Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 14-12-2015
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Sei punti per rimettersi in carreggiata, sei punti irrobustiti da una netta crescita del reparto offensivo come indicano i cinque gol siglati e un rigore sbagliato nelle ultime due uscite (in precedenza i giallorossi avevano messo a referto la miseria di quattro reti e un penalty fallito in sette partite). L’attuale terzo posto in classifica è contraddistinto anche dal minor numero di sconfitte assieme al Cittadella, due, e da una buonissima capacità di essere performante negli scontri diretti. Insomma, c’è di che guardare con ottimismo al derby con un Padova rigenerato dalla cura Pillon che si appresta a chiudere il 2015 giallorosso. Anche perché «vincere aiuta tanto, aiuta in tutto» per dirlo con le parole di Stefano Sottili. Lo stesso tecnico, che rifugge il termine «classifica» come il Diavolo detesta l’acqua benedetta, gongola per i punti arrivati a seguito di buone prestazioni e si rallegra per gli autori dei gol: «Stevanin è un ragazzo molto serio che giocando con continuità ha recuperato quella autostima e sicurezza che lo porta ad essere valido punto di riferimento anche per i compagni. Al di là del gol, ha fatto una buonissima prestazione e pensare che fino alle tre è rimasta in dubbio la sua presenza. Quanto sia cresciuto lo può valutare chiunque, lui è stato bravo a non mollare mai, a continuare a lavorare duramente per migliorarsi. È chiaro che, in particolar modo per un giovane, allenarsi e basta non è sufficiente. Niente ti fa crescere di più che essere impiegato in partita. Ecco perché l’altra dote di Stevanin, quella di sfruttare le occasioni che gli sono state concesse, è altrettanto importante. Sono contento per lui perché è uno splendido esempio di chi emerge affidandosi al lavoro e anche perché, venendo dal settore giovanile, può rappresentare un modello da imitare per i nostri ragazzini». Nella domenica che ha sancito il ritorno alla vittoria casalinga c’è gloria anche per Fabbro: «Per Michael è stato importantissimo essersi sbloccato – continua Sottili – lui è un ragazzo positivo, generoso e con grandi qualità. Per me la sorpresa è che abbia fatto gol solo a questo punto della stagione. Forse è anche colpa dell’allenatore che lo ha impiegato troppo poco…».
Fabbro esulta per un gol che non dimenticherà facilmente: è la sua prima marcatura tra i professionisti