Ultimora
3 Nov 2025 17:58
Trovato morto l'escursionista disperso sul Monte Baldo
3 Nov 2025 16:23
Ritratto sonoro di Casanova a 300 anni nascita in prima assoluta
3 Nov 2025 15:48
Murano Illumina il Mondo, 12 lampadari d'artista a San Marco
3 Nov 2025 13:56
Alpinisti italiani dispersi in Nepal, ricerche in corso
3 Nov 2025 13:48
Venice Noir 2025, Ian Rankin ospite d'onore del festival
3 Nov 2025 12:12
Milano-Cortina, tedofori testimoniano inclusione e coesione
4 Nov 2025 00:16
++ Crollo ai Fori Imperiali, l'operaio è morto ++
4 Nov 2025 00:28
Crolli alla Torre dei Conti a Roma, è morto in ospedale l'operaio rimasto sotto le macerie
3 Nov 2025 23:36
Lazio in zona Europa, Cagliari battuto 2-0 all'Olimpico
3 Nov 2025 23:08
Lazio in zona Europa, Cagliari battuto 2-0 all'Olimpico
3 Nov 2025 22:54
Crolli alla Torre dei Conti a Roma, tratto in salvo dopo 11 ore l'operaio rimasto sotto le macerie
3 Nov 2025 22:40
++ Crollo ai Fori Imperiali, estratto operaio sotto le macerie ++
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Iole e la giustizia italiana
La condanna a 30 anni di carcere per Michele Fusaro crea un precedente sul divario tra il buon senso della logica umana e l'applicazione "tecnica" del codice penale
Pubblicato il 02-06-2009
		Visto 3.088 volte
		
			Sono pochi o sono tanti 30 anni di carcere? Dipende. 
Nel caso di Michele Fusaro - il sequestratore, l’omicida e il distruttore del cadavere della povera Iole Tassitani - reo confesso del più tremendo delitto compiuto a Bassano a recente memoria, sono sicuramente pochi. 
E’ per questo che la sentenza di ieri, emessa dal Gup ( Giudice per l’Udienza Preliminare ) del Tribunale di Venezia dott.ssa Giuliana Galasso lascia costernati. Un caso giudiziario che crea un clamoroso precedente sul divario tra il buon senso della logica umana e l’applicazione “tecnica” delle norme del codice penale. 
		
			E non è il caso di scomodare l’eterna distinzione tra “giustizialisti” e “garantisti”: ci sono fatti - e il “caso Tassitani” è uno di questi - che non possono che essere associati, secondo il comune pensiero della gente, al massimo della pena.  
“Ditemi voi - ha commentato amaramente l'avvocato della famiglia Tassitani Roberto Quintavalle - cosa bisogna fare per avere un ergastolo.” Appunto. 
Per la condanna di Fusaro il giudice non ha tenuto conto dell’estrema gravità ed efferatezza del reato e ha accolto la linea dei difensori dell’imputato che avevano richiesto, per il loro assistito, la agevolazioni previste dalla procedura con la quale è stato giudicato. 
Si chiama “rito abbreviato”: una formula processuale che riduce nettamente i tempi rispetto al normale processo con dibattimento, che consente di arrivare alla sentenza già nell’udienza preliminare e che prevede per questo un forte sconto di pena. 
Il tutto - sempre e comunque - a discrezione del giudice, che in questo caso ha applicato la normativa alla lettera. Tra 90 giorni sarà depositato il “dispositivo” della sentenza, e si potranno capire in modo più approfondito le motivazioni di questa decisione. La vicenda giudiziaria, inoltre, è tutt’altro che finita: i legali di Fusaro - che avevano chiesto anche le attenuanti generiche per l’imputato, non accolte dal giudice - hanno già annunciato di ricorrere in appello contro la sentenza e i famigliari di Iole, con i loro avvocati, sono pronti nuovamente a battagliare per un giudizio di secondo grado.  
La cronaca di questo orribile fatto resta dunque ancora aperta. L’importante è che Iole Tassitani non rimanga vittima due volte: del suo carnefice e dei cavilli normativi della giustizia italiana. 
		
Più visti
Imprese
01-11-2025
Crisi d'impresa in Veneto: Il 36% delle aziende pronte a chiudere (o cedere)
Visto 4.356 volte
Attualità
21-10-2025
Syncro System celebra 65 anni di attività con una giornata di festa
Visto 11.631 volte




