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Marco PoloMarco Polo
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Carica Jaconi: “Ci riprenderemo i punti persi”

“C’è rabbia per certe situazioni che ci penalizzano. Dobbiamo essere più concentrati e cinici”. Errore tecnico: si rigioca la gara con il PergoCrema. Triestina: è fallimento ma continuerà il campionato

Pubblicato il 25-01-2012
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Accolto il ricorso, con il Pergo si rigioca. Se da una parte la giustizia sportiva ha tolto, vedi squalifica di Mateos, dall’altra c’è stato un comportamento trasparente nel valutare il ricorso per l’inconfutabile errore tecnico che ha caratterizzato lo svolgimento di Bassano-PergoCrema (Inacio Pià ammonito due volte ma non espulso): “Ho letto le motivazione del Giudice Sportivo – chiarisce Jaconi – devo dire che ho trovato perfetta corrispondenza dell’errore che si è verificato. Fin quando non avremmo la certezza della ripetizione non ci faremmo illusioni. E comunque prima ci aspetta la partita contro il Latina”. Si allinea alle dichiarazioni del mister anche il dg giallorosso: “Prendiamo atto della decisione - commenta Braghin - pur sapendo che si tratta del primo grado di giustizia. A noi è sembrato giusto fare reclamo dopo aver riscontrato un’anomalia. Le prove che abbiamo raccolto non lasciano spazio a grosse interpretazioni”. Ora la palla passa la PergoCrema che ha la facoltà di appellarsi contro la decisione del giudice sportivo, rivolgendosi alla Giustizia Federale. “Il PergoCrema può intraprendere tutte le decisioni che sono di sua facoltà. Noi siamo tranquilli, l’errore è evidente, siamo fiduciosi nei confronti nella giustizia sportiva”.

Osvaldo Jaconi discute con l'arbitro durante la sfida casalinga con la Cremonese (foto Roberto Bosca)

Uno sguardo al passato per accumulare sete di rivalsa. Alle porte si prospetta la delicata trasferta di Latina che precede i giallorossi in classifica di 6 punti. L’occasione è ghiotta per dare finalmente un piccolo segnale di svolta alla stagione. Un vittoria sarebbe il top ma, vista anche la probabilissima ripetizione dello scontro interno contro il PergoCrema, avversario più che alla portata dei giallorossi, anche uscire indenni dal match con i laziali avrebbe il grande significato di tornare a far punti in vista del reintegro di giocatori importanti e il recupero della migliore condizione di elementi reduci da varie situazioni (De Gasperi, Correa, Mateos, Galabinov, Ferretti, Bonetto e alcuni lungodegenti). Ma se sul campo si lavora sulla prossima sfida, Jaconi non è ancora riuscito a mandare giù del tutto il rospo della sconfitta con la Cremonese. Certi errori che hanno consentito ai grigiorossi di portare a casa i 3 punti in una gara che non avevano mai provato a vincere e che hanno condannato il Soccer Team a presidiare stabilmente l’ultimo posto sono come una spina conficcata nella gola del mister. Non lo dice il tecnico ma probabilmente si aspetta che la squadra, pur spesso privata dei suoi giocatori più carismatici, acquisisca in fretta quella cattiveria e quella ferocia, tipica di una squadra che lotta per salvarsi, in tutti i frangenti delicati che possono determinare l’esito di una partita. Come ad esempio, come abbiamo già rimarcato nei precedenti articoli, nell’occasione del secondo e terzo gol della Cremonese: “Finora i diretti concorrenti ci hanno aspettato, la classifica è abbastanza corta e tutto è possibile con mezzo campionato ancora da giocare. Ma è ora di finirla di sprecare punti che legittimiamo con prestazioni convincenti, pur con tutte le defezioni del caso. Dobbiamo per forza migliorare, a partire dalla soglia di concentrazione e cinismo. Non dovrei neanche dirlo ma vi assicuro che domenica ho percorso i 450 km che separano Bassano del Grappa alla mia abitazione di Civitanova Marche in un tempo da record. Ho “pestato” parecchio perché non riuscivo, e non riesco tutt’ora, a darmi pace dell’esito di quella partita. Risultato che ci ha penalizzato oltre misura e che va a sommarsi ad altre situazioni simili capitate nelle precedenti partite. Adesso è giunto il momento di farla girare con le buone o con le cattive. Latina decisiva? Ma, è sempre così. Può accadere che domenica perdiamo e poi vinciamo tutte le gare da qui a maggio. Ogni partita dà quello che può dare: 3 punti. Poi è chiaro che in questo momento un risultato positivo sarebbe più importante che in altre circostanze. In ogni caso faremo il possibile”.

Mateos fuori dai giochi. Eppure per la trasferta Laziale Jaconi dovrà affrontare l’ennesimo problema inaspettato, vista la squalifica che ha appiedato Mateos, accusato di aver proferito “frasi irriguardose” nel post partita ai commissari di campo. Facciamo una riflessione: il centrocampo che il tecnico potrebbe opporre al Latina è il quarto completamente diverso nelle ultime quattro partite. A Lanciano i quattro erano Morosini, Lucca, Lorenzini e Ferretti. Con il PergoCrema Morosini, Correa, Lorenzini, De Gasperi. Con la Cremonese Proietti, Correa, De Gasperi, Ferretti. Infine, con ogni probabilità il tecnico proporrà Caciagli, che dovrebbe essere preferito a Lorenzini pur rientrando da un infortunio muscolare, insieme a Correa, Proietti e Ferretti. Il che porta inevitabilmente scompensi di amalgama ma anche di filtro e movimenti offensivi. Insomma non è facile per una squadra giocare di volta in volta con il reparto nevralgico del campo completamente diverso: “Prendiamo atto dell’ennesimo problema di carattere anormale che dobbiamo affrontare in questa stagione. In 45 anni di carriera non mi è mai capitato di vivere una situazione simile, vorrà dire che ci servirà per maturare ancora più esperienza! La squalifica di Mateos è un colpo pesante, ci passeremo sopra e non ci faremo scoraggiare. Però ci sentiamo come defraudati di qualcosa visto che quando il ragazzo si è lamentato con i commissari il sottoscritto era nei paraggi e nessuno ha sentito frasi irriguardose o espressioni ingiuriose nei loro confronti. Si è trattato di uno sfogo di disappunto per l’esito di una partita incredibilmente storta ma non c’è stato nulla che potesse far presagire una simile sentenza. Da altre parti vediamo ben altri comportamenti, non lo so”.

Scarsi risultati ma buone prestazioni. Può apparire paradossale eppure il Bassano visto con la Cremonese ha espresso un calcio davvero interessante e proficuo. Di questo il tecnico ne ha tenuto conto nella disamina quotidiana dell’evolversi della situazione: “Un allenatore è chiamato a discernere sempre il risultato dalla prestazione della squadra. E in conseguenza a questa valutazione va impostato il lavoro e vanno messe più o meno in discussione le scelte. Purtroppo nel calcio non c’è esatta corrispondenza tra prestazione e risultato come c’è in altri sport come pallacanestro o pallavolo. Lì la formazione più forte e che gioca meglio vince. Guardate, non mi spingo a dire che il Bassano ha fatto più e meglio di Lanciano, PergoCrema, tanto per non andare troppo lontano. Ma sicuramente, nonostante tutti i problemi oggettivi che sono capitati, non abbiamo fatto nemmeno peggio! Abbiamo pagato degli errori o degli episodi negativi, dobbiamo lavorare anche su queste situazioni anche se lì molto spesso un allenatore può far poco. Però c’è un però. In carriera mi è capitato di vincere alcune partite e di rimanere preoccupato perché quel successo non era legato alla nostra bravura ma al caso fortuito. Altre volte, invece, mi è successo di perdere e vedere una buona prestazione che mi rassicurava perchè alla lunga giocando così non avremmo perso tante partite. Ecco domenica può essere ricondotta in questo secondo caso. Di questo sono certissimo. Tutte queste sconfitte di misura le tramuteremo in punti”.

Bene i nuovi. Detto che De Gasperi, Caciagli e Drudi hanno svolto lavoro differenziato per prevenire la comparsa di possibili fastidi, molto positivo è stato l’impatto che hanno avuto i rinforzi invernali nel gruppo: “Sono tutti ragazzi splendidi. De Gasperi domenica era furioso per aver dovuto lasciare il campo. Correa ha voluto allenarsi anche domenica prima della partita denotando professionalità e grande voglia di aiutare la squadra ad uscire da queste sabbie mobili. Si sono approcciati in modo molto positivo, questo mi rende ottimista – conclude il tecnico.

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