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In casa Bassano procedono le trattative di calciomercato
Drudi, Iocolano e Lucca verso la cessione. Ma si lavora pesantemente anche per raggiungere gli obiettivi programmati. Zironelli, tecnico della Berretti: “Alleno un grande gruppo”
Pubblicato il 03-01-2012
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Sono giorni di fuoco quelli che sta attraversando il direttore generale del Soccer Team. Stefano Braghin sta setacciando il mercato per fornire ad Osvaldo Jaconi gli uomini di cui ha bisogno. Le trattative sono serrate e, soprattutto, non ci si può permettere di sbagliare la scelta: “Il mercato ufficialmente si è aperto il 3 gennaio – cerca di fare un po’ di chiarezza il dg – abbiamo già incontrato diversi procuratori e abbozzato contatti con alcune società. Quello che stiamo cercando sono personalità e qualità da inserire in un contesto che, ultimissime uscite a parte, si è rivelato più che solido. Mi sento di escludere comunque che possa arrivare qualcuno in tempo per giocare già contro il Lanciano, domenica prossima”. Ma quali sono le basi dalle quali il massimo dirigente parte per avviare le trattative? “Ogni calciatore ha la sua situazione e quindi la sua storia. Alcuni giocatori son disposti a decurtarsi l’ingaggio pur di venire da noi. Altre volte, specie se parliamo di calciatori che militano in serie B, possono essere le società stesse che pur di liberarsi di qualche giocatore ai margini intervengano per coprire parte dell’ingaggio. Quel che è certo è che al terzo anno in cui rivesto il ruolo di direttore generale del Bassano Calcio abbiamo speso solo 15 mila euro per riscattare la seconda metà di Ghosheh dal Chievo. E intendiamo proseguire su questa linea dato che il mercato consente di arrivare a giocatori molto competitivi senza dover esporsi con degli investimenti sui cartellini. Il trend che si è consolidato negli ultimi anni nel mondo del calcio è che raramente c’è un esborso di quattrini per rilevare un giocatore con più di 22-23 anni. E molte società sono disposte a liberare gratuitamente gli elementi che non rientrano più nei loro piani o sui quali non intendono più spendere sull’ingaggio denaro che va a gravare sui bilanci. Anche perché una società inadempiente può venir messa in mora e vedersi svincolare i tesserati dopo 60 giorni”. Diversi sono i giocatori sondati dal Bassano in questa prima fase di relativo studio. L’abboccamento più interessante riguarda Joachim De Gasperi. L’attaccante, frenato nella prima parte di stagione da qualche acciacco fisico, è tornato alla ribalta sul finire del 2011 ma non è ancora riuscito a ritagliarsi uno spazio fondamentale in Puglia. Per questo motivo il Taranto è possibilista alla sua cessione anche se la compagine rossoblù vorrebbe monetizzare. Il direttore generale giallorosso non vuole svelare le proprie carte: “De Gasperi è un giocatore che piace, ha delle caratteristiche simili a quelle che vogliamo reperire sul mercato. Attualmente però siamo anche su altri giocatori quindi è tutto avviato ma nulla di concluso”. Discorsi che, invece, sono stati meno approfonditi per quanto riguarda Arma, Lazzaro ma anche la new entry Andrey Galabinov. Per l’attaccante bulgaro classe ‘88, attualmente in forza al Sorrento dove sta trovando poco spazio, ci sono Como, Pavia (in pressing su Sandro Cesca), Monza (che sta cercando di tesserare l’ex clivense e laziale Bernardo Corradi) e Siracusa (che ormai ha chiuso per il bolognese Coda): “Galabinov è un signor giocatore – continua Braghin - ha giocato anche in serie B, ma noi preferiamo un giocatore che viene da un periodo positivo in termini di partite disputate e di gol realizzati”. Per quanto riguarda i giocatori in uscita il dirigente conferma le trattative avviate con la Valenzana per Drudi e con il Sassuolo per trovare una sistemazione a Iocolano in C2. “Inoltre posso dire che su Christian Lucca si è fiondata una squadra brasiliana. Per lui si tratterebbe di un ritorno in quel campionato, stiamo studiando la formula”.
Soddisfazione Zironelli, tecnico della Berretti. La formazione più importante del settore giovanile sta riscuotendo successi e tanti tanti consensi: “Abbiamo uno dei migliori attacchi d'Italia (38 gol all'attivo) e sottolineo che sono andati in rete ben 16 giocatori della rosa in 14 partite disputate di campionato. Credo che un allenatore di fronte a questi numeri e dopo aver messo sotto squadre del girone ben più blasonate, non possa che essere soddisfatto. E' comunque l'armonia che si respira nel settore giovanile del Bassano Virtus che ci permette di lavorare bene, in serenità e col giusto spirito”. Il tecnico confida il proprio obiettivo: “Io devo mettere i giocatori nelle condizioni di poter, un giorno, affrontare palcoscenici importanti. A mio parere nella rosa di quest'anno c'è sicuramente qualche giocatore che ha i mezzi per fare il professionista, anche di buon livello”. Qual è il consiglio principale che un allenatore deve dare ai suoi giovani allievi? “Quando vi sentite un po’ accantonati, non perdetevi d'animo, affrontate ogni allenamento come se fosse l'ultimo. A 15 anni mi hanno detto che non potevo più giocare perché mi sono rotto i legamenti crociati del ginocchio. A 18 mi hanno ripetuto la stessa cosa per il secondo grave incidente, sempre ai crociati. A 23 mi è risaltato il ginocchio del primo infortunio e mi dissero che dovevo sicuramente smettere mentre a 26 mi hanno rotto un rene in allenamento. Nonostante tutto questo ho concluso la carriera 10 anni dopo a 36 anni. Ho sempre affrontato l'allenamento come se fosse l'ultimo, divertendomi sempre e comunque a testa alta e col sorriso”.

Il dg giallorosso, Stefano Braghin
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