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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Elezioni, per il Momento
Comunicato dei consiglieri comunali di È il Momento: “Elezioni regionali: cosa c’è davvero in gioco per Bassano”
Pubblicato il 20-11-2025
Visto 296 volte
Elezioni regionali, per il Momento.
Momento molto vicino: domenica (dalle ore 7 alle 23) e lunedì (dalle 7 alle 15) prossimi, finalmente, si vota.
Nell’imminenza dell’appuntamento con le urne, i tre consiglieri comunali della lista civica di minoranza È il Momento - ovvero, come scrivono loro, è IL MOMENTO - intervengono sull’argomento in chiave specificamente bassanese, tramite un comunicato stampa intitolato “Elezioni regionali: cosa c’è davvero in gioco per Bassano”.
Giulia Moro, Manuel Remonato e Sonia Zonta elencano infatti una serie di questioni e problemi aperti della città che da una parte sono direttamente collegati alle normative regionali e, dall’altra, potrebbero trovare soluzione proprio con opportuni interventi della Regione Veneto.
Non si tratta per nulla di un intervento neutrale.
Come sappiamo, È il Momento è una delle formazioni civiche che hanno dato vita alla lista Le Civiche Venete, in corsa alle elezioni regionali nella coalizione di centrosinistra a sostegno del candidato governatore Giovanni Manildo, facendo scendere in campo i tre candidati Gianfranco Cipresso, Martina Panzolato e Antonella Bizzotto.
Ed è questa la vera chiave di lettura del testo che segue.
COMUNICATO
Elezioni regionali: cosa c’è davvero in gioco per Bassano
Domenica e lunedì si torna alle urne per le elezioni regionali.
Dopo una campagna elettorale che definire “debole e distante” è un eufemismo, ci ritroviamo davanti a una scelta fondamentale per Bassano: una scelta che non può essere guidata da bandiere ideologiche o logiche di appartenenza, come qualcuno vorrebbe farci credere, ma che inciderà concretamente sulla vita quotidiana dei bassanesi e sulla capacità della nostra città di attrarre investimenti, progettualità e sviluppo.
Negli ultimi diciotto mesi abbiamo assistito, in Consiglio Comunale, a una sfilza di scuse sempre nuove per giustificare l’immobilismo amministrativo: “Non si può fare, è la Regione che ci vincola”; “Non abbiamo fondi comunali, deve intervenire la Regione”; “Questo dipende da una deroga regionale, non possiamo decidere noi”.
Julio Velasco, uno dei più grandi coach della pallavolo, la chiamava “cultura degli alibi”: il pretesto con cui si tenta di dimostrare di non essere responsabili delle proprie mancanze.
È esattamente ciò che sta accadendo a Bassano. Questo continuo scaricabarile ha generato una distanza sempre più profonda tra cittadini e politica, e non possiamo permettere che questa situazione continui. Per questo è necessario dire le cose come stanno e chiarire cosa è realmente in gioco con il voto regionale:
Territorio e sviluppo.
La cementificazione dell’area verde di San Lazzaro sarebbe passata grazie a una deroga resa possibile dall’attuale normativa regionale sul consumo di suolo.
La stessa normativa che, secondo l’amministrazione comunale, “vincola” la costruzione continua di nuovi punti commerciali, con conseguenze pesanti su traffico, qualità della vita ed economia del nostro centro storico.
Sanità.
Abbiamo trascorso l’intera campagna per le amministrative del 2024 parlando di liste d’attesa e di problemi della sanità territoriale. Allora vedevamo l’attuale Sindaco puntare il dito contro il Distretto 2 dell’ULSS 7; oggi, nella campagna per le regionali, assistiamo a un improvviso cambio di tono e a uno scudo difensivo verso la Regione. Dobbiamo dedurre che si trattava solo di convenienza elettorale?
I cittadini meritano risposte, non prese in giro.
Investimenti e opere attese.
Sembra sempre che la Regione Veneto non possa mai mettere mano al portafoglio per le opere locali. Ma non è così. Altre Regioni hanno finanziato progetti analoghi a quelli che Bassano aspetta da tempo: un Polo Santa Chiara che, con un bando regionale dedicato, potrebbe finalmente diventare un mercato coperto e un polo culturale vivo; la realizzazione del Nuovo Teatro Cittadino che potrebbe ricevere contributi fino al 50% per investimenti strutturali, come avviene altrove, con fondi milionari destinati alle sale di spettacolo e cinematografiche.
Contributi alla spesa corrente. Si continua a dire che “non ci sono risorse” per potenziare la Polizia Locale, aumentare i turni serali o rafforzare i controlli, ma la Regione può stanziare fondi diretti per coprire questi costi, liberando risorse comunali e garantendo più sicurezza sul territorio. La sicurezza non si promette: si finanzia.
Lo stesso vale per le opere di sistemazione: strade, marciapiedi, illuminazione, manutenzione dei quartieri. Spese che spesso restano indietro perché l’amministrazione non ha margini, mentre la Regione dispone degli strumenti per sostenere Comuni come Bassano con fondi mirati. Quando si vuole, le soluzioni si trovano.
Solo alcuni esempi rispetto alle decine di questioni aperte che ben conosciamo.
E con 19 miliardi di euro di bilancio regionale, se lo si vuole davvero, si possono risolvere.
Ma per farlo serve una cosa semplice e rivoluzionaria: superare la “teoria degli alibi”. Ritrovare la responsabilità politica. Riportare al centro i bisogni dei territori.
Noi abbiamo scelto di farlo e, insieme a tutte le civiche venete, presentiamo una proposta politica che porta in Regione la voce reale delle comunità: non quella delle appartenenze, ma quella delle necessità.
Per questo chiediamo alle cittadine e ai cittadini di Bassano di recarsi alle urne domenica 23 e lunedì 24, lasciando da parte le parti politiche e pensando al bene e al futuro della nostra città sul merito delle questioni.
È il momento della responsabilità.
Giulia Moro, Manuel Remonato, Sonia Zonta
è IL MOMENTO
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