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La capocciata da tre punti di Simone Iocolano che torna al gol 4 anni dopo l'ultimo e unico timbro in giallorosso (in mezzo c'erano state le reti nella parentesi ad Aosta dello scorso torneo) rilancia Bassano al comando in classifica condiviso col Cuneo, carnefice virtussino proprio nella puntata precedente, quella della domenica del rimpianto dei petroniani. Tuttavia il pit stop in Piemonte è assorbito dalla consueta prova di cuore e raziocinio del Soccer Team il quale schiaccia in buca il Forlì cucinandolo a fuoco lento, anche se come al solito avrebbe potuto abbrustulirlo molto prima se non avesse gettato la rituale messe di opportunità a ramengo, un viziaccio capitale che rischia di costare un patrimonio a gioco lungo alla Virtus.
IOCO BENE: Per 20 minuti il 3-5-2 abbottonatissimo dei romagnoli è una specie di muraglia cinese per i boys Diesel che procedono con inutili e velleitarie verticalizzazioni. Poi, quando passano finalmente al palleggio, la cosa che gli riesce meglio, Bassano decolla: Iocolano è indiavolato, pare sui campetti di Rio per come va via in dribbling a tutti quanti, non c'è verso di arginarlo, tira matta l'intera retroguardia rivale, comincia al 26' saltandone due in sequenza come birilli e fermandosi sullo stinco dell'ultimo difensore prima della porta. Continua al 36' dopo una sventola di Bortoli addomesticata a fatica da Tonti, bevendosi Jidayi, irrompendo in area e allargando esagerando il piattone a fil di palo. Quindi lo affianca. Berrettoni che al 44' ha eluso lo stopper con un mezzo sombrero e di destro al volo ha accarezzato l'incrocio. Poi al minuto 12 della ripresa la faccenda si è finalmente schiodata: corner teso del Berre sul primo palo, mirabile tempismo di Iocolano, che senza essere un gigante ha bruciato tutti sull'anticipo incornando l'1-0 sottomisura. Qui Bassano prorompe: Pietribiasi al 18' avrebbe il cuoio per far sfilare già i titoli di coda, ma davanti a Tonti gli esce una specie di mozzarella inguardabile che gonfia di sconcerto e rabbia il Mercante. Il Forlì decide di scuotersi e al 23' Boron in diagonale scalda i guantoni di Rossi. Eppure domina il giallorosso: al 36' Pietribiasi sta per buggerare Forlì dopo un frontale tra portiere e difensore centrale, sparando sfera a lambire il palo in complicata girata. E un giro di lancette più tardi, è Berrettoni a trovarsi a tu per tu col guardiano ospite, il destro è indirizzato all'angolo alto ma Tonti balza ginnico e arriva a sventare anche lì. Sessanta secondi dopo lo stesso Emanuele si becca una riprovevole gomitata sulla nuca da Fantini che manco viene richiamato (per un contattino precedente, Pelagatti era stato ammonito). Una disparità di giudizio che avvelena Petrone, il quale schizza dalla panchina e protesta. Il modesto Bertani di Pisa gli indica la via degli spogliatoi e Marione invece si piazza nella prima fila della tribuna a spingere i suoi tra l'ovazione del velodromo. E allo scadere Semenzato entra scomposto su Boron, è un giallo tendente all'arancione, ma per l'immancabile Bertani è rosso diretto. Bassano in dieci, il direttore di gara dilata il recupero a eccessivi sei minuti e mezzo di extratime dove peraltro fischia a senso unico, ma nonostante tutto non riesce ad accompagnare il Forlì in porta.
ROSSO FELIX: In tribuna a trepidare si rivede Renzo Rosso che al 97' può esultare assieme al popolo di casa. "Meritavamo di vincere - dice - mi piace questa squadra per come lotta. L'arbitraggio? Questa è la categoria - allarga le braccia - non mi stupisco più...". Ma Bassano che ha l'argento vivo addosso gode e fa godere un mondo.

Bassano stanga 1-0 il Forlì e si riaffaccia in vetta (Foto Roberto Bosca)
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