Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 23-01-2016
Visto 2.465 volte
BASSANO – FERALPISALO’ 1-2
Bassano Virtus (4-2-3-1): Rossi 7; Toninelli 6 (1’ st Semenzato 6), Barison 6, Bizzotto 6,5, Stevanin 6,5; Davì 6,5 (37’ st Pietribiasi sv), Proietti 7; Falzerano 6, Misuraca 6, Iocolano 7; Fabbro 7.
La delusione dipinta sul volto di Fabbro, autore del terzo gol stagionale. In serata è giunta la notizia della cessione di Iocolano (foto Claudia Casarotto)
A disp.: Costa, Bortot, Martinelli, Cenetti, Voltan, Candido. All.: Sottili
Feralpi Salò (4-3-3): Caglioni 6,5; Tantardini 6,5, Leonarduzzi 6, Ranellucci 6, Allievi 6,5; Maracchi 6 (24’ st Quadri 6), Settembrini 6, Fabris 7; Bracaletti 6,5 (31’ st Cesaretti 6), Guerra 7, Tortori 7 (45’ st Bertolucci).
A disp.: Bavena, Carboni, Codromaz, Ragnoli, Pinardi, Greco. All. Diana
ARBITRO: Mancini di Fermo
RETI: 23’ pt Guerra (F), 33’ pt Fabbro (BV), 32’ st Tantardini (F)
NOTE: terreno in parte ghiacciato
SPETTATORI: 900
AMMONITI: Maracchi, Fabbro, Barison, Settembrini, Fabris, Iocolano
ESPULSI: -
ANGOLI: 9-3
RECUPERO: pt 2’; st 4’
Bassano del Grappa. «Non ci posso credere, ma come xe posibie, che ingiustizia». I commenti del Mercante al triplice fischio sono univoci. E noi aggiungiamo: se nel girone di ritorno torna indietro in fortuna quella che è mancata finora l’anno prossimo i giallorossi giocano in B. Vabbé qualcosa da fare mea culpa in casa Soccer Team c’è, come il fuorigioco non eseguito correttamente che ha lanciato Guerra a siglare il primo gol o la mancata respinta di Ioco sul secondo o il delittuoso errore di Falzerano nella ripresa. Però dai, i ragazzi di Sottili anche al cospetto di un signor avversario giocano da grande squadra, mettono in mostra trame di gioco eccellenti, gesti tecnici (il capitano è superbo) d’altri tempi, temperamento notevole, poche occasioni lasciate agli avversari – qualcuna clamorosa ma nemmeno una nel secondo tempo. Cosa si può dire dopo un confronto del genere? Che la dea bendata si è persa, qualcuno le indichi per favore la strada che porta ai piedi del Grappa… Sottili sintetizza mirabilmente il nostro pensiero, lo stato d’animo del popolo giallorosso: «Anche un pari ci avrebbe deluso». E aggiunge: «Dobbiamo essere bravi a guardare avanti, a ripartire dalla prestazione che è stata notevole, tra le migliori dell’anno. È una bella botta dal punto di vista morale ma non c’è altro da fare. Lavorare al massimo per far si che gli episodi inizino ad essere favorevoli a noi piuttosto che ai nostri avversari».
Solo 45’?. Ci aspettavamo fuochi d’artificio e invece, dopo il fischio d’inizio, le due squadre sparano vere e proprie cannonate di colori ed emozioni. Bassano e FeralpiSalò danno vita ad un confronto di incredibile intensità, un shakerato pazzesco di emozioni, un confronto tra due squadre dalla profonda identità. Le due formazioni hanno caratteristiche simili nel senso di tanti giocatori brevilinei, talentuosi e bravi nell’uno contro uno ma hanno due anime diverse. Spiccatamente contropiedisti gli ospiti, che però non lesinano di contrattaccare con tanti uomini, eccezionalmente manovrieri e padroni del campo i ragazzi di Sottili. L’aspetto che più colpisce è la capacità dei giocatori azzurroverdi di non dare punti di riferimento e non solo per quanto riguarda il tridente agile schierato da Diana: Barcaletti, per esempio, svaria su tutto il fronte. Ma non è da meno il continuo ripiegamento delle punte: Guerra è in area di rigore giallorossa, un attimo dopo è lesto a respingere un cross riversato dentro la propria di area. Il Bassano da questo punto di vista, nell’essere imprevedibile scambiandosi frequentemente le posizioni, potrebbe prendere spunto. La partita si apre con due legni, uno colpito da Tortori, l’altro da Falzerano. Poi si gonfiano le reti: al 23’ Guerra parte sul filo del fuorigioco e supera Rossi. Una decina di minuti più tardi è Falzerano a mettere in area un pallone che Fabbro è lesto a girare in rete. Il primo tempo dura 47’, in realtà tensione ed emozione fanno si che sembrino almeno il doppio.
Incredibile al Mercante!. Se nel primo tempo in campo le due squadre si equivalgono, nella ripresa sale in cattedra il Bassano. Semenzato prende subito il posto di Toninelli, Iocolano è ben presto protagonista di un altro numero incredibile: spostato a destra lascia partire un mezzo esterno che si schianta sulla traversa sul lato opposto rispetto al punto di battuta! I primi dieci minuti della ripresa sono di marca salodiana, il Bassano arretra un attimo il baricentro per rifiatare ma non concede niente. Eppoi inizia a martellare, a dardeggiare calcio. E qui bisogna dire che ci vuole coraggio. Ci vuole coraggio a prendersi il rischio di lasciare i difensori uno contro uno contro la squadra gardesana, bisogna essere perfetti per giocare d’attacco e, contestualmente, evitare di lasciare il fianco alle bocche da fuoco ospiti che in un simil contesto potrebbero andare a nozze. Ma è un atteggiamento vincente, si torna a giocare solo davanti all’area di Caglioni, il Bassano tira spesso ma spreca per due volte nel giro di un minuto la possibilità di portarsi in vantaggio con Falzerano. Ci prova Misuraca, ci prova Iocolano, ci provano un po’ tutti. Eppure, a seguito della più classica regola del contrappasso, il Soccer Team becca gol. Il 2 a 1 scaturisce da un angolo. Per le statistiche, e per avvelenarsi ulteriormente il fegato, i corner giallorossi son 9, quelli azzurrroverdi 3. Corner che peraltro Stevanin non riesce a impedire e che poi Iocolano di testa non riesce ad allontanare. Ad approfittarne è Tantardini che all’ultimo prende il posto di Leonarduzzi in area e che da mezzo metro spedisce in porta. Tu chiamalo se vuoi, destino. Il momento migliore dei padroni di casa si esaurisce così, entra Pietribiasi, si cerca l’assedio ma moralmente non è facile. Caglioni perde tempo a ripetizione, l’arbitro allunga di 9 secondi appena i 4’ di recupero nonostante ci sia stato anche un cambio oltre al 90’… E sapete come finisce? Con il popolo giallorosso a tributare un lungo applauso ai propri eroi, eroi dal viso e dall’espressione clamorosamente umani, nel loro essere sfatti dalla delusione. Non finirà così, statene certi.