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E' il Bassano da lacrime, sudore e sangue l'unico che può sopravvivere alla Spal in visita al Mercante, quello che Petrone ha modellato apparentemente brutto, sporco e cattivo e in realtà con l'anima d'acciaio nella fodera di velluto. Quattro punti nelle prime due che avrebbero potuto essere sei per una squadra già fermata da pali, traverse e dolorosissimi infortuni (Proietti è il primo dei lungodegenti), ma che ha raccolto almeno il doppio di quanto veniva accreditata alla vigilia. La Spal di punti ne ha appena uno, ma la gara d'esordio stava vincendola 3-1 a Renate e l'infortunio dell'arbitro obbligherà la ripetizione, mentre col Monza ha dominato in lungo e in largo venendo inchiodata sul 3-3 al 95'. Come dire che il cavalluccio estense è da fascia alta, perchè Varricchio è il totem dell'area che quasi sempre la imbuca e Cozzolino il socio d'attacco con cui si combina a meraviglia. E gli esterni, Pandiani e Di Quinzio sono due satanassi dentro un assetto che infatti ne infila a vagonate e, questo sì, vacilla oltremodo là dietro.
MENTALITA' E FAME: Bassano non ha alternative a prendere a morsi gli avversari, ad aggredirli alla giugulare finchè ne ha. "Il nostro copione non muta mai - anticipa Petrone - poi possono cambiare le modalità a seconda di come si schiera il rivale, ma mai l'atteggiamento. Purtroppo l'assenza di Proietti e l'autonomia ridotta di Fondi e Semenzato con non più di 45' nelle gambe mi assottigliano le soluzioni in mediana, ma anche se la Spal è più reputata di noi me la voglio giocare alla pari e senza paura. Sulla carta avremmo dovuto buscarle anche da Rimini e Porto Tolle e invece siamo qui a rimpiangere persino l'en plein mancato. Però tiriamo dritti, costantemente affamati". Petrone va in guerra con Lombardi tra i pali al posto dello squalificato Rossi, mentre Bortoli surrogherà ancora Proietti e proprio sul ragazzone di scuola Milan, cresciuto a San Vito di Leguzzano, il trainer è illuminante. "Bortoli possiede qualità acclarate e sta adesso aggiungendo quantità. Ma ricordiamoci che va per i 19 anni, bisogna dargli tempo e la possibilità di sbagliare per crescere. Ma intanto gioca, se invece fosse stato riserva di qualche veterano avrebbe impiegato il doppio o il triplo per maturare". Da Ferrara annunciati diversi pullman di supporter al seguito, espressione di una città rinata dinanzi alla rinnovata frequentazione col calcio che conta. Ma Bassano si prepara al solito miracolo: organizzare l'ennesimo golpe per provare a rovesciare la dittatura altrui.
Il Bassano atteso a un pomeriggio di gala con la Spal (FOTO ROBERTO BOSCA)
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