Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
14 Sep 2025 18:20
14 Sep 2025 14:41
14 Sep 2025 11:33
14 Sep 2025 11:17
14 Sep 2025 10:27
13 Sep 2025 22:08
14 Sep 2025 18:16
14 Sep 2025 18:18
14 Sep 2025 15:40
14 Sep 2025 18:10
14 Sep 2025 17:59
14 Sep 2025 17:55
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 02-07-2009
Visto 3.245 volte
Del nuovo parcheggio della stazione ferroviaria di Bassano parliamo spesso e (mal)volentieri. E' di pochi giorni fa l'articolo della nostra rubrica “S.O.S. Città” che segnalava l'inspiegabile novità del manto di asfalto completamente rifatto, e che ha coperto le strisce blu indicanti i 100 posti auto che erano state dipinte di fresco per l'inaugurazione di appena quattro mesi e mezzo fa.
Vallo a sapere perché: chiamare la società di gestione per chiedere spiegazioni è un terno al lotto. Il telefono della sede centrale di Roma di Metropark Spa ( la società del Gruppo FS che gestisce il parcheggio, d'intesa col Comune di Bassano ) si perde nel labirinto dei centralini delle Ferrovie dello Stato e il numero della sede decentrata di Vicenza, da noi oggi chiamato più volte, squilla a vuoto.
Altre volte invece avevamo sottolineato il clamoroso flop del parking medesimo, voluto dalla Metropark Spa come un'area di parcheggio a servizio degli utenti delle Ferrovie.
ll Metropark della Stazione FS oggi alle 12.30: riasfaltato e completamente deserto
Ma non serve avere il Nobel per l'Economia per capire che il costo del biglietto di 1 euro all'ora e dell'abbonamento mensile di 45 euro diventa un salasso per gli studenti e i pendolari ferroviari, che lasciano in zona l'auto alla mattina per riprendersela alla sera. Ecco il perché, il più delle volte, il numero di auto parcheggiate all'interno si è potuto contare sulle dita di una mano.
Oggi siamo tornati sul posto: il deserto dei Tartari. O, se preferite, il parcheggio fantasma. Per tutta la mattina e tutto il pomeriggio - e la nostra foto parla chiaro - nessuna autovettura ha osato varcare la soglia del Metropark. Una desolazione annunciata. Un effetto di tristezza ingigantito dal grande manto grigio dell'asfalto, senza strisce.
Il parcheggio resterà così com'è? Sarà ridipinta una nuova segnaletica orizzontale? Nasceranno iniziative per incentivare gli utenti a servirsene?
Si accettano scommesse. Intanto, cambiamogli nome: Tetro park.