Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 08-08-2016
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Il netto 2 a 0 inflitto all’Avellino, formazione di categoria e caratura superiore, allenato della bestia nera Domenico Toscano, è una pagina di storia calcistica giallorossa che va a collocarsi nell’Olimpo dei più bei e prestigiosi successi targati Soccer Team. La riforma che ha allargato alle compagini di serie C e D la partecipazione alla Coppa Italia è, senza dubbio, una delle riforme più ben riuscite dai politici del calcio. Il Bassano ringrazia per l’opportunità e subito dopo ringrazia sé stesso per essere riuscito ad esaltarsi in imprese che parevano disperate. Nella sede di via Piave sono custoditi gli scalpi di Vicenza e Livorno, che hanno dato accesso alla passerella dell’Olimpico di Roma contro la Lazio, e da ieri nella bacheca fa bella mostra anche la maglia verde dell’Avellino. Tre vittorie meritatissime, tre successi che definiamo persino commoventi per l’intensità con i quali sono maturati, tre hurrà che hanno fatto deflagrare l’orgoglio giallorosso e unito in «ooh» di stupore e ammirazione tutte le genti bassanesi.
Il tecnico. Il match contro l’Avellino ha stupito un po’ tutti. Ok la buona performance contro la Fidelis Andria. Ma da lì a raggiungere il livello espresso contro i campani alla seconda uscita ufficiale di una squadra completamente rinnovata (i reduci in campo erano Bizzotto, Proietti e Falzerano) fa davvero specie: «Sono molto contento per i ragazzi – afferma D’Angelo – se andiamo a Genova il merito è tutto loro. Dobbiamo godere il momento fino in fondo, la squadra ha disputato una prestazione strepitosa e mi ha fatto capire che può essere protagonista fino a giugno. Perché? Perché vedo un gruppo mentalmente forte: si allena bene e allenarsi con grande determinazione è la base di tutto. Se mi aspettavo di essere così avanti? Devo essere sincero: guido un gruppo di giocatori forti, a livello mentale e fisico, e con queste premesse è più facile arrivare a disputare prestazioni positive, a patto di lavorare sodo. Poi se arrivi primo sulla palla diventa tutto più semplice». D’Angelo spende parole al miele per tutti «dal portiere agli attaccanti» ma si sofferma soprattutto sui giocatori che sono subentrati: «Devo ammettere che i cambi hanno dato un contributo determinate. Cito Barison che entrato in un ruolo non propriamente suo ha annullato il loro giocatore più pericoloso (Verde ndr). I ragazzi stanno capendo che c’è e ci sarà bisogno di tutti, che ci sarà spazio per tutti. Se giochiamo su questi ritmi è indispensabile avere come minimo 20 giocatori costantemente pronti e che abbiano le carte in regola per prendersi consistenti responsabilità».
Maistrello in pressione su Frattali. Per il centravanti due gol pesanti in due partite
Destini incrociati. La Sampdoria è allenata da Marco Giampaolo e per i giallorossi non si tratta di un avversario nuovo. Il tecnico blucerchiato ha guidato la Cremonese durante la gestione Asta, stappando uno scialbo pareggio al Mercante. Giampaolo quindi conosce perfettamente Carlo Crialese e in generale la serie C. Non è tutto: a Marassi Rantier ha colpito diversi pali mentre mister D’Angelo ventanni fa ha segnato al Genoa con la maglia del Castel di Sangro. Infine ad assistere al match del Mercante è accorso anche il caro ex Dario Toninelli, seduto accanto all’infortunato Cenetti, mentre più in alto Filippo Stevanin ha più sofferto guardando i suoi compagni da fuori che non l’indomani mattina quando si è sottoposto all’operazione che gli ha sistemato il ginocchio infortunato.