Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 13-04-2016
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Fermarsi sul più bello non avrebbe senso. Perdersi per una sconfitta evitabile quando è ancora tutto in ballo sarebbe sciocco. È anche vero che con i punti scialacquati tra Pavia e Pro Piacenza, in casa per giunta, è stato messo a grave repentaglio quel secondo posto che in ogni caso farebbe comodo assai al termine della regular season. A ben guardare, però, certi passi falsi possono esclusivamente nuocere. Ce ne sono degli altri, invece, che possono essere persino utili se consentono di far emergere lacune alle quali è possibile, in seguito, porvi rimedio. Bene, il Bassano, pur protagonista di una stagione sopra le righe, ha evidenziato come faccia una fatica micidiale a creare i presupposti per andare in rete quando gli spazi sono limitati. E non intendiamo, come ha frainteso qualche nostro utente nello spazio riservato ai commenti, ad incapacità da parte del numero 9 di turno – poi che Fabbro si sia divorato un gol non da lui per la prima volta nella sua carriera tra i professionisti e che Momenté sia stato indolente è innegabile – ma a mancanza di creatività laddove dovrebbero nascere gli assist puliti, i colpi che fanno la differenza. Tempo fa scrivemmo che a farsi sentire di più in attacco quest’anno è la mancanza di creatività alle spalle della prima punta in determinate partite. Bene, dopo BV-Pro Piacenza ne siamo ancora più convinti. Pensiamo che, quando risulti necessario, è molto più utile un fantasista (Candido? Piscitella? Laurenti?) nella trequarti piuttosto che un centrocampista (Misuraca). Se poi vien fuori che nessuno dei talentuosi a disposizione di Sottili riesce ad esprimersi al meglio in quel ruolo, evviva le due punte! Se Momenté ha un atteggiamento diverso da quello avuto domenica è il numero 1 e può giocare con tutte le altre punte in rosa, da Pietribiasi, a Fabbro a Maistrello. Altrimenti spazio a due degli ultimi tre menzionati. Perfezionare un modo di stare in campo più offensivo, in una o nell’altra direzione, prima dei playoff è una necessità impellente.
L’altra faccia della medaglia. Se i giallorossi si son mostrati leggerini contro difese chiuse, nelle ultime due partite casalinghe a far ancor più impressione sono i sei gol e mezzo (l’ultimo del Pro Piacenza fa poco testo visto il Soccer Team tutto sbilanciato) incassati da Rossi. Una delle domande è: come sta l’estremo difensore? Il ginocchio duole ancora? Lo condiziona? Nelle ultime due in casa sono stati scoccati verso la porta giallorossa otto tiri: sette gol e un palo. Un po’ troppo. Come va anche capito perché basti che la squadra si sbilanci un po’ di più per veder sgretolare una delle migliori difese del campionato per la stragrande maggioranza della stagione. Riflettere e agire.