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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
Bassanonet.it

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Calcio

Bassano, ma perché?

Un gol di Chinellato a 30’’ dal termine toglie due punti ad un Bassano in crescita e che sta inserendo proficuamente i nuovi arrivati. Segnano Candido e Momenté, più che due punti persi sono due punti buttati

Pubblicato il 13-02-2016
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CUNEO - BASSANO 2-2

Cuneo Calcio (4-4-2): Tunno 6,5; Quintadamo 6,5 (42’ st Corsini sv), Rinaldi 6, Conrotto 6, Bonomo 6; Corradi 6, Gatto 5,5, Cavalli 6, Ruggiero 5,5 (25’ st Scapinello 6); Cristofoli 6 (10’ st Beltrame 6), Chinellato 7.

Non è bastato ai giallorossi portarsi sul 2 a 0 per avere la meglio sul Cuneo (foto Claudia Casarotto)

A disp.: Cammarota, Franchino, Barale, Campana, Ottobre, Scapinello. All. Iacolino

Bassano Virtus (4-2-3-1): Costa 6; D'Ambrosio 6, Barison 6,5, Martinelli 6,5, Stevanin 6; Cenetti 6, Proietti 7; Falzerano 6 (16’ st Pietribiasi sv), Misuraca 7, Candido 6,5 (33’ st Piscitella sv); Momentè 6,5 (27’ st Fabbro sv).
A disp. Guadagnin, Toninelli, Soprano, Semenzato, Davì, Laurenti, Gargiulo, Voltan. All. Sottili

ARBITRO: Giovanni di Lamezia Terme
RETI: 25’ pt Candido (BV), 8’ st Momenté (BV), 29’ st Chinelleto (C)
NOTE: -
SPETTATORI: 800
AMMONITI: Candido, Chinellato, Pietribiasi, Piscitella, Costa
ESPULSI:
ANGOLI: 6-5
RECUPERO: pt 2’; st 4’

Cuneo. Beccare un gol decisivo nell’ultimo minuto di recupero è sempre uno psicodramma. Il Bassano deve fare mea culpa per non aver portato in porto una partita ampiamente alla portata, una partita che al 30’ della ripresa sta vincendo per 2 a 0 e che sta controllando con forse eccessiva scioltezza. Il Cuneo non fa granché, non sembra una squadra terribilmente affamata di punti, il doppio svantaggio l’ha demotivato però fa breccia nello stato emotivo troppo tenero del Bassano. Non è la prima volta che una partita di calcio prende pieghe fantascientifiche, il caso più clamoroso è stata la finale di Instabul tra Milan e Liverpool. Però perché certe situazioni si realizzino significa che una delle due squadre si butta via con le proprie mani. A Cuneo va proprio così, il Bassano paga a caro prezzo un generalizzato calo della concentrazione, si riorganizza e mette in campo anche la dovuta dose di malizia dopo l’1 a 2 ma non basta ad evitare la batosta finale.

All’arrembaggio con intelligenza. Il Soccer Team si presentano a Cuneo col piglio giusto, combattivo come richiesto in settimana dal proprio allenatore, e voglioso di far sua la partita. L’atteggiamento bello pimpante porta per due volte nel giro di dieci minuti Candido in posizione ottimale per battere a rete. Nella prima occasione il fantasista milanese si trova la strada sbarrata nel tentativo di rientrare con il destro, nella seconda occasione invece l’ex Pro Patria calcia bene ma Tunno si oppone con i piedi. La partita è viva, il Cuneo si fa vedere con alcuni tiri dalla lunga distanza o traversoni su quali Costa, è bene sottolinearlo, si disimpegna con gran tempismo, personalità e tecnica. Si combatte molto a centrocampo e dal centrocampo nasce la rete che al 25’ apre le marcature: genialata lunga di Proietti a premiare l’imbucata centrale di Candido che senza pensarci un attimo colpisce al volo e disintegra lo zero a zero iniziale. Il gol serviva al nuovo numero 11 come ad un cigno necessità uno specchio d’acqua, lo si avvertiva nell’aria, lo si tocca con mano un giro d’orologio dopo il suo secondo gol stagionale. Il fantasista, carico e galvanizzato, danza sulla linea dell’out, triangola con Proietti e lancia al bacio Momenté. L’attaccante si presenta in area ma non riesce a concretizzare una grande occasione! Ma per l’attaccante jesolano non sarà il solo errore. Una seconda volta entra in area inseguito dai difensori biancorossi ma non riesce a chiudere efficacemente l’azione. Gli errori potrebbero pesare perché proprio in chiusura di primo tempo il Cuneo rischia di capitalizzare su palla inattiva: Cristofoli si libera alle spalle dei difensori e batte di testa, Costa ci mette la manona quel tanto che basta per impedire il gol e la comoda deviazione di Conrotto che infatti da mezzo metro colpisce la traversa! Lampi, tuoni, fulmini e saette sulla panchina bassanese dove Sottili sembra trasfigurarsi

L’illusione. La ripresa si apre con il Cuneo tutto proteso in avanti alla ricerca del gol del pari. I giallorossi reggono l’urto grazie all’impegno e alla dedizione di tutti i suoi effettivi, compresi Misuraca a Momenté che rientrano con volontà e forza dietro la linea della palla. E la compattezza di squadra trova il giusto premio all’8’ quando Proietti e Misuraca costruiscono, D’Ambrosio crea un’inaspettata superiorità che squarcia la disattenta fase difensiva biancorossa, cross al bacio in mezzo all’area dove Momenté non si fa pregare a timbrare il raddoppio. Non solo è un gol importante perché raddoppia il punteggio, è un gol importante perché finalmente il Bassano riesce a bucare la porta avversaria a seguito di un cross dal fondo e annesso colpo di testa. Sottili attende qualche minuto poi vara una novità tattica: dentro Pietribiasi per Falzerano, Misuraca spostato a destra e via libera ad un 4-4-2 particolarmente solido. In fin dei conti da qui ad un mesetto il tecnico di Figline Valdarno avrà a disposizione ben quattro attaccanti veri e individuare delle soluzioni che possano farne coesistere almeno due è un argomento piuttosto interessante.

Come buttarsi via. Arriva il turno di Fabbro per Momenté al 27’ ma due minuti più tardi il Cuneo accorcia le distanze: cross dal fondo di Corradi, Beltrame prevale su Stevanin nel gioco aereo e Chinellato sigla l’1 a 2. A dir la verità gli ultimi minuti di gara stava scivolando via un po’ troppo laconicamente, con il Cuneo mai pericoloso e il Bassano tranquillo nel gestire la gara. A volte però queste condizioni tolgono un pizzico di mordente e padroni di casa ne approfittano. L’ultimo cambio è Piscitella per Candido, Sottili si sbraccia, si raccomanda, adesso è dura. Eppure i minuti passano, la sabbia nella clessidra è quasi finita, rischi non se ne corrono e mancano circa 40’’ quando un pallone scaraventato in area viene deviato sui piedi di Chinellato che in diagonale segna la doppietta che fissa il risultato sul 2 a 2. Non c’è più tempo nemmeno per pensare di inseguire il miracolo.

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