, tra cui il senegalese Samb, proprietà del Genoa, passato dal fare l’ambulante in Sardegna a diventare un calciatore professionista. Infine entra Rantier al posto di Fabbro. Negli ultimi dieci minuti saltano tutti gli schemi, il caldo toglie lucidità, le due squadre giocano sul filo dei nervi. E a fare la differenza sono le qualità dei nuovi entrati. La giocata che mette in mostra Rantier per creare superiorità numerica è una sonetto rinascimentale, la fisicità e la determinazione di Maistrello non facilmente controllabile, infine la precisione di Laurenti che si fa trovare nel posto giusto al momento giusto: Falzerano pesca in profondità Rantier, gran giocata a liberarsi dell’avversario, palla in area dove Maistrello controlla male un pallone difficile ma rimedia in scivolata per Laurenti che senza pensarci due volte infila la palla sul secondo palo.
Il finale è da cardiopalma. Momenté si decentra e calcia (!) ma ottiene solo un corner. Dalla bandierina viene trovato in area Daffara non marcato ma il terzino di testa alza tropo la mira. I giallorossi stringono i denti, cercano Maistrello ma gli occhi sono appannati, la testa inizia a girare, le gambe pesanti. La clessidra comunque scorre e l’ultimo giro di lancette è vissuto in surplace grazie ad un break di Laurenti. Bassano, avanti tutta!
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