Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 07-01-2016
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Per lui parlano il debutto in serie A appena 18enne con la maglia della Roma e una stagione a metà tra Genoa (serie A – 6 presenze) e Modena (serie B – 13 presenze) ma anche la maturità con la quale ora, dopo aver assaggiato la serie C, riguarda a quelle esperienze: «Se uno guarda le statistiche della mia carriera può legittimamente porsi qualche domanda. In effetti nel 2012 nel giro di pochi giorni Luis Enrique mi ha fatto esordire con l'Inter eppoi lanciato titolare contro il Catania. La stagione successiva ero a Genoa, sei mesi nei quali ho avuto la fortuna di lavorare con Delneri, uno che interpreta il 4-4-2 in maniera molto dispendiosa per gli esterni. Gli altri sei mesi gli ho vissuti da protagonista in B al Modena. L’anno successivo ho subìto una frattura da stress al femore e mi son trascinato le conseguenze sia a Pescara che a Cittadella. Ho iniziato a vedere la luce nello scorso campionato scendendo in LegaPro, a Pistoia con mister Sottili in panchina e Falzerano che giocava sulla corsia opposta alla mia. La mia carriera è stata in discesa, evidentemente non ero maturo per sopportare certe pressioni, mi sono trovato a 18 anni a gestire una situazione più grande di me. Solo l’anno scorso ho iniziato a rendermi conto della fortuna che ho avuto ad avere certe opportunità. Il mio solo obiettivo è adesso quello di lavorare sodo, ho 22 anni, un altro anno di contratto con la Roma, il tempo e la voglia per diventare un calciatore vero. Quest’anno alla Pistoiese sono cambiate tante cose, tanti moduli, ho preferito cambiare aria e Bassano non poteva che essere la soluzione migliore». E allora scopriamolo questo fantasista eclettico che predilige partire a sinistra e che fa della bravura nel saltare l’uomo la sua principale caratteristica: «In un’annata difficile per la Pistoiese ho comunque giocato 30 partite e siglato 7 gol. A gennaio Sottili ha sostituito Lucarelli ed il feeling è stato immediato anche con lui, innanzitutto perché è una persona vera, sincera come nel calcio ce ne sono poche. Ci siamo conosciuti in un momento complicato per la squadra ma abbiamo comunque centrato l’obiettivo salvezza. Io sono un esterno d’attacco, preferisco giocare a sinistra ma non disdegno né il ruolo di trequartista puro né la fascia destra. La concorrenza? Normale che sia alta in una squadra che l’anno scorso ha sfiorato la serie B e quest’anno si sta confermando. Entro in punta di piedi in un gruppo collaudato per dare tutto me stesso per la causa comune, senza lasciare nulla al caso».
Giammario Piscitella, 22 anni, ha scelto Bassano per far fare alla sua carriera un salto di qualità (foto Claudia Casarotto)
Cosa può dare? L’atteggiamento giusto, la conoscenza dell’allenatore e dei suoi insegnamenti, lo schema adatto alle sue caratteristiche, l’andare ad inserirsi in un contesto rodato e positivo come quello giallorosso – al contrario delle ansie pistoiesi –, l’inserirsi in un gruppo giovane e coeso, la possibilità di ambientarsi senza la stringente necessità di dover dimostrare tutto e subito (ha comunque davanti un certo capitano…) sono tutti elementi che depongono a favore di un positivo ambientamento da parte di Piscitella. Tocca a lui dimostrare di avere la gamba e l’entusiasmo necessari per mettere in crisi Sottili nelle scelte e diventare un elemento importante nello scacchiere giallorosso. Tornando alla fascia sinistra: se la presenza dell’insostituibile Iocolano può sembrare troppo ingombrante, basti pensare che il capitano potrebbe fare le fortune del Bassano anche dietro alla prima punta., un po’ come successe nella passata stagione con Cattaneo quando Nolé s’infortunò alla spalla. A proposito di Nolé: l’ex giallorosso sarà di scena sabato al Mercante (ore 17:30) con la maglia della Reggiana, una sorta di revival della semifinale playoff vinta ai rigori dai giallorossi. I granata cercheranno di lasciarsi definitivamente alle spalle un periodo opaco, il Bassano non vuole accumulare ulteriore distanza dalle prime anche se mancheranno Davì e verosimilmente Cenetti. Sarà una gran bella sfida, c’è da scommetterci.